domenica 29 settembre 2013

Gli opposti

Ogni cosa ha il suo opposto. Il bene ha come opposto il male, la gioia la tristezza, la paura l'Amore, la Vita la morte, l'amico il nemico, l'odio il perdono e così via. Gli opposti nascono dalla naturale tendenza da parte dell'uomo a classificare, distinguere, giudicare, selezionare. Sono frutto, insomma di attività dell'intelletto, della mente.

Come si sa, la mente vuole conoscere tutto, classificarlo, dargli un nome. Da ciò nasce la dualità che fa allontanare gli esseri umani dal VERO e, quindi, per ciò stesso, da DIO. Poichè della dualità ho già parlato in un articolo precedente, oggi voglio guidarvi alla scoperta dell'utilizzo vantaggioso degli opposti nella propria Vita, mostrandovi come essi possano esservi d'aiuto nel quotidiano.
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Se ci riflettiamo bene, gli opposti servono in molti casi a farci capire il valore delle cose, delle esperienze e, non da ultimo, di noi stessi. Ad esempio, solo sperimentando la guerra (anche e soprattutto quella interiore) si può capire quanto sia importante la pace, solo vivendo nella tristezza si può conoscere la gioia, solo relazionandosi con gli altri si può capire il proprio valore.

E' attraverso gli opposti che, spesso, riceviamo gli insegnamenti che la MAESTRA VITA ci trasmette allo scopo di evolvere e vivere sempre più felici. Ovviamente, come accade spesso, il valore di un'esperienza spiacevole potrà essere compreso solo dopo averla vissuta e superata con successo, non prima. Quando ad es. si vive un lutto, raramente si potrà capire il significato della Vita se non si sarà prima superata la perdita della persona cara.
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In questo contesto va inserito il principio del LIBERO ARBITRIO. Ognuno di noi, infatti, potrà fare di ciascuna esperienza quello che riterrà più utile per la propria evoluzione. Potrà ritenersi vittima del destino come diventare una persona migliore, cadere in depressione come imparare a gioire delle piccole cose, ringraziando Dio per ogni giorno in più ricevuto in dono.

Nessuno potrà stabilire a priori se e quando ogni persona riuscirà a capire il valore degli opposti. Forse mai. Forse non gli servirà capirli. Forse alcuni hanno bisogno di più tempo, più anni, più Vite. Forse potrà non bastare l'eternità. Nessuno sa cosa la propria Anima desideri fintanto che non sperimenterà determinate esperienze nella propria Vita. Solo quando si vivranno determinati accadimenti, si potrà capire il proprio valore in rapporto ad essi e agli opposti.
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Se vediamo soffrire una persona a noi cara senza poter fare nient'altro che starle vicino e donarle Amore e, nonostante tutto, questa persona muore, questa esperienza potrà darci un insegnamento illuminante e cambiare radicalmente la nostra Vita oppure potrà distruggerci. Dipende da noi, nessuno lo sa, nessuno può sperimentarne gli effetti, solo noi possiamo. Solo noi possiamo decidere quello che è più giusto per noi, nessun altro.

Chi ha vissuto situazioni in cui ha sperimentato la sofferenza propria e/o dei propri cari sa a cosa mi riferisco. Chi ha vissuto la guerra può uscirne traumatizzato a vita o diventare un volontario e aiutare altre vittime come lui. Chi è stato accanto ad un malato terminale può capire il valore della Vita, di un raggio di sole, di un respiro in più. Oppure no.
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Infatti, può accadere che una persona, una volta sperimentata una determinata situazione spiacevole decida, sempre per il libero arbitrio del quale siamo tutti noi dotati, di rendersi vittima, di piangersi addosso, di rattristare tutti quelli che le stanno intorno, di sprofondare lentamente ma inesorabilmente negli inferi della più oscura inconsapevolezza.

Oppure, una volta vissuta un'esperienza estrema, si potrà applicare l'opposto allo scopo di trasformare la propria come le altrui Vite. Quando si assiste alla morte di una persona, si può capire il significato della Vita trasmettendolo agli altri. Chi riesce ad evolvere, ad andare oltre la matrix, oltre il sogno planetario, può decidere di trasmettere agli altri la propria visione senza pretendere di cambiare nessuno, solo seminando e lasciando che CHI HA ORECCHIE PER INTENDERE, INTENDA.
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Vi invito, da oggi, a non fermarvi alle apparenze degli accadimenti nella vostra Vita. Le cose accadono sia perchè noi le abbiamo pensate e, quindi, attirate nella nostra Vita in quanto IL PENSIERO CREA, sia per INSEGNARCI A VIVERE E A CAMBIARE APPROCCIO ALLA NOSTRA' REALTA' QUOTIDIANA.

