lunedì 31 gennaio 2022

Tre razze di umani

In questo periodo storico abbastanza particolare, stiamo notando come si stiano delineando tre razze di umani. Una prima razza è costituita dagli umani inconsapevoli, ossia coloro i quali non hanno mai lavorato su di sé e che hanno vissuto un po' per inerzia, lasciandosi trascinare dalla Vita, possiamo dire che queste persone, più che padrone della propria Vita, sono schiave, prigioniere della Vita.

Questa gente considera la Vita un incubo, vive nella lamentela costante e nell'inconsapevolezza totali, ovviamente queste persone sono racchiuse all'interno di una spirale che le porta a vivere nella meccanicità e, di conseguenza, a rimanere vittime dei propri automatismi.

(Immagine presa al web)


Una seconda razza è costituita dalle persone che sono coscienti di sé ma che operano nel buio. Queste persone sono i cosiddetti manipolatori, coloro i quali cercano di sfruttare la loro conoscenza della psiche umana allo scopo di arrecare un danno agli altri e trarne un profitto, come sta avvenendo adesso, nella situazione mondiale nella quale ci troviamo.

Queste persone, attraverso degli studi, conoscenze e sperimentazioni a livello scientifico, considerano la mente umana solo dal lato manipolatorio allo scopo di trarne un vantaggio come ho già detto prima. 

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Un terza razza è costituita dagli umani che operano nella luce. Questi umani che operano nella luce sono persone consapevoli di sé ma, a differenza di coloro i quali sono coscienti ma operano nel buio e studiano la mente per fare del male al prossimo, essi operano sulle menti allo scopo di portare amore, pace ed aiutare le persone ad evolversi affrancandosi dalla condizione di schiavitù mentale.

La differenza fondamentale si pone fra gli umani che operano nella luce, i quali cercano di portare luce e consapevolezza nella Vita delle persone che incontrano allo scopo di farle vivere nell'amore cosciente di sé, e coloro i quali, invece, operano nelle tenebre, i quali lavorano, invece, per portare il caos, la paura (come sta avvenendo adesso, in questo frangente a livello mondiale).

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Coloro i quali operano nelle tenebre, attraverso la paura e il caos dominano le persone e cercano di farle rimanere sempre più schiave, togliendo loro sempre più diritti e facendole vivere nelle tenebre. 

Queste tre razze sono quelle che, attualmente, vivono nel mondo. Si spera che un giorno, coloro i quali vivono nell'inconsapevolezza, decidano di seguire la via della luce e seguano coloro i quali operano nella luce e per il bene dell'umanità perché a tuttora, coloro i quali sono inconsapevoli di sé e vivono nella meccanicità, stanno seguendo coloro i quali operano nel buio.

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La razza che agisce nell'oscurità, dietro una falsa emergenza planetaria, sta cercando di togliere, pian piano, ogni diritto, ogni umanità ed ogni forma di amore e di FEDE in DIO da questo pianeta. Tutti gli operatori delle tenebre auspicano ad un ritorno al paganesimo, ai rituali di magia nera, non alla preghiera e tutto ciò è favorito da una mancanza sempre più diffusa di fede in Dio e nel potere della preghiera.

Ci vuole un ritorno all'amore, sia verso se stessi che verso il prossimo, in pratica occorre fare ciò che questi demoni vorrebbero impedirci, e cioè, rimanere uniti nell'amore e nella pace, seguendo la via della luce. Solo in questo modo essi, non potendo portare a termine il loro compito satanico, torneranno negli inferi dai quali sono usciti.

Vincenzo Bilotta


lunedì 17 gennaio 2022

Tornare a vivere

La maggior parte di noi non vive, si lascia trascinare dalla Vita. Molte persone si limitano a vivere la Vita come un dovere, un compito da eseguire, niente più di questo. Ma vivere non è solo andare a scuola, laurearsi, sposarsi ed avere un buon lavoro che ci permetta di comprare una casa grande o l'ultimo modello di SUV...

Questo è essere nel programma, non vivere. E in questo programma è immersa la maggior parte dell'umanità, in maniera fin troppo passiva. La maggior parte degli esseri umani non è parte attiva della Vita ma, lungi da ciò, vivono passivamente lasciandosi trascinare via senza una meta, senza perseguire nessuno scopo che possa farli sentire vivi.

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Ma per tornare a vivere occorre prima uscire dal programma, smettere di essere copie conformi delle masse/greggi di persone che incontri al centro commerciale, vestite tutte uguali, con pensiero omologato dal regime, coi cervelli fusi dai mass media creati dal sistema per manipolare chi non si pone le domande e si limita ad obbedire, cioè l'89% circa della popolazione mondiale.

Per uscire dal programma ci vuole coraggio, occorre porsi le domande giuste e, alla fine, una volta usciti dal programma che abbiamo imparato ad eseguire automaticamente dopo che siamo stati edu-programmati a scuola, dobbiamo prefiggerci un obiettivo da perseguire.

