martedì 27 dicembre 2022

Pensavo fosse amore... Invece era un calesse!

Quante volte abbiamo vissuto delle relazioni, credendo fossero la storia della nostra Vita e invece, per dirla con il titolo di un bellissimo film che vede, tra gli altri, come protagonista Massimo Troisi, era un calesse?

Le storie d'amore, si sa, non sempre hanno un lieto fine, diversamente non ci sarebbero diversi partner a sfilare all'interno delle nostre Vite. Molto spesso, prima di trovare il partner ideale, occorre fare diverse esperienze e, solo dopo aver acquisito la saggezza necessaria a gestire in maniera diversa il rapporto con il partner, arriverà l'amore, quello vero.

(Immagine presa dal web)


Una cosa è di fondamentale importanza, ciò se si vuole andare avanti fino a trovare il partner giusto: bisogna avere fiducia e non lasciarsi spiazzare dalle storie che finiscono ancor prima di cominciare. Adesso mi spiego meglio con degli esempi.

Potrebbe capitare, prima di trovare il partner giusto, che si conviva, si sia fidanzati, sposati, con una persona che tradisce. In alcuni casi potrebbe capitare un partner che sia indeciso e salti da una relazione all'altra, tenendoci come ruota di scorta. Spesso, infine, può succedere di trovare un partner che non si decida a troncare la relazione precedente e sia indeciso, ponendo in essere una sorta di poligamia.

(Immagine presa dal web)


Sicuramente molti di voi hanno avuto modo di vivere questi tipi di esperienze loro malgrado, esperienze che, per inteso, lasciano il segno e causano, se non elaborate e superate correttamente, problemi a relazionarsi con gli eventuali futuri partner o portano, addirittura, ad una chiusura nei confronti dell'amore.

In questi casi estremi di partner che tradiscono, sono poligami o ci tengono come ruote di scorta, bisogna fare tesoro dell'esperienza, lasciandola, poi, andare. La fiducia nel potenziale partner, infatti, è di fondamentale importanza se si vuole costruire qualcosa di nuovo lasciandosi alle spalle, al contempo, tutte le esperienze "negative" vissute in passato.

(Immagine presa dal web)


Vi starete chiedendo che non sempre è facile, in realtà quasi mai lo è, continuare ad avere fiducia dopo una o più delusioni, ciò è normale pensarlo. Tuttavia, bisogna rimanere aperti, vivere la relazione lasciandosi il passato alle spalle. Solo così, infatti, ci sarà la possibilità di piantare i semi ed aspettare che germogli, finalmente, la pianta dell'amore.

Ovvio, con ciò non voglio dire di buttarsi senza rimanere coscienti dei comportamenti del partner, assolutamente no, sarebbe da masochisti. Anche se si da fiducia e si investe nella nuova relazione bisogna, tuttavia, tenere gli occhi aperti e capire se qualcosa non va, diversamente le esperienze passate non ci saranno servite da lezione per diventare più saggi ed attenti.

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Alla luce di quanto detto, investiamo nell'amore, diamo fiducia all'ennesimo partner, lasciamo alla porta mente e paura, affidiamoci al cuore, fluiamo con la Vita. Se poi invece di amore si rivela un calesse, possiamo sempre farci un giro gratis! 

Vincenzo Bilotta


lunedì 12 dicembre 2022

Belli fuori e marci dentro

La nostra è la società dell'apparire. Domina la scena chi ha il SUV più grande, l'orologio con più pietre preziose, lo smartphone con più grafica e memoria. Si vestono abiti firmati, scarpe lucide, ci si sottopone a lampade solari, tagli all'ultima moda, il tutto da esibire il sabato sera in giro per i locali. Ah... Quasi dimenticavo! Si sbiancano i denti, ci si sottopone a depilazione definitiva e si ostenta un sapere superiore alla cosiddetta "massa".

Con tutte queste pratiche da esibire nei vari pub-circhi equestri sparsi per la città si fa bella figura con le altre scimmiette ammaestrate, questo è sicuro. Un grossa percentuale del popolino ama le belle auto, i vestiti alla moda, le belle frasi di convenienza, quindi è tutto ok.

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Ma... C'è un ma... Dietro tutto questo apparire, essere belli alla luce del sole, all'avere questo e quell'altro, al far parte della bella società dell'ostentare ciò che si ha, pochi, quasi nessuno, riescono ad ESSERE e a fregarsene del SUV potente o del culo rifatto.

Il sistema, la società occidentale stessa, ci hanno educato, cresciuto, impresso quasi fosse un marchio a fuoco, che se vogliamo essere stimati, amati e rispettati, dobbiamo apparire, mostrare, dimostrare agli altri ciò che abbiamo, sappiamo, conosciamo.

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Bisogna essere laureati, con l'auto di marca, il posto in banca, per potersi ritagliare uno spazio di attenzione nei locali alla moda dove altri cultori dell'apparire si riuniscono il sabato, quasi fossero gli organizzatori di una fiera dell'ostentazione...

Ma, sapete, dietro tutto questo essere belli fuori, molte persone nascondono il marciume, la spazzatura che portano dentro, come se un orologio d'oro tempestato di brillanti bastasse a nascondere la loro infelicità e mancata realizzazione spirituale.

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Viviamo nella società dell'apparire, dove l'essere sembra non contare nulla, quasi fosse un optional e pure costoso. Ma la spazzatura dentro resta, questo è certo, che tu abbia un attico a New York o ti faccia una crociera intorno al mondo all'anno.

In occidente, in questo momento storico molto particolare, è diventata di vitale importanza la pratica della meditazione. Un popolo che ostenta lo fa solo per compensare ciò che non riesce ad essere. Ma il vuoto interiore non lo riempirà, di certo, l'ultimo modello di auto con le sue centinaia di cavalli, o le scarpe da 700 euro.

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ESSERE rappresenta un atto di coraggio, specie in un mondo in cui, se non si possiede, non si è tenuti in considerazione. Per cominciare ad essere, occorre, dapprima, accorgersi di aver puntato tutto, fino a quel momento, sull'apparire, sull'avere, sul voler a tutti i costi dimostrare di essere belli, famosi, importanti.

Dopo essersi accorti di aver dato, sprecandola, energia all'apparenza, solo in quel momento si potrà cominciare a lavorare su di sé, a guardarsi dentro per cominciare a ripulirsi dal marciume emozionale stratificato attraverso anni di programmazione scolastica, familiare, sportiva, sociale. Solo liberandosi interiormente e, in un secondo tempo, centrandosi su di sé, si potrà essere, finalmente, liberi, potenti e VERI.

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Chi ha imparato ad essere non avrà paura se non mostrerà il SUV ultimo tipo o non andrà in locali alla moda, perché per questa persona, centrata, umile e potente, ciò che conterà davvero sarà mostrare agli altri la propria leggerezza, pulizia interiore e sicurezza derivanti dall'aver riscoperto la propria creatività, indipendenza da fattori esterni e l'essere VERO, al di là di ogni lampada solare, abito firmato o locale alla moda frequentato. Lascerà tutto il resto, il mero apparire e giudicare dall'aspetto, alle masse addormentate.

Vincenzo Bilotta