domenica 6 maggio 2012

Non esiste, in realtà, un'unica via!!!

Ciascuno di noi, nella Vita, è dotato di libero arbitrio. Attraverso di esso, se riuscirà ad usufruirne senza lasciarsi togliere potere dagli altri, potrà realizzare se stesso. A tal proposito volevo porre l'attenzione sul fatto che non esiste un'unica via che porta alla realizzazione di Sè. Ogni via è buona purché si segua la voce del cuore, la sola che sa guidarci assecondando quelli che sono i desideri dell'anima!
(Immagine presa dal web)

C'è chi, per seguire la via, praticherà yoga, ok. Altri seguiranno studi esoterici o di fisica quantistica per meglio poter arrivare alla propria essenza di Sè. Altri ancora potranno utilizzare, se saranno abbastanza pronti e sufficientemente stanchi, il dolore come via per il risveglio. Molti utilizzeranno le arti marziali.

A proposito della pratica delle arti marziali, come via da seguire per il risveglio, volevo sprecare due parole in merito, giusto per chiarire quello che, per me, dev'essere il vero scopo nelle arti marziali. Molti praticano arti marziali fino a diventare dei veri esperti. Essere campioni in una disciplina non per forza significa pratica consapevole di essa.
(Immagine presa dal web)

Secondo me, se si vuole raggiungere un grado seppur minimo di risveglio o, quantomeno, acquisire una consapevolezza superiore, occorrerà praticare le arti marziali quale via per sconfiggere il Sè egoico presente in ognuno di noi a livelli più o meno radicati nel profondo.

In quest'ottica, la pratica delle arti marziali va vista come una via per sconfiggere se stessi praticando l'umiltà. A quel punto, avendo la giusta visione delle cose, si combatterà non per il gusto sadico di sfogare le proprie frustrazioni sugli altri ma per sconfiggere se stessi. Dal momento in cui la pratica sarà impostata in questo modo, solo allora uscirà il guerriero portatore di pace che è già in noi e che ha soltanto bisogno di essere plasmato...
(Immagine presa dal web)

Ogni percorso può portare alla verità, questo è certo. Ma bisogna tenere in conto il fatto che non si deve mai avere fretta di arrivare, altrimenti si corre il rischio di perdersi nello spaziotempo lasciandosi sfuggire, così facendo, l'ISTANTE SACRO.

Il QUI E ORA è tutto ciò di cui abbiamo bisogno per stare bene con noi stessi, raggiungere la centratura e sentirci, finalmente, VIVI DENTRO IL NOSTRO CORPO. Se siete già nel cammino o, magari, avete deciso di intraprenderlo stimolati da questo mio articolo, vi auguro di seguire la vostra via, quella dettata dalla voce del vostro cuore in comunione con la vostra anima.
(Immagine presa dal web)

Vi auguro, inoltre, di godervi il cammino, passo dopo passo, senza fretta, senza aspettative, soltanto andare, trascinati dalla corrente della Vita, senza sforzo, senza giudizio, lasciandovi alle spalle e in maniera definitiva, i bagagli di un'educazione che troppo spesso, lungi dal volere l'evoluzione del genere umano, tende a creare degli automi in serie allo scopo di servire il sistema.

Vincenzo Bilotta