domenica 20 agosto 2017

Paradiso

Lo stato mentale superiore, quello ambito dai ricercatori di tutte le scuole e filosofie è, sicuramente, quello equivalente al paradiso della tradizione religiosa o esoterica, secondo la visione di Dante. Chi raggiunge questo stato riesce a trasformare in maniera definitiva la sua Vita e la realtà all'interno della quale vive, raggiungendo una condizione di equilibrio psicofisico totale.

Certo, per arrivarci non sempre è facile, molti di voi che mi leggono lo sanno bene, eppure gli sforzi coscienti orientati verso il ricordo di Sé associati ad una volontà superiore e continua alla lunga possono portare al risultato finale, lo stato mentale paradiso.
(Immagine presa dal web)

Dopo essere discesi ai propri inferi personali e aver saldato i conti con il proprio passato e i relativi conflitti ancora "innescati", si comincia a comprendere il significato simbolico ed altamente iniziatico della condizione mentale infernale. Come ho già avuto modo di esporre nella prima parte di questo articolo, le fiamme infernali servono a purificare la nostra Pura Essenza dagli attaccamenti alla personalità fittizia, quella che ci hanno aiutato a costruire nel contesto socio-culturale all'interno del quale siamo nati e cresciuti.

Assieme alla personalità bruceranno tutti gli attaccamenti, i desideri, le dipendenze assieme alle emozioni destabilizzanti quali rabbia, paura o tristezza. Alla fine questa discesa agli inferi è stata liberatoria, passaggio obbligato al fine di potersi definitivamente liberare da tutte quelle zavorre che fino ad oggi ci avevano impedito di "salire" al gradino superiore: lo stato mentale purgatorio.
(Immagine presa dal web)

Al livello purgatorio si comincia ad avere una visione più chiara della propria Vita e degli scopi per i quali la nostra Anima si è incarnata nel nostro corpo fisico. Questo è un grande passo avanti, se pensate che al livello mentale inferno perfino gli angeli, venuti fino a noi per darci una mano, venivano scambiati per demoni!

Man mano che il lavoro su di Sé procede si hanno le idee più chiare, si comincia ad intravedere, complice la vicinanza del paradiso, la Luce liberatoria della Presenza Mentale nell'Eterno Presente. Prima era impossibile vedere alcunché, ciò sia perché si era in uno stato di buio mentale completo ma anche perché il paradiso era molto distante dall'inferno, in quanto separato dal livello mentale purgatorio.
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Al livello purgatorio si cominciano a riconoscere gli angeli, si distinguono dai demoni, si comincia ad avere, di conseguenza, più fiducia nelle proprie capacità di riuscita nei vari settori della propria Vita. In altre parole, comincia ad essere presente in noi la FEDE, la sola che può guidarci nel nostro cammino di risalita e che può, al contempo, permettere che avvenga il miracolo della trasformazione mentale, l'alchimia delle emozioni negative che diventano positive, attraverso il processo di cottura nel forno dell'ATTENZIONE CONSAPEVOLE E REITERATA NEL TEMPO.

Lo stato mentale paradiso, quello finale di questo cammino iniziatico, è caratterizzato da una grande chiarezza mentale, dal vivere il QUI E ORA in maniera costante e senza più dubbi. Al livello mentale paradiso ci facciamo amici i nostri demoni, trasformando anch'essi in angeli grazie al potere acquisito attraverso il processo di alchimia interiore che è avvenuto lungo il cammino che ci ha portati fino in paradiso.
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Ovvio, anche per mantenere questo livello di consapevolezza elevato, occorrerà un costante lavoro su di Sé accompagnato da azioni compiute al fine di trasformare degli aspetti della nostra Vita che ancora non ci soddisfano appieno. Chi vive il livello mentale paradiso sperimenta la perfezione di tutti gli accadimenti. A questo livello ogni persona, cosa, accadimento che entreranno a far parte della nostra Vita diventeranno dei Maestri.

