domenica 22 dicembre 2019

Crea il bello dentro

"Come puoi riuscire a vedere il bello che è fuori se prima non ti liberi della spazzatura che hai dentro?" (Vincenzo Bilotta)

Ci hanno insegnato a guardare le cose che esistono all'esterno. Nessuno ci ha mai insegnato, almeno non le persone che ci hanno educato e cresciuto, a VEDERE dentro di noi. Di conseguenza crediamo che il bello e il brutto esistano indipendentemente da noi, stanno là ed è questione di fortuna, solo quella, se riusciamo, per caso, a scorgere qualcosa di veramente bello, altrimenti routine piatta o, peggio, cose brutte.
(Immagine presa dal web)

Ma bello e brutto sono concetti relativi, fanno parte dei gusti personali di chi guarda ma, dopotutto, non vede che le apparenze e le crede reali e lì si ferma. Ma ciò che è fuori è solo una proiezione di quello che colui che guarda si porta dentro. Se le cose belle che si vedono fuori sono veramente poche, bisognerebbe dare un'occhiata dentro, perché noi proiettiamo ciò che abbiamo dentro in termini di impressioni, emozioni, sentimenti, conflitti legati al passato.

Se abbiamo la tendenza, come la maggior parte del genere umano del ventunesimo secolo ha, a fare pensieri angoscianti e a focalizzarci per la maggior parte del tempo su di essi a causa della nostra incapacità di gestirli e lasciarli fluire via, tenderemo, di conseguenza, a vivere una realtà angosciante al nostro esterno.
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Ma se fuori è una diretta conseguenza dei nostri processi di pensiero, del nostro interno, di conseguenza, per cambiare fuori bisognerà cambiare dentro, fino a riuscire a creare il bello, quello che c'è sempre stato ma che nessuno ci ha mai insegnato e VEDERE e proiettare fuori, nella Vita di tutti i giorni, quella che viviamo a contatto con eventi, persone e cose.

Bisogna diventare degli artisti o, meglio, degli alchimisti del modo di pensare, delle persone in grado di prendere coscienza del caos che dimora all'interno per poterlo, poi, trasmutare attraverso l'OSSERVAZIONE SENZA GIUDIZIO. Quello che ci crea tensioni all'interno, quindi, va semplicemente osservato senza giudizio smettendo, al contempo, di continuare ad identificarsi con ogni pensiero, stato d'animo e conseguente emozione.
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Una volta prese le dovute distanze, man mano che la coscienza di sé aumenta, si dovranno trasformare le cause del caos interiore in motivo di gioia, ma come? Trovando gli opposti, creando le condizioni per trasformare il piombo delle emozioni negative in oro, in emozioni positive ed equilibranti. Pian piano che riusciremo a cambiare dentro, ecco che anche fuori cambierà.

La trasformazione interiore ci permetterà di cominciare a VEDERE. Prima eravamo solo in grado di guardare, credendo che gli eventi accadessero casualmente e senza possibilità di poterli trasformare alla fonte. In questo modo molte persone credono nel destino diventando vittime di forze più grandi di loro mentre, in realtà, possiedono, esse stesse al loro interno, le forze in grado di creare il destino e di modificarlo ad ogni istante.
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Basta avere coscienza, imparare a VEDERE smettendo, al contempo, di lottare contro il mondo esterno cominciando, invece, ad accettarlo quale proiezione del mondo interno. Quando si sarà acquisita questa coscienza superiore, solo allora si potrà diventare dei maghi, degli alchimisti, della propria realtà, trasformando ciò che non ci piace fuori attraverso l'osservazione di ciò che proiettiamo da dentro.

In tutto ciò entra in gioco la legge dell'attrazione (per approfondire l'argomento digita "La legge dell'attrazione" nel motore di ricerca del blog, potrai leggere gratis il capitolo del mio primo libro, L'arte della consapevolezza). Quando cambiamo pensiero, l'universo intero cambia nei nostri confronti i tipi di esperienze, persone, cose che ci arriveranno. Questa è magia, basta crederci, osservare e cambiare modo di sentire dentro e, presto o tardi, fuori obbedirà e si adeguerà alle nostre nuove emozioni. Basta essere costanti, crederci, avere volontà ed esercitare l'osservazione, il resto verrà da sé quale diretta conseguenza.
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Il mondo esterno obbedisce, sempre e ad ogni istante, a ciò che proiettiamo noi con i nostri pensieri. Ecco quanto siamo potenti! Basta prenderne coscienza per diventare maghi della nostra realtà e padroni, non più vittime, delle nostre Vite.