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Ciò che ci rende vivi è un obiettivo, un qualcosa che ci da lo stimolo per saltare giù dal letto motivati, pieni di iniziative, energici. Questo si può ottenere cambiando Vita, sempre se quella che viviamo attualmente ci sta troppo stretta e non ci gratifica più di tanto.

Quando si hanno degli obiettivi, si torna a vivere. Gli obiettivi non dovranno essere per forza legati al fatto che dobbiamo cambiare lavoro. Può darsi che il lavoro che svolgiamo ci piaccia e magari abbiamo bisogno di praticare quello sport che abbiamo sempre amato, guardato in tv ma mai praticato, avendo rinviato sempre l'iscrizione in palestra.

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Possiamo anche sentirci vivi facendo del volontariato, cambiando alimentazione privilegiando gli alimenti biologici, oppure possiamo decidere di cambiare città, questo se può darci nuovi stimoli o aprirci nuovi sbocchi per migliorare anche la nostra posizione lavorativa.

Insomma, non importa cosa avete bisogno di cambiare nella vostra Vita, ciò che importa è procedere in direzione del cambiamento, in maniera tale da tornare in Vita, attraverso la motivazione indotta dalla volontà stessa di cambiamento insita nella scelta.

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Perché la Vita non consiste nel fare ciò che ci hanno insegnato, ciò per cui abbiamo studiato, assolutamente no. La Vita consiste nel fare ciò che ci piace, fregandocene di quello che pensano gli altri, realizzando i sogni invece di farli ammuffire nel cassetto, cambiando lavoro invece di sentirci schiavi dello stipendio, amando il nostro corpo e cominciando a nutrirlo, massaggiarlo, allenarlo, per sentirci in pace con noi stessi.

Tornate a vivere, smettete di sopravvivere. Smettete di rimanere intrappolati nelle routine, in storie d'amore senza futuro, in modi di pensare stagnanti. Cominciate ad accorgervi di ciò che potete/volete migliorare, poi AGITE in direzione della trasformazione. La Vita è ADESSO, accorgetevi di voi e tornate a vivere! Buona Vita a tutti!

Vincenzo Bilotta

lunedì 3 gennaio 2022

Fermati un attimo

Viviamo in un mondo che va sempre più di corsa, un mondo che antepone gli oggetti, le cose, l'apparire, alle persone. L'essere umano è diventato una sorta di robot, programmato per eseguire delle routine giornaliere ed arrivare a fine giornata senza ricordarsi, molto spesso, di ciò che ha fatto durante il giorno.

Questo mondo è proprio come una giostra: gira, gira, gira sempre più veloce fino a fare perdere, a tutti quelli che ci stanno girando sopra, l'orientamento, la centratura, il significato essenziale della Vita. S'inseguono sempre dei risultati, siano esse promozioni sul lavoro, un nuovo partner, una nuova auto, una casa più grande, ma poche volte ci si ferma per VIVERE.

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Siamo sempre inseguiti da mille problemi creati dalle nostre menti iperattive ed ipertrofiche, le quali continuano a pompare pensieri su pensieri senza mai accennare a smettere. Così finiamo sommersi dalla routine, continuiamo a correre, correre, correre, in direzione di obiettivi sempre più ambiziosi o, semplicemente, fuggiamo da noi stessi per non sentire cosa grida la nostra anima.

Quasi nessuno si ferma mai, sia pure per respirare, per rilassarsi, per darsi un attimo di tregua dalle routine meccaniche, che ci rendono molto simili ad automi e sembrano, invece, averci fatto perdere l'appartenenza al genere umano... Ci si costruiscono isole felici, ci si rifugia nell'alcool, nello shopping compulsivo, si cambiano più partner dei calzini, si ricorre alle droghe, agli sport estremi, ma nessuno, o quasi, pensa a fermarsi, a centrarsi, a VIVERE.

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Perché la Vita, cari amici, non consiste nella routine lavorativa, nell'avere una casa più grande, uno stipendio più alto o una macchina più veloce, niente di tutto ciò. Questa è apparenza, la Vita è ben altro. VIVERE significa cominciare a prendere coscienza del fatto che si è diventati simili a dei robot, a degli zombie; VIVERE significa capire che bisogna fermarsi, nel corso della giornata, per tornare ad essere coscienti di sé, della propria esistenza; VIVERE significa guidare la propria Vita, non più esserne trascinati, arrivando dove si vuole, diventando artefici, non più vittime, del proprio destino.

Nel corso della giornata imparate a prendervi delle pause, fermatevi un attimo, osservate ciò che state facendo sia esso lavoro, palestra, passeggiata, non importa, ciò che importa è prenderne coscienza, respirarci dentro, fare ciò che si fa sapendo di farlo. Così si passerà dallo stato di automatismo a quello di centratura ed ogni cosa diventerà un atto sacro, una nuova scoperta e non più una routine scontata da eseguire in fretta e in maniera automatica.

Vincenzo Bilotta