Quando sperimentate un lutto, dopo averlo elaborato ed avere OSSERVATO IL VOSTRO DOLORE, cambiate approccio nei confronti della Vita, imparate ad apprezzarla. Vi garantisco che i vostri cari defunti avrebbero voluto così, non che gli moriste dietro! Se state sperimantando la paura, forse è venuto il momento per voi di vivere il suo opposto cominciando a vivere nell'Amore.

Fate tesoro delle vostre esperienze, trasmutate alchemicamente il piombo (eventi all'apparenza devastanti) in ORO (insegnamenti per evolvere su questo piano d'esistenza). Vivete liberi, potete farlo, PROPRIO QUI, PROPRIO ORA, MA SOLO SE VERAMENTE LO VOLETE. ALLORA CAPIRETE CHE NIENTE E' STATO MAI IMPOSSIBILE PER VOI., SOLAMENTE NON AVEVATE OSATO. Buona Vita!

Vincenzo Bilotta




lunedì 23 settembre 2013

Mantieni pulito il tuo giardino

Viviamo in un mondo dominato dal giudizio. Questo giudizio lo esprimiamo sia verso noi stessi che verso gli altri. Ciò ci porta a spostare la nostra attenzione all'esterno, come se le nostre azioni nascessero in maniera automatica e non, come invece accade, dopo un processo decisionale interno a noi.

Possiamo immaginare la nostra parte spirituale, racchiusa in noi e che pochi riescono a ricontattare, come un giardino segreto. Questo giardino si trova, come già detto, dentro di noi ma non ce ne accorgiamo per due motivi: 1) siamo persi nel sogno della nostra Vita e in esso disperdiamo le nostre energie quanto il nostro tempo; 2) fissiamo la nostra attenzione sugli eventi esterni credendo, ciò accade alla maggior parte degli esseri-zombie di oggi, che tutto sia governato da forze a noi estranee e casuali.

La conseguenza di ciò sarà che il nostro giardino interiore verrà trascurato e, a volte, abbandonato. Proprio là, invece, si trova la nostra salvezza, la nostra gioia incondizionata. In esso solo, infatti, risiede la pace e l'equilibrio. Esso è un luogo silenzioso, solitario. Al suo interno dimora, da sempre, DIO. Perchè non tornare a casa, allora?

Il lavoro su di Sè dev'essere orientato proprio alla riscoperta e alla conseguente pulizia di questo giardino. La pulizia dev'essere QUOTIDIANA. Questo lavoro di pulizia del giardino interiore non sarà esente da fatica, sacrifici e rinunce. I risultati, però, non tarderanno ad arrivare sotto forma di armonia, pace interiore, gioia incondizionata di vivere.
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Da dove cominciare? Smettendo di guardare "fuori", di giudicare se stessi e gli altri, cessando di credere la Vita come un susseguirsi di eventi casuali. IL DESTINO NON E' MAI ESISTITO: ESSO E' SOLO UN VOCABOLO TRAMANDATO DA MILLENNI PER RENDERCI SCHIAVI ED IMPOTENTI. Cominciate a credere che IL DESTINO SIETE VOI. Ogni giorno, infatti, attraverso le vostre scelte, il lavoro che andrete a compiere su di Voi, potrà determinare un cambiamento della vostra storia, del vostro carattere e, di conseguenza, del vostro destino.

Il giardino va coltivato giorno per giorno, ognuno in base alle proprie possibilità. Eliminate ogni forma di invidia nei confronti di chi possiede un giardino più pulito del vostro. Piuttosto che sprecare tempo provando questi sentimenti deleteri, concentratevi su come migliorare il vostro di giardino.

Gioite del fatto stesso di avere scoperto il vostro giardino interiore: non tutti sanno di averlo, alcuni non lo scopriranno mai! Il fatto di averlo scoperto, però, da solo non basta: occorre rimboccarsi le maniche e cominciare ad estirpare le erbacce (pensieri negativi, giudizi, paure, dubbi, mancanza di fiducia nella Vita), zappare la terra per potervi poi seminare nuove varietà di piante (gioia incondizionata, Amore universale, equilibrio, presenza mentale), innaffiare il terreno (consapevolezza) affinchè il seme possa germogliare.