Vincenzo Bilotta

domenica 8 dicembre 2019

Drogati di dolore

Tutti, per natura, evitiamo il dolore e ricerchiamo il piacere, guai se fosse il contrario! In realtà, però, al dolore non solo ci si abitua ma, molto spesso, se ne diventa dipendenti. Questo aspetto ha a che fare sia con l'identità di vittime che si ricava dal lamentarsi continuamente vedendo tutto nero, sia, dal punto di vista fisiologico, dalla dipendenza che si viene a creare dalle sostanze che il nostro corpo produce in situazioni di stress come quando ci si lamenta o si resiste alla Vita.

Si diventa un pò come coloro i quali praticano gli sport estremi. Queste persone sono alla ricerca del brivido, di emozioni forti che possano consentire loro, seppur per alcuni istanti, di sentirsi vivi e presenti a se stessi. Le sostanze che entrano in gioco dal punto di vista fisiologico, sono uguali a quelle che il nostro organismo produce quando è sotto stress: cortisolo, adrenalina, noradrenalina ma, anche, endorfina, un ormone che consente di non sentire il dolore.
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Le endorfine, in particolare, sono delle vere e proprie droghe prodotte all'interno del nostro organismo dall'ipofisi e sono in grado di aumentare la resistenza allo stress e al dolore fisico. Essendo delle droghe, si capisce bene che portano, a lungo andare, ad una condizione di assuefazione e dipendenza da parte dell'organismo che le produce senza sosta a causa dello stress quotidiano al quale deve far fronte.

Ecco spiegato il motivo per cui molte persone continuano a lamentarsi, a piangersi addosso, a rompere le palle a chi incontrano e, nonostante ricevano consigli riguardanti eventuali strategie da seguire per poter cambiare lo stato di cose nel quale versano, in concreto non fanno mai nulla di serio per uscirne.
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Sì, la maggior parte delle persone è drogata di dolore, stress, vittimismo, paura e, in generale, tutte quelle situazioni, reali o immaginate, che possano mantenere alto il livello di ormoni dello stress nel sangue procurando, di conseguenza, una sensazione di "sballo" molto vicina a quella provata dal tossico quando assume la dose di droga dalla quale dipende.

Ecco perché è così difficile uscire dallo stato di lamentosi, vittimisti e, in generale, da tutte quelle situazioni che provocano uno stress costante nelle nostre Vite! E' un pò come il processo di disintossicazione, lungo, difficile e con frequenti ricadute... Un calvario!
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Vi starete chiedendo se, dopo queste premesse, una soluzione esista? Certo che sì! Ma ci vuole volontà, determinazione ed obiettivi a medio e lungo termine. La prima cosa da fare è, sicuramente, l'accorgersi della condizione di dipendenza nella quale si versa; dopo essere divenuti coscienti della propria dipendenza dal dolore, si può cambiare, non prima.

Il lavoro da fare è diretto a sostituire i pensieri stressanti con dei pensieri equilibranti che possano radicare nel QUI E ORA consentendo di voltare pagina lasciandosi alle spalle il passato e costruendo il futuro a partire dall'ADESSO senza, peraltro, provare ansie di sorta capendo, anche quando si dovesse diventare ansiosi, che sono solo dei pensieri legati alle fantasie di una mente incontrollata su cose che, molto probabilmente, non accadranno mai.
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Cominciate a drogarvi di felicità, lasciate che il fisico produca le sue droghe, ma fatelo vivendo nella gioia, nella gentilezza, nel radicamento interiore. Anche le persone felici producono delle droghe, esse si chiamano ossitocina ed endorfina ma, a differenza delle droghe prodotte quando si è sotto stress, non producono radicali liberi e, di conseguenza, non portano ad un invecchiamento precoce il nostro organismo esponendolo ad eventuali squilibri energetici che potrebbero portare alla malattia.

SIATE FELICI, SMETTETE DI LAMENTARVI E DI FREQUENTARE PERSONE LAMENTOSE. VIVETE NEL PRESENTE, OGNI ISTANTE E' PREZIOSO, IL DOPO NON ESISTE ANCORA, PROBABILMENTE NON ARRIVERA' MAI, LA VITA PUO' FINIRE FRA UNA FRAZIONE DI SECONDO, NESSUNO VI HA GARANTITO L'IMMORTALITA'. TORNATE AD ESSERE FELICI, E' LA VOSTRA CONDIZIONE NATURALE, VI SPETTA PER DIRITTO, DROGATEVI DI FELICITA'!

Vincenzo Bilotta