domenica 24 aprile 2016

Tu sei unico ed irripetibile!

Ognuno di noi ha dei talenti naturali, delle predisposizioni che gli consentiranno, se riconosciute e coltivate, di realizzare sé stesso e fare della propria Vita un'opera d'arte. Il fatto è che la società in generale e il sistema, in particolare, non hanno alcun interesse allo sviluppo delle reali potenzialità del singolo componente. Il nostro sistema, infatti, è basato su di un'educazione-programmatica, volta a creare dei pensatori mediocri da inquadrare nella massa di pecore.

Creando e formando dei pensatori mediocri, gente che va con le mode dei pecoroni, il sistema vedrà lontana la minaccia di essere sovvertito ed annientato assicurandosi, al contempo, il nutrimento necessario per andare avanti e far prosperare i parassiti che si nascondono dietro questo nome, sappiamo bene chi sia questa gente ma c'è sempre tempo per porre fine alla loro supremazia, dopotutto prima c'è la partita di calcio, rispondere al messaggio sul social network o vedere il reality show di turno.
(Immagine presa dal web)

Alla luce di tutto ciò, risulta ben chiaro quanto sia importante imparare a riconoscere ed apprezzare la nostra unicità per uscire, in questo modo, dalla massa di pecore belanti (diventando individui pensanti) per potersi finalmente realizzare al massimo delle proprie potenzialità ed aspirazioni.

Per poter riconoscere la propria unicità ed irripetibilità occorrerà, però, smetterla di credere a ciò che la società, i genitori, gli educatori, gli amici, i preti, gli allenatori, ci hanno fatto credere di essere inquadrandoci, per ciò stesso, in una categoria che, in realtà, non ci appartiene.
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Bisogna possedere uno spirito ribelle per poter andare controcorrente, AMARSI INCONDIZIONATAMENTE, solo noi possiamo farlo in quanto gli altri ci ameranno "a condizione che" faremo ciò che essi pretendono da noi per essere felici. All'inizio ci vorrà forza di volontà per poter nuotare controcorrente, per cominciare a dire di NO a ciò che non ci piace fare per gli altri e che fino a quel momento avevamo magari fatto per paura del rifiuto.

Per essere se stessi bisogna prima smettere di essere quello in cui ci hanno trasformato attraverso il processo educativo. Per far ciò dovremo smantellare l'intera struttura educativo-programmatica che ci ha tenuti fino ad oggi prigionieri delle altrui aspirazioni e ci ha dato delle convinzioni limitanti che, pur non essendo nostre, ci hanno tuttavia condizionato la Vita in modo decisivo e limitante.
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Quando riusciamo ad incidere le maglie del sistema riuscendo, per ciò stesso, a vedere ciò che si cela oltre il velo di MATRIX, eccoci fuori dal sistema. Il passo successivo sarà quello che ci porterà a guardarci dentro, a far luce sulla nostra interiorità allo scopo di ritrovare i tesori che vi si celano. 

Dopo averli trovati occorrerà rispolverarli, farli propri e cominciare a muoversi nella direzione del loro sviluppo all'esterno di noi fino a materializzarli nella realtà circostante trasformando, per ciò stesso e in maniera RADICALE E DEFINITIVA, la nostra Vita e arricchendo inevitabilmente, anche le Vite di chi avrà la fortuna di interagire con noi.
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Potrà accadere che sentiremo di dover lasciare il posto fisso per diventare calzolai o, ancora, potremo decidere di diventare barman in un'isola sperduta dei Caraibi. Certo, prima di realizzare questo tipo di aspirazioni, si dovranno fare i conti con le convinzioni limitanti che, se non superate, ci faranno avere paura del cambiamento e, per ciò stesso, ci costringeranno a rimanere nella nostra zona di comfort.