Dopotutto non esistono altri Maestri se non la Vita stessa, la quale c'insegna attraverso i vissuti che verranno, al livello mentale paradiso, trasformati in esperienze. Anche le situazioni più drammatiche, vissute all'interno dei singoli contesti familiari, lavorativi o relazionali, saranno viste sotto un'ottica diversa e in maniera tale da rendere più saggia la persona che li ha vissuti. Al livello inferno e in parte, ancora, al livello purgatorio ciò non accadeva in quanto eventi di una certa intensità emotiva venivano ancora vissuti interpretando il ruolo di vittime, dopotutto quello era il livello e quelli erano i mezzi a disposizione della persona interagente.
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LO STATO MENTALE PARADISO CI PERMETTE DI VIVERE OGNI ACCADIMENTO COME UN ATTO SACRO. IN QUESTO STATO SI PROVA UN'INTENSA GIOIA DI VIVERE CHE PRESCINDE DALLE CIRCOSTANZE ESTERNE FINO A RICONNETTERCI CON LA NOSTRA ESSENZA INTERIORE PIU' PROFONDA. 

FINALMENTE CI SI E' LIBERATI DELL'ORDINARIO, DEL MECCANICO, DELLO SCONTATO, FINO A PERCEPIRE LO STRAORDINARIO CHE ERA SEMPRE STATO SOTTO I NOSTRI OCCHI MA CHE NOI NON RIUSCIVAMO A PERCEPIRE PERCHE' DISTRATTI DALLA RICERCA DI QUALCOSA CHE POTESSE DISTRARCI DAI NOSTRI PENSIERI COMPULSIVI.
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Questo stato mentale ci conduce oltre il tempo e lo spazio e ci fa sentire vivi, centrati, minimizzando il rumore mentale di fondo, quello resta sempre ma non assume più il carattere d'importanza dei livelli inferno e purgatorio. Avviene una liberazione dagli schemi mentali, torna la naturale creatività che ha sempre fatto parte di noi ma che il processo educativo-programmatico aveva repressa.

Si vive in una condizione di equilibrio, ora tutto ha un senso, finalmente si capisce il significato della parola eterno, non vista più come un concetto astratto di stampo religioso ma viene finalmente vissuta attraverso il costante ricordo di Sé, il solo che ci permette di vivere nel QUI E ORA e di essere presenti a noi stessi senza avere più dubbi sulla strada che ci porterà sempre più vicini all'Uno. (Fine)

Vincenzo Bilotta

lunedì 7 agosto 2017

Purgatorio

Questo articolo continua il precedente, nel quale ho parlato dello stato mentale inferno. Abbiamo avuto modo di parlare di questo stato d'animo tormentoso, cupo, senza apparente via d'uscita, dal quale, tuttavia, molte persone necessitano di passare e rimanervi per un periodo più o meno lungo, allo scopo di "purificarsi" attraverso le fiamme infernali, fino a bruciare l'ego e risorgere dalle proprie ceneri, proprio come l'araba fenice.

Oggi parliamo dello stato mentale intermedio, il purgatorio. Purgatorio è il livello successivo a quello inferno. Esso, infatti, continua il cammino di ascesa evolutiva che è partito dagli inferi. In questa fase, chi vive nello stato mentale purgatorio comincia a vedere le cose sotto un'altra luce in quanto, avendo cominciato e portato avanti un serio lavoro su di sé, ha avuto modo di sviluppare degli stati di coscienza superiori e ha cominciato, al contempo, a mettere in atto dei cambiamenti significativi nella propria Vita.
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Chi vive nello stato mentale purgatorio comincia a riconoscere gli angeli smettendo, in questo modo, di scambiarli con i demoni. E se anche dovesse avere un confronto coi propri demoni personali, quasi inevitabile in questo stato intermedio, specie per chi è avanti con il lavoro ed intende progredire ulteriormente, lo farà in maniera equilibrata, senza provare emozioni destabilizzanti.

