domenica 27 ottobre 2013

Il vocabolario emozionale

Il linguaggio è, sicuramente, uno dei mezzi più importanti per la comunicazione interpersonale. Ogni lingua possiede i suoi vocaboli specifici ma, in pratica, si è visto come molti di essa vengano utilizzati raramente. Ciò anche per esigenze di utilizzo di un linguaggio comune che riesca ad essere scorrevole e comprensibile all'interno di un discorso.

Spesso, però, le parole, lungi dall'aiutarci a vivere al massimo delle nostre potenzialità, finiscono per sabotare e ostacolare la nostra vita, rendendoci tutto più complicato. La parola è MAGIA. Usare le parole giuste è importante sia per se stessi che nei rapporti con gli altri. Se ad es. vi alzate al mattino a corto di energie, è inutile quanto controproducente dichiarare di sentirvi "una merda schiacciata". Quest'affermazione, lungi dall'aiutarvi ad uscire da quello stato transitorio, non farà altro che portarvi il morale sotto i tacchi.
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Nei giorni in cui vi sentite scarichi, provate invece a descrivervi come "momentaneamente annoiati" oppure come "un pò fiacchi". Vedrete che, così facendo, darete un altro comando al vostro cervello, permettendogli di aiutarvi nel migliore dei modi a farvi uscire da quello stato al più presto.

Quando la vostra vita risulta noiosa, provate ad esaminare le parole che ripetete costantemente ed abitualmente. Presto, se farete attenzione, vi accorgerete come tendete ad usare le stesse frasi contenenti le stesse parole aventi un significato che vi porta ad annoiarvi o a lamentarvi ancor di più.
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Veniamo ora al titolo del mio articolo, che costituisce poi il succo del discorso. Cosa significa vocabolario emozionale? Per spiegarvelo, occorre accennare al fatto che ogni parola racchiude in se un significato simbolico in grado di migliorare o peggiorare l'umore sia della persona che la pronuncia sia di quella alla quale, in una conversazione, essa è rivolta.

Proprio per questo, gente come Anthony Robbins parla di vocabolario emozionale. Per farvi un esempio pratico di come esso funzioni, v'invito a pensare solo per un attimo a come vi sentireste se qualcuno v'insultasse, dicendovi che non valete nulla. Non bene, nemmeno adesso che, pur non essendo oggettivamente accaduto, tuttavia lo state immaginando.

Viceversa, v'invito adesso a pensare a come potreste sentirvi dopo aver ricevuto dei complimenti da un amico/a, conoscente o da un semplice passante. La storia cambia, non è vero? Ecco perché occorre cancellare dal vostro vocabolario personale tutte le parole in grado di rovinare la giornata sia a voi che a chi con voi si relazionerà.

Una domanda sorgerà certamente spontanea: come fare a capire se si usano le parole giuste al momento giusto? Innanzitutto bisogna sapersi osservare, occorre sentire come si sta nel corso della giornata, se si è carichi di energie, aperti al mondo o se, invece, si è arrabbiati, tristi, ansiosi, etc. Nel caso in cui ci si senta centrati e pieni di motivazione nel fare, sicuramente si saranno utilizzati i vocaboli giusti al momento giusto.
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Nel secondo caso, quando le cose sembrano non andare per il verso giusto o si sono, addirittura, perse le speranze, provate a cambiare il vostro vocabolario emozionale. Cominciate, come già detto prima, con l'auto-osservazione. Attraverso essa, potrete identificare le parole che utilizzate maggiormente e che producono in voi risultati non voluti.

Dopo aver identificato i vocaboli da voi più comunemente utilizzati e che vi creano una vita diversa da quella che avete sempre desiderato, cominciate con l'eliminarli. Fate una lista scritta delle parole che vi fanno sentire più a disagio, osservatevi quando siete giù per capire quale parola vi state ripetendo in quel contesto. Dopo aver eliminato le parole che utilizzate di più e che non vi permettono di vivere al massimo delle vostre potenzialità, cominciate a sostituirle con delle nuove MOTIVANTI.

A poco a poco, create un nuovo vocabolario emozionale che vi consenta di utilizzare IL POTERE CREATIVO DELLA PAROLA per arrivare laddove non avevate mai osato prima. Col tempo, e con la pratica, avrete la possibilità di trasformare la vostra vita, il vostro lavoro e le vostre relazioni al meglio. Tutto grazie alla parola giusta detta al momento giusto.
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La parola contiene in se uno spirito, ha una propria energia. Lasciamoci trasformare da essa, permettendole di entrare a far parte della nostra vita. Notate quanto è piacevole stare in compagnia di gente allegra, che racconta barzellette ed è SEMPRE OTTIMISTA? Fate caso, invece, quanto sia stancante, e demotivante, stare in compagnia di persone che non sanno far altro che lagnarsi, piagnucolare ed essere tristi?