Dovremo fare i conti anche coi nostri genitori, parenti, amici, datori di lavoro che ci prenderanno per matti, capendo che anche loro, magari, avranno avuto le loro aspirazioni ma le paure hanno avuto la meglio rispetto alla realizzazione delle loro aspirazioni artistiche e creative.
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Cominciamo da oggi ad avere coraggio, ad AMARCI ED ACCETTARCI per quello che siamo: un'opera d'arte UNICA ED IRRIPETIBILE. Diventiamo refrattari alle altrui paure che si manifesteranno sotto forma di critiche, giudizi o potranno sfociare in litigi veri e propri. Poniamoci un solo ed unico obiettivo: RICONOSCERCI COME DELLE OPERE D'ARTE UNICHE ED IRRIPETIBILI, QUI E ORA PERCHE' GIA' FRA UN MINUTO POTREBBE ESSERE TROPPO TARDI. 

(Vincenzo Bilotta)

domenica 10 aprile 2016

Da schiavo degli altri a padrone di te stesso

Viviamo in un'epoca in cui conta di più l'apparire rispetto all'essere. E' facile, di conseguenza, assistere ad una perdita di personalità da parte degli individui. Difficilmente, infatti, si può riuscire ad essere se stessi in un mondo dominato dalle mode che tende, proprio in conseguenza di ciò, a giudicare tutto ciò che risulta essere diverso dagli "standard qualitativi".

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La maggior parte dei ragazzi tende ad uniformarsi alle mode del momento a costo di perdere, cosa che succede di fatto, la propria personalità e, di conseguenza, originalità. Ognuno di noi, infatti, ha un proprio talento, un dono che porta con sé dalla nascita. Questo talento, però, per essere espresso andrebbe ESERCITATO E SVILUPPATO, altrimenti rischia di rimanere al rango di mera potenzialità.

Sicuramente, per esercitare i propri talenti spesso occorrerà parecchio coraggio, ciò specie se si possiedono delle doti che vanno contro le "mode" e le altrui opinioni. Detto in altre parole, per prendere in mano le redini della propria Vita occorre prima smettere di essere schiavi dei giudizi altrui e delle "mode" correnti, altrimenti ci si arenerà senza possibilità di scampo.
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Come molti ben sanno, i talenti possono essere più facilmente sviluppati quando si è ragazzi per poterli esprimere da subito. Purtroppo ciò non sempre risulta di facile attuazione in quanto ci saranno elementi di contrasto quali: famiglia, amici, educatori vari. Essi tenderanno a renderci schiavi dei loro giudizi facendoci sentire, al contempo, in colpa se non faremo ciò che loro ritengono sia "giusto" per noi.
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Solo l'adolescente ribelle ha spesso la possibilità di poter esprimere il proprio talento. In questi casi ciò accade in quanto il ragazzo avrà abbastanza coraggio da uscire fuori dalle "mode" e dagli altrui giudizi, primo fra tutti quello dei propri familiari, smettendo, per ciò stesso, di essere schiavo degli altri diventando, di conseguenza, padrone di se stesso e della propria Vita.

Dal momento in cui si riescono a spezzare le sbarre della prigione di MATRIX, solo allora ci si potrà dedicare appieno allo sviluppo del proprio potenziale evolutivo. A volte occorrerà rinnegare tutto, o quasi, quello che si è appreso durante la fase educativa-programmatica. Insomma, occorre smettere di essere dei robottini perfetti e mandare in corto circuito il cervello razionale-analitico a favore di quello creativo-analogico.
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Solo colui il quale riuscirà ad avere il coraggio di mettere in discussione le "mode", i luoghi comuni e i modi di pensare schematici tipici di MATRIX, riuscirà ad essere libero e potente. Una volta che si sarà liberato dalla schiavitù delle apparenze e dall'altrui giudizio, solo in quel momento potrà definirsi realmente libero di proseguire per la sua VERA STRADA, la sola in grado di condurlo alla sua VERA META.

Vincenzo Bilotta