Come vedete, il lavoro sul vostro giardino interiore non si ferma solo alla sua riscoperta. Questo è solo il punto di partenza. Occorrerà poi coltivarlo, RICORDARSI DEL PROPRIO GIARDINO, EVITANDO DI GUARDARE QUELLO ALTRUI. Bisogna OSSERVARE CON ATTENZIONE CIO' CHE VIENE SEMINATO. QUELLO CHE SI SEMINA, INFATTI, SI RACCOGLIE. Curiamo, quindi, di piantare sementi di prima qualità, concimandole con tanto AMORE E CONSAPEVOLEZZA RISVEGLIATA. 

Anche se il lavoro sarà a volte difficile e pesante, ne varrà la pena. Col tempo e la COSTANZA, potrete raggiungere l'obiettivo finale che sarà quello di vedere germogliare i fiori più belli e variopinti che possano esistere: QUELLI DELLA PRESENZA MENTALE SENZA TEMPO.

Vincenzo Bilotta

domenica 15 settembre 2013

Respiro e presenza mentale

Tutti sappiamo che è possibile digiunare astenendosi dal cibo per più giorni. Sappiamo, altresì, che lo stesso non può avvenire astenendosi dall'acqua: si può smettere, infatti, di bere, solo per alcuni giorni, dopo si rischia la morte per disidratazione. Diversamente vale per il respiro: infatti, non si può smettere di respirare se non per pochi minuti, altrimenti si rischia la morte.

Con queste premesse ho voluto cominciare, oggi, il mio nuovo articolo intitolato "Respiro e presenza mentale". Siamo convinti che mangiare e bere siano essenziali finchè non ci tappiamo il naso o ci troviamo all'interno di una stanza con dell'aria viziata. In quel momento ci accorgiamo di quanto sia importante l'aria.
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La respirazione, però, non è solo fondamentale per il mantenimento in vita del corpo umano. Essa, come vedremo fra poco, se utilizzata in modo corretto e senza alcun abuso, può risultare utile per riportarci NEL PRESENTE, NEL QUI E ORA.

Risulta, infatti, impossibile respirare sia nel passato che nel futuro. Il passato non esiste più, mentre il futuro deve ancora arrivare. Ecco spezzato l'incantesimo! Basterebbe concentrarsi sul respiro, specie nei momenti di difficoltà nella gestione delle nostre facoltà mentali, per poter uscire dal gorgo dei pensieri che affollano continuamente, spesso inutilmente, la nostra mente. ESISTE UN SOLO TEMPO IN CUI E' POSSIBILE RESPIRARE. QUEL TEMPO E' QUI E ORA!
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Come avrete avuto modo di capire, basta fissare l'ATTENZIONE IN MANIERA COSCIENTE sul respiro ed ecco che i pensieri passano in secondo piano perdendo forza ed importanza ai nostri occhi. In fondo, la meditazione, così come le altre tecniche di concentrazione, non servono ad altro che a riacquistare il dominio di Sè attraverso la disidentificazione dalle forme pensiero che affluiscono in maniera ininterrotta durante l'arco della giornata nella nostra mente.

Un esercizio semplice quanto potente, che può sperimentare chiunque lavori su di Sè in maniera continua, è quello della respirazione cosciente. Questo esercizio è di derivazione buddista ed è di facile esecuzione e, per ciò stesso, alla portata di tutti. Inizialmente converrà esercitarsi in un luogo appartato in cui si sarà sicuri di non essere disturbati.

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Le prime volte, per evitare di cadere addormentati, perdendo così la coscienza del gesto, sarà preferibile eseguirlo quando si è carichi di energie. Dopo esservi messi seduti in una posizione comoda in un posto dove siete sicuri che non sarete disturbati da nessuno (su di una sedia o a gambe incrociate, poco importa), ed aver chiuso gli occhi, cominciate a respirare. Ad ogni inspirazione potete ripetere STO INSPIRANDO mentre, ad ogni espirazione, STO ESPIRANDO.