La prossima volta che siete in compagnia di una persona (amico/a, conoscente, passante), cominciate ad osservare le parole da lui utilizzate e l'effetto che hanno sulla sua salute, sul suo umore, sulle sue relazioni sociali, lavorative ed amorose. Vi accorgerete quanto è importante avere un vocabolario emozionale ricco di parole positive e motivanti.

Una parola può cambiare la vita. Un vocabolario emozionale ricco di parole positive può cambiare completamente la vostra esistenza, permettendovi di riscrivere il vostro destino.

Vincenzo Bilotta




domenica 20 ottobre 2013

Il tempo verticale

Il tempo è nato con l'uomo. Prima dell'uomo, tutto era ETERNO PRESENTE. Poi, per esigenze legate al corretto e proficuo utilizzo del giorno, nacque e fu perfezionato il tempo. Il tempo del quale parlo è quello inteso nel senso più comune del termine.

Esso comprende tre parti apparentemente distinte e separate ma, in realtà, facenti capo ad un unico ed eterno momento: il QUI E ORA. Come dicevo prima, questa suddivisione avvenne allo scopo di gestire i rapporti fra gli umani, così come il linguaggio si è sviluppato in seno alle diverse culture e popoli allo scopo di unire società lontane fra loro anche migliaia di chilometri.

Il tempo, nel senso più comune del termine, come viene inteso da tutti, si può suddividere in tre parti: passato, presente e futuro. Col nome di passato si indica, in genere, il periodo di tempo antecedente il presente. Esso è ricco di tutte le esperienze che ogni persona ha avuto la possibilità di vivere e sperimentare. Col nome di presente, invece, si indica il tempo in cui si vive e lavora, praticamente il QUI E ORA. Infine, abbiamo il futuro. Col termine futuro, si suole indicare un tempo che deve ancora venire. Esso contiene, in embrione, infinite possibilità ed eventi più o meno favorevoli per ciascun essere umano di questo pianeta.

Quello del quale ho fino ad ora parlato, è il TEMPO ORIZZONTALE. Infatti, esso è costituito da una linea retta che parte dal passato e va verso il futuro attraversando il presente. Questo è il tempo così come è inteso dalla mente. Ogni persona, per la maggior parte della giornata, gioca una sorta di partita a ping-pong fra passato, presente e futuro.
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Come una pallina da ping-pong, infatti, i pensieri della gente oscillano lungo la linea orizzontale del tempo facendo la spola fra passato (conflitti irrisolti, traumi mai superati, sensi di colpa per il non detto e il non fatto), presente (solo presenza fisica, essendo la mente scissa spazio-temporalmente in un altro momento che non è quasi mai l'ADESSO) e futuro (ansie, aspettative, speranze, incertezze).

La cosa strana è che quasi tutti passano il resto della loro Vita ad oscillare lungo questa linea temporale, quasi avessero una macchina del tempo, senza mai vivere realmente la Vita, solo sprecando energie, muovendosi come automi, essendo la mente impegnata in elucubrazioni legate ad eventi accaduti anche decenni prima o che potrebbero accadere in un futuro non bene identificato.

Dietro a questo scenario apocalittico descritto, dominato dal tiranno chiamato TEMPO ORIZZONTALE, si nasconde una possibile salvezza, un mezzo per smettere di giocare a ping-pong e cominciare a vivere, finalmente aggiungerei, LA VITA REALE. Questa salvezza si chiama TEMPO VERTICALE.

Caratteristica del TEMPO VERTICALE è sempre una linea che però, a differenza del TEMPO ORIZZONTALE, va dall'alto verso il basso e si ferma PROPRIO QUI, PROPRIO ORA. Ci sono delle grandi differenze fra TEMPO ORIZZONTALE E TEMPO VERTICALE, differenze che li rendono profondamente diversi, antitetici.
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Il TEMPO ORIZZONTALE è figlio della mente con le sue fantasie e invenzioni. Esso si nutre di passato e di futuro, MAI DI PRESENTE. IL TEMPO ORIZZONTALE TEME IL PRESENTE. Vivendo nel QUI E ORA, infatti, se ne annullerebbero i suoi effetti deleteri.

IL TEMPO VERTICALE E' FIGLIO DELL'ETERNITA', DELLA VERITA' E DELL'AMORE. ESSO VIENE VISSUTO SOLO QUI, SOLO ORA E RENDE LIBERI DALLE ILLUSIONI DI DIVISIONE, DIPENDENZA, PAURA E ASPETTATIVA. Il TEMPO VERTICALE NON CONOSCE ALTRO TEMPO SE NON IL PRESENTE E LO VIVE SECONDO PER SECONDO, RINNOVANDO IN ESSO LE NOSTRE ORIGINI DIVINE E FACENDOCI AVVICINARE SEMPRE PIU' A DIO.

