Chi è nel cammino sa bene quanto difficile sia, a volte, mettere in pratica ciò che si sa in teoria. Ma la pratica è tutto ciò che serve per consolidare in sé la saggezza, diversamente, tutto ciò che si è studiato sui libri ed approfondito nei seminari, rimarrebbe relegato al semplice rango di bagaglio culturale, un pò come la maggior parte dei vuoti concetti che si apprendono a scuola durante il processo educativo-programmatico.
Tutti sanno quanto sia bello leggere di perdono, di perdonare e perdonarsi per essere, finalmente, liberi dai propri conflitti e, di conseguenza, dalle influenze a noi esterne. Ma per metterlo in pratica... Beh, forse è più bello leggerlo!
La verità è che la VITA VERA si svolge al di fuori dalle teorie imparate sui libri, dai ritiri spirituali e dagli esercizi di meditazione svolti in isolamento anche per mesi. Lì siamo tutti allievi provetti, maestri spirituali e fonti inesauribili di saggezza.
Ma i veri maestri Zen, quelli dai quali possiamo imparare a mettere in pratica ciò che continuiamo, spesso, a conoscere solo in teoria, sono coloro i quali mettono alla prova le nostre doti di bontà, pazienza, amore verso il prossimo e, non da ultima, le nostre capacità di ACCETTAZIONE E PERDONO.
E' molto difficile non reagire a chi ti scavalca mentre sei in fila alla posta, a chi ti taglia la strada invadendo la corsia dove stai viaggiando con la tua auto, a chi ti volta le spalle al momento del bisogno... Eppure queste persone coi loro atteggiamenti ambigui e, a volte, all'apparenza maleducati, sono quelle che possono insegnarci qualcosa in concreto.
Chi ci supera in fila al supermercato senza chiedere il permesso, l'automobilista che ci taglia la strada invadendo la nostra corsia o l'amico che senza motivo apparente ci volta le spalle sono i nostri più grandi insegnanti... A patto che riusciamo a trarne profitto da questi insegnamenti estremi.
Il primo insegnamento che si può trarre da questi tipi di comportamento è che nella Vita bisogna avere pazienza. Chi ci supera in fila al supermercato o alla posta, ci vuole insegnare proprio questo, a non arrabbiarci, ad osservare il nostro ribollire interiore, il senso di frustrazione per essere stati scavalcati in maniera brusca e senza che ci chiedessero il permesso.
In altre parole, possiamo imparare a non re-agire di fronte a comportamenti che non ci piacciono limitandoci, piuttosto, ad osservare le emozioni che scaturiscono in noi in conseguenza di quel determinato comportamento tenuto da quella persona. Così facendo trasformeremo delle potenziali occasioni di litigi e reazioni anche violente da parte nostra, in motivi per riflettere, meditare e osservare CIO' CHE E' senza più giudicarlo, senza più aspettative, con la propensione a perdonare.
In questo modo si vedranno l'automobilista indisciplinato, chi non rispetta la fila alla posta o l'amico che ci volta le spalle come nostri maestri Zen, traendo spunto, grazie e non più a causa del loro comportamento all'apparenza "maleducato", per riflettere, osservare e lasciare andare inviando, al contempo, tanto perdono sia a noi stessi che a coloro che hanno tenuto quel determinato comportamento che ha causato in noi dei fastidi a livello di apparato psicofisico.
Col tempo e con la pratica vi accorgerete come riuscirete a progredire molto più velocemente rispetto a quando vi esercitavate a casa o in un centro yoga, ciò sarà dovuto al fatto che per strada farete pratica diretta di osservazione e presenza di fronte ad emozioni che emergeranno in maniera improvvisa ed imprevista.
Non potete prevedere il comportamento degli altri, né le vostre reazioni in merito, così questa sarà la più efficace palestra emotiva che abbiate mai potuto immaginare e desiderare. Queste sono crescita ed alchimia trasformativa esercitate direttamente sul campo e non solo fantasticando sulla loro potenziale applicazione quando ancora gli effetti del ritiro buddista di una settimana vi tengono pieni di buoni propositi... Buona pratica!
Vincenzo Bilotta