I pensieri continueranno ad andare e venire liberamente ma voi continuate a focalizzare la vostra attenzione sul respiro. Fate lo stesso ogniqualvolta vi distrarrete per un rumore esterno durante l'esercitazione. Visualizzate il respiro che entra ed esce, fatelo costantemente, dedicando un momento libero della vostra giornata a questo importantissimo esercizio di PRESENZA.
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Quando sarete diventati abbastanza padroni di questo potente esercizio, lo potrete cominciare ad eseguire dovunque vi troviate e non appena sentirete la necessità di calmare la mente e smettere di SOGNARE AD OCCHI APERTI.

IL RESPIRO E' LA PORTA DI ACCESSO AL QUI E ORA. COL RESPIRO PUOI REALIZZARE IL MIRACOLO DEL VIVERE NEL PRESENTE LIBERANDOTI SIA DALLE ZAVORRE CHE TI PORTI DIETRO DAL PASSATO CHE DALLE ASPETTATIVE CHE TI LEGANO AL FUTURO. COMINCIA A VIVERE, COMINCIA A RESPIRARE IN MANIERA COSCIENTE.

Vincenzo Bilotta


domenica 8 settembre 2013

Vivere nel sogno giusto

Tutti i nostri sogni si avverano. Questo è certo. Molti di voi non saranno d'accordo e potranno dirmi che non è così in quanto, magari, stanno vivendo delle situazioni non volute, mai desiderate. Posso dar loro ragione sul fatto che le situazioni sono davvero non volute. Nessuno, infatti, vorrebbe vivere l'esperienza di un lutto o di un abbandono. Se ciò può essere vero a livello cosciente, tuttavia accade spesso che il subconscio la pensi in maniera diversa.

Le esperienze passate, specie se non correttamente elaborate, vengono congelate in un angolino della mente e lì lasciate a tempo indeterminato. Quando si rivive un'esperienza simile a quella che aveva procurato quell'esperienza spiacevole, ecco che la mente tira fuori il vissuto passato congelato ma mai elaborato correttamente. Questo si chiama inferno, non quello di cui ci parlano allegoricamente i preti nelle chiese!
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Per ciò stesso, si viene a creare nella vita della persona, che rivive una determinata esperienza traumatica, una condizione di sogno sbagliato, di incubo. Sì, perchè tutto ciò che viviamo prima lo sogniamo ad occhi aperti. Quando non viviamo ciò che ci piace è solo perchè non abbiamo avuto la possibilità (capacità) di vivere il sogno desiderato, quello giusto per noi.

Va detto che tutto ciò avviene grazie alla LEGGE DELL'ATTRAZIONE. Grazie a questa legge, noi attraiamo nella nostra Vita ciò a cui pensiamo maggiormente, quello che sogniamo di vivere, nel bene o nel male. Il pensare in maniera reiterata nel tempo ad un determinato fatto, oggetto, persona, ci permetterà, grazie sempre alla legge dell'attrazione, di farlo materializzare nella nostra Vita, di farcelo vivere in prima persona.
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Molti di voi conoscono già la legge dell'attrazione e non si stupiranno per quanto da me fino ad ora detto. Coloro i quali, invece, ancora non la conoscessero, non devono assolutamente preoccuparsi in quanto la soluzione dista solo un pensiero, come tutti i cambiamenti importanti, del resto. Basta, infatti, cambiare pensiero, concentrandosi su ciò che si vuole, sognandolo ad occhi aperti (o visualizzandolo se più vi piace) ed in maniera continuata nel tempo, per far si che si verifichi nella vostra Vita.

Ecco a cosa mi riferivo quando ho deciso di scegliere come titolo per l'articolo di oggi VIVERE NEL SOGNO GIUSTO! E' molto importante visualizzare ciò che si desidera, sognarlo ad occhi aperti con atteggiamento assolutamente aperto alla possibilità che il nostro sogno si realizzi e vivendo le sensazioni nel modo più positivo possibile. Ricordiamo sempre che I MIRACOLI AVVENGONO SOLO PER CHI HA FEDE E NON HA MAI PERSO LA SPERANZA.

Auguro a tutti voi di vivere nel sogno giusto, trasformando la vostra Vita da incubo quotidiano in un girone infernale ad esperienza di comunione divina in un paradiso di gioia imperitura.