In questa fase la persona che vive nel purgatorio comincia a PRENDERE COSCIENZA dell'eventuale stato di dipendenza da cose e/o persone nel quale si trova e può decidere di uscirne per facilitare i processi evolutivi eliminando, al contempo, le zavorre.
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Anche gli stati depressivi cominceranno a regredire e l'inazione, lo stato di torpore, sarà trasformata, in maniera più o meno veloce a seconda del soggetto che vive l'esperienza, in azione concreta volta alla realizzazione dei propri scopi. In queste fasi sarà probabile che il soggetto nello stato mentale purgatorio decida di lasciare il partner con il quale non è più in sintonia ma con il quale ancora continuava a convivere, nonostante ciò, nello stato mentale inferno.

Molti decideranno di cambiare lavoro e cominceranno corsi di formazione o, semplicemente, leggeranno libri e si guarderanno intorno in MANIERA COSCIENTE allo scopo di cogliere le opportunità che la Vita gli aveva da sempre riservato ma che, nello stato mentale inferno, non avevano la capacità di VEDERE.
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Anche le amicizie saranno pian piano cambiate ed adattate ai nuovi livelli energetico-vibrazionali raggiunti grazie al lavoro su di sé e al conseguimento dello stato mentale superiore, con una nuova visione del rapporto inteso come un donare all'altro senza aspettative e non più come un dare allo scopo di ricevere, come accadeva, invece, al livello mentale inferno.

Assieme a questi progressi concreti ci saranno, come è tipico di questo stato mentale, delle fasi di arresto in cui potranno sorgere dei dubbi sulla bontà del percorso intrapreso e dei suoi eventuali vantaggi futuri. Ciò è assolutamente normale e dev'essere preso come una fase naturale del processo di purificazione che porterà all'eventuale ascesa evolutiva fino al livello mentale paradiso.
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Potrebbe accadere, nello stato mentale purgatorio, che ci siano dei "nostalgici" i quali torneranno al livello inferno. Queste persone non hanno ancora acquisito un livello superiore di consapevolezza per diversi motivi: a causa di un lavoro su di sé svolto in maniera saltuaria; perché, non possedendo energie a sufficienza per procedere oltre, si sono "arenati", sia pure momentaneamente; infine, potrebbero essersi identificate con quello che Eckhart Tolle chiama "corpo di dolore" e, di conseguenza, non vogliono mollare la presa e vivono in uno stato di resistenza al cambiamento, l'ego si sente minacciato...

Quasi sempre, però, questi sono solo stati d'animo transitori. Il lato positivo sarà dato, invece, dal fatto che si cominceranno ad avere, sempre più frequenti, momenti caratterizzati da apertura del cuore. In questi momenti si sarà più in sintonia del solito con gli altri, si sorriderà di più, sorgeranno atti di gentilezza spontanei, si avrà maggiore creatività accompagnata, molto spesso, da un desiderio di contatto con la natura.
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Al livello mentale purgatorio si starà sicuramente in una posizione di vantaggio rispetto al livello inferno anche perché, a questo livello, comincia ad essere visibile la luce del paradiso da parte di chi ha cominciato a sviluppare la VISIONE INTERIORE.

Chi vive nello stato mentale purgatorio non avrà più paura come prima di rimanere da solo. Ciò sarà dovuto al fatto che si sarà più disposti a guardarsi dentro e a risolvere i conflitti che ci tenevano ancora legati al passato senza volerli più dimenticare attraverso droghe, alcool o dipendenze di altro genere, non da ultime compagnie noiose tenute in piedi per paura di rimanere soli.

I progressi derivanti dal lavoro costante permetteranno di superare con soddisfazione le eventuali battute di arresto e gli eventuali dubbi fino a permettere l'accesso al livello paradiso. (Fine seconda parte).

Vincenzo Bilotta