Ricordate che noi siamo esseri immortali, FIGLI DELL'ETERNO PRESENTE. Nessun tempo esiste oltre all'Adesso, nessun sentimento oltre all'Amore. Utilizziamo il TEMPO ORIZZONTALE per relazionarci con gli altri e per gli appuntamenti di lavoro. Lasciamo il TEMPO VERTICALE, invece,  per relazionarci con Dio e l'eternità.

Vincenzo Bilotta




domenica 13 ottobre 2013

La Vita è magia

Il pensiero è magia. La Vita è magia. Noi possiamo diventare maghi attraverso il corretto utilizzo, la corretta gestione del nostro pensiero. Cambiare pensiero può trasformare la nostra Vita all'istante! Ma non basta voler cambiare pensiero per trasformare la propria Vita e poter diventare dei maghi. Occorre la volontà, lo spirito di sacrificio, il lavoro sui propri processi mentali.

Molte persone non si accorgono (come potrebbero se non sono sveglie?) di creare sempre la stessa realtà, giorno per giorno, proprio perchè PENSANO SEMPRE LA STESSA COSA ALLO STESSO MODO. E pensare che basterebbe cambiare prospettiva, modo di pensare, per poter vedere accadere miracoli nella propria Vita!

A volte, ciò che non ci permette di cambiare pensiero riguardo la nostra Vita, è la PAURA DELL'IGNOTO. Si ha, infatti, paura che possa accaderci qualcosa di brutto qualora decidessimo di cambiare pensiero riguardo ad una determinata situazione della nostra Vita. Solo riuscendo a superare la paura del cambiamento potremo operare la magia nella nostra Vita.

Cambiare un pensiero necessita un atto di volontà da parte del soggetto che decide di voler trasformare la propria Vita. Senza la volontà non può esservi trasformazione. La volontà, assieme all'esercizio, costituiscono le basi per poter operare il processo di trasformazione che porterà al cambiamento radicale nelle nostre Vite.
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Operare la magia all'interno della propria Vita, quindi, significa trasformare la propria mente da strumento di tortura a bacchetta magica con la quale fare apparire le cose che più ci piacciono e servircene a nostro piacimento senza alcun limite. La Vita è magia, la Vita è cambiamento, il cambiamento dista solo un pensiero.

Ecco quanta differenza può fare un pensiero, talmente tanta da divenire un atto magico in grado di spezzare l'incantesimo che ci tiene prigionieri di un sogno che non ci appartiene e ci fa pure soffrire. Chi diventa in grado di trasformare i pensieri a proprio vantaggio, sarà automaticamente in grado di poter ottenere ciò che vuole dalla propria Vita, come dagli altri, in maniera quasi istantanea.

La trasformazione dei nostri pensieri comporterà, di conseguenza, la trasformazione della realtà che ci circonda e delle persone con le quali interagiamo. Diventeremo in grado di modificare non solo i nostri pensieri ma anche eventi e persone, ottenendo sempre quello che più desideriamo. Ciò sarà reso possibile, oltre che dalla potenza del pensiero creatore, anche dalla Legge dell'Attrazione.

Attraverso questa fantastica legge potremo ottenere ciò a cui avremo pensato di più. Quindi.... attenti a ciò che pensiamo perchè, prima o poi, entrerà a far parte della nostra Vita! Iniziamo, quindi, da subito, ad esercitarci nel trasformare a nostro vantaggio i nostri pensieri ed aspettiamoci che la magia entri finalmente a far parte della nostra Vita trasformandoci da vittime a creatori di una nuova realtà.
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Smettiamo di sognare di cambiare la nostra Vita, cominciamo a cambiarla in maniera concreta. Focalizziamo la nostra attenazione cui pensieri che ci fanno stare bene, rimaniamo sintonizzati su quelle frequenze e vedremo come, giorno dopo giorno, la nostra Vita verrà letteralmente trasformata a nostro vantaggio.

Fidiamoci del potere creativo del pensiero, smettiamola di pensare come la gente comune, come le pecore, inquadrati dall'alto per essere meglio gestiti, condannati fin dalla nascita (attraverso il processo educativo) al "mattatoio emozionale". Cominciamo a credere possibili cose che fino a poco tempo fa credevamo inverosimili.

LA REALTA' E' COSTITUITA DA CIO' CHE PENSIAMO DI ESSA. OGNI EVENTO SI VERIFICA IN BASE ALLE NOSTRE ASPETTATIVE, NE' PIU', NE' MENO. Secondo la fisica quantistica, ogni fenomeno viene modificato dall'osservatore. Si è visto, inoltre, come lo stesso fenomeno, se ripetuto nel tempo, può produrre risultati diversi se l'osservatore che vi ha partecipato in precedenza ha modificato il proprio modo di pensare riguardo ai possibili risultati che potrà dare il fenomeno stesso.