Vincenzo Bilotta

domenica 1 settembre 2013

Figli del sonno collettivo

La maggior parte dell'umanità sta vivendo oggi, nel ventunesimo secolo, il più grande periodo di trasformazione spirituale. Tutte le crisi d'identità, il malessere diffuso, l'uso e abuso di droghe ed alcool, ne sono un chiaro segnale. Sì, perchè non tutti cercano, o sono disposti a cercare, la Via e a seguirla. E' difficile, ci vuole coraggio, meglio vivere nell'illusione e calmare la mente con dei diversivi atti solo a stordirla.

E' un'era dominata da tanta tecnologia, tanta tv spazzatura. Basta andare per strada per averne una conferma: gente che si estranea dal mondo ed è completamente assonnata dai vari smartphone, tablet e altri marchingegni che non fanno altro che renderli localizzabili da parte di chiunque, addormentati e lontani anni luce dalla VITA REALE.
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La quasi totalità della massa è dominata da pochi diabolici manipolatori mentali che creano desideri ed ambizioni artificiali per distogliere le persone da quelle che sono le cose belle della vita. Pochi, ormai, sono  capaci di VEDERE un cielo stellato semplicemente perchè andranno subito a cercare nello smartphone di turno il nome della costellazione perdendosi, per ciò stesso, L'ATTIMO.

Sono finiti anche i rapporti umani. Con i social network, tante persone vivono in un mondo virtuale che finiscono col credere reale. Ecco avverarsi la profezia di Matrix. A cosa credere? A ciò che esiste o a ciò che si vede davanti ad un monitor o nella propria mente?
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Si è diventati figli di un sonno collettivo, è più facile dormire piuttosto che svegliarsi. LA LUCE FA MALE AGLI OCCHI DI CHI E' ABITUATO A VEDERE SOLO NELL'OSCURITA'. E' un mondo dominato dalle tenebre dell'illusione. Siamo abituati a vedere nel buio, ma il buio è un'illusione. La realtà è la luce.

Chi si sveglia viene preso in giro, giudicato male. Molti crederanno che è lui in realtà ad avere le allucinazioni per il fatto stesso che è ANDATO AL DI LA' DELL'ALLUCINAZIONE STESSA. Chi dorme non ha voglia di essere svegliato perchè non è ancora pronto o, semplicemente, non ha nessun interesse ad effettuare un lavoro su di Se. Non bisogna mai forzare le persone a svegliarsi, altrimenti si rischierà di essere respinti.
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Dopotutto, se voi stessi foste svegliati alle tre del mattino senza alcuna necessità da chi E' GIA' SVEGLIO a quell'ora, come reagireste? Bene non di certo! Quantomeno chiedereste il motivo del gesto. Per svegliarsi occorre SENTIRNE IL BISOGNO. Ci vuole un atto di volontà per uscire dal sonno collettivo nel quale la maggior parte dell'umanità versa, occorre uno sforzo per andare controcorrente ed uscire dalla Matrix.

Lo sforzo sarà maggiore in quanto ci si dovrà svegliare senza far rumore. E' come se ci si svegliasse in una stanza piena di gente che ha orari diversi dai nostri, bisogna farlo in punta di piedi. Non si può obbligare una persona ad aprire gli occhi in maniera improvvisa. Tuttavia, si può aiutare la gente ad abituarsi alla luce.
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Per vivere la Vita in pieno occorre fare ogni cosa in CONSAPEVOLEZZA ASSOLUTA. Si diventa diversi dagli altri, si smette di dormire ad occhi aperti, si cominciano a sentire i suoni esterni al cicaleccio mentale, si diventa un tutt'uno con la natura circostante, ci si purifica dal pensiero inquinante, SI DIVENTA LIBERI DI PENSARE SMETTENDO, AL CONTEMPO, DI IDENTIFICARSI COL PENSIERO.

Vivendo nel QUI E ORA in maniera continuata si cambia identità, acquistandone una definitiva. Infatti, attraverso LA CONTINUA PRESENZA MENTALE IN OGNI GESTO, si smetterà di credere ai pensieri che la mente, in ogni caso, continuerà a proiettare nello schermo delle illusioni.

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Così facendo, smetteremo di assumere tante identità quanti sono i pensieri che attraverseranno la mente per vivere finalmente l'unica identità che ci è da sempre appartenuta: QUELLA DI CREATURE DIVINE FIGLIE DELL'ETERNO PRESENTE.

Vincenzo Bilotta