domenica 8 dicembre 2019

Drogati di dolore

Tutti, per natura, evitiamo il dolore e ricerchiamo il piacere, guai se fosse il contrario! In realtà, però, al dolore non solo ci si abitua ma, molto spesso, se ne diventa dipendenti. Questo aspetto ha a che fare sia con l'identità di vittime che si ricava dal lamentarsi continuamente vedendo tutto nero, sia, dal punto di vista fisiologico, dalla dipendenza che si viene a creare dalle sostanze che il nostro corpo produce in situazioni di stress come quando ci si lamenta o si resiste alla Vita.

Si diventa un pò come coloro i quali praticano gli sport estremi. Queste persone sono alla ricerca del brivido, di emozioni forti che possano consentire loro, seppur per alcuni istanti, di sentirsi vivi e presenti a se stessi. Le sostanze che entrano in gioco dal punto di vista fisiologico, sono uguali a quelle che il nostro organismo produce quando è sotto stress: cortisolo, adrenalina, noradrenalina ma, anche, endorfina, un ormone che consente di non sentire il dolore.
(Immagine presa dal web)

Le endorfine, in particolare, sono delle vere e proprie droghe prodotte all'interno del nostro organismo dall'ipofisi e sono in grado di aumentare la resistenza allo stress e al dolore fisico. Essendo delle droghe, si capisce bene che portano, a lungo andare, ad una condizione di assuefazione e dipendenza da parte dell'organismo che le produce senza sosta a causa dello stress quotidiano al quale deve far fronte.

Ecco spiegato il motivo per cui molte persone continuano a lamentarsi, a piangersi addosso, a rompere le palle a chi incontrano e, nonostante ricevano consigli riguardanti eventuali strategie da seguire per poter cambiare lo stato di cose nel quale versano, in concreto non fanno mai nulla di serio per uscirne.
(Immagine presa dal web)

Sì, la maggior parte delle persone è drogata di dolore, stress, vittimismo, paura e, in generale, tutte quelle situazioni, reali o immaginate, che possano mantenere alto il livello di ormoni dello stress nel sangue procurando, di conseguenza, una sensazione di "sballo" molto vicina a quella provata dal tossico quando assume la dose di droga dalla quale dipende.

Ecco perché è così difficile uscire dallo stato di lamentosi, vittimisti e, in generale, da tutte quelle situazioni che provocano uno stress costante nelle nostre Vite! E' un pò come il processo di disintossicazione, lungo, difficile e con frequenti ricadute... Un calvario!
(Immagine presa dal web)

Vi starete chiedendo se, dopo queste premesse, una soluzione esista? Certo che sì! Ma ci vuole volontà, determinazione ed obiettivi a medio e lungo termine. La prima cosa da fare è, sicuramente, l'accorgersi della condizione di dipendenza nella quale si versa; dopo essere divenuti coscienti della propria dipendenza dal dolore, si può cambiare, non prima.

Il lavoro da fare è diretto a sostituire i pensieri stressanti con dei pensieri equilibranti che possano radicare nel QUI E ORA consentendo di voltare pagina lasciandosi alle spalle il passato e costruendo il futuro a partire dall'ADESSO senza, peraltro, provare ansie di sorta capendo, anche quando si dovesse diventare ansiosi, che sono solo dei pensieri legati alle fantasie di una mente incontrollata su cose che, molto probabilmente, non accadranno mai.
(Immagine presa dal web)

Cominciate a drogarvi di felicità, lasciate che il fisico produca le sue droghe, ma fatelo vivendo nella gioia, nella gentilezza, nel radicamento interiore. Anche le persone felici producono delle droghe, esse si chiamano ossitocina ed endorfina ma, a differenza delle droghe prodotte quando si è sotto stress, non producono radicali liberi e, di conseguenza, non portano ad un invecchiamento precoce il nostro organismo esponendolo ad eventuali squilibri energetici che potrebbero portare alla malattia.

SIATE FELICI, SMETTETE DI LAMENTARVI E DI FREQUENTARE PERSONE LAMENTOSE. VIVETE NEL PRESENTE, OGNI ISTANTE E' PREZIOSO, IL DOPO NON ESISTE ANCORA, PROBABILMENTE NON ARRIVERA' MAI, LA VITA PUO' FINIRE FRA UNA FRAZIONE DI SECONDO, NESSUNO VI HA GARANTITO L'IMMORTALITA'. TORNATE AD ESSERE FELICI, E' LA VOSTRA CONDIZIONE NATURALE, VI SPETTA PER DIRITTO, DROGATEVI DI FELICITA'!

Vincenzo Bilotta