Tutto ciò dimostra che L'OSSERVATORE E' SEMPRE IN GRADO DI MODIFICARE LA REALTA' DI UN FENOMENO. CIO' SARA' POSSIBILE, E SI VERIFICHERA' CERTAMENTE, A PRESCINDERE DALLA CONSAPEVOLEZZA DI POTER MODIFICARE IL FENOMENO STESSO DA PARTE DEL SOGGETTO.

Se questa non è magia.... Impariamo a cambiare i nostri pensieri e trasformeremo la nostra Vita. Impariamo a trasformare la nostra Vita e influenzeremo le persone che ci circondano. Tutto ciò potrà avvenire non appena decideremo, di nostra spontanea volontà, di voler cambiare un nostro pensiero a nostro vantaggio. Ecco quanto siamo potenti!

Vincenzo Bilotta

mercoledì 9 ottobre 2013

Il centro di potere

Noi nasciamo potenti, anzi, onnipotenti ma, strada facendo, lo dimentichiamo. Non può avvenire diversamente. La cultura ce lo impone, l'"educazione" ci vieta di fare diversamente. Guai se non fosse così. Il risultato? Sempre più persone che si sentono depresse, sole, abbandonate, che non sanno ciò che realmente vogliono dalla Vita. In una parola: sempre più persone disconnesse.

Ma disconnesse da cosa, poi? Da se stesse, dal proprio centro di potere, dalla propria grandezza, ecco da cosa! Sì, perchè ognuno di noi possiede, dentro di sè, un centro di potere. Ciò dalla nascita e, prima ancora, per chi crede nella reincarnazione, da altre Vite. Questo centro di potere è TUTTO QUELLO DI CUI ABBIAMO BISOGNO PER VIVERE FELICI IN ETERNO. 
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Ciò significa andare oltre il corpo e la mente, oltre la Vita stessa e nelle dimensioni che andremo ad abitare dopo le diverse esperienze terrene. Ma questo centro di potere ci viene precluso attraverso il processo "educativo". Attraverso l'educazione (manipolazione), infatti, tutti quanti impariamo a far dipendere il nostro completamento da elementi (cose, persone, libri, corsi, seminari) esterni, MAI interni a noi.

Il problema è che NESSUNO, DICO NESSUNO, potrà mai darci quello che cerchiamo. Al limite potrà, attraverso il suo aiuto esterno (libri, parole, corsi), aiutarci a "ricordare di noi" e del progetto della nostra Anima. La nostra Anima, infatti, sa già qual'è lo scopo per il quale si è incarnata assumendo le nostre spoglie mortali.

Solo noi abbiamo dimenticato il nostro scopo o, meglio, così è piaciuto avvenisse. Dopotutto ci hanno "educati" apposta! Così, una volta educati, perdiamo di vista noi stessi con la nostra interiorità spirituale e andiamo alla ricerca disperata di elementi esterni allo scopo (illusorio) di sentirci completi.

Comune è il detto "non si finisce mai d'imparare". Io lo sostituirei con il detto "non è mai troppo tardi per ricordare e riconnettersi col proprio centro di potere". Occorre solo modificare la visione, smettendo di guardare lontano e cominciando a guardare dentro, a ricordare chi siamo veramente.

Quando ricorderemo chi siamo, cominceremo a dare uno scopo alla nostra Vita. Solo centrandosi su di Sè è possibile uscire dal circolo vizioso dei pensieri per cominciare finalmente a vivere appieno la Vita nel QUI E ORA senza far più dipendere la propria gioia dall'apprendimento di nuovi concetti scritti in dei libri o ascoltati nei seminari.
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Questo articolo non è un invito a non frequentare più nessun seminario o a non comprare più libri. Esso vuole solo invitare voi, cari lettori, a riflettere sul fatto che le tecniche e le informazioni in generale apprese dall'esterno, non costituiscono nulla di nuovo agli occhi della nostra Anima. Semmai, tutto quello che si apprende dall'esterno, altro non è che un mezzo per aiutarci a ricordare quanto potenti noi siamo non appena smettiamo di essere "educati" e ci riconnettiamo col nostro centro di potere, con le nostre origini primitive, selvagge, indomite.

Il centro di potere altro non è che il deposito di tutte le informazioni apprese dalla nostra Anima attraverso le sue esperienze vissute prima della sua discesa nel corpo attuale e attraverso le quali abbiamo la possibilità di tornare di nuovo potenti ed eterni. La riconnessione con la nostra parte interiore più profonda ci permette di riconoscere ed accettare il Divino che è in noi facendoci, al contempo, uscire dall'illusione di sofferenza e separazione creata dalla nostra stessa mente attraverso il processo di pensiero.

Vincenzo Bilotta