domenica 24 luglio 2022

Utilizzare la rabbia in modo positivo

Della rabbia ho ampiamente parlato sia nel mio libro L'ARTE DELLA CONSAPEVOLEZZA, YOUCANPRINT EDIZIONI, sia qui nel mio blog (trovi l'articolo digitando nel motore di ricerca "La rabbia"). Voglio, oggi, parlarvi del suo utilizzo "ecologico", quindi non distruttivo, com'è nella natura della rabbia.

Quando ci arrabbiamo, di solito, tendiamo a perdere il controllo e, di conseguenza, a compiere gesti azzardati, gesti che, in condizioni di lucidità, ci asterremmo, di certo, dal compiere. La rabbia è pericolosa, certo, ma solo perché non riusciamo a controllarla, nessuno ce lo ha insegnato, abbiamo ereditato solo schemi di rabbia incontrollata imparandoli da piccoli dalle persone che ci stavano intorno, specie in famiglia.
(Immagine presa dal web)



Ma la rabbia, se controllata, può essere veicolata. La rabbia è una forma di energia interiore e il suo utilizzo ecologico non soltanto non è dannoso ma può risultarci utile. La prima cosa da fare, prima di riuscire ad utilizzare la rabbia in modo positivo, è quella di accorgersi del suo arrivo.

Spesso ci accorgiamo di essere arrabbiati quando, ormai, è troppo tardi per fare qualcosa al fine di reindirizzare questa forma di energia esplosiva o, quanto meno, limitarne i danni. Tuttavia, il fatto stesso di accorgersi di essere arrabbiati è già un buon inizio rispetto a quando, in passato, reagivamo in maniera totalmente inconsapevole producendo effetti spesso dannosi sia per noi che per chi ci stava intorno.
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Quindi, il primo passo da fare sarà quello di accorgersi di essere arrabbiati, questo in un primo tempo. Dopo esserci esercitati nell'osservarci mentre siamo già arrabbiati, il secondo passo, quello definitivo che, da solo, potrà portarci a trasformare l'energia della rabbia in maniera definitiva, sarà quello di "prevenire" l'esplosione dell'energia rabbia. 

Ma come fare? Bisognerà cominciare un lavoro su di sé volto all'autosservazione di tutte quelle che sono le dinamiche emozionali che, ogni giorno, attraversano il nostro sistema psicofisico o macchina biologica che dir si voglia.


(Immagine presa dal web)

In pratica dobbiamo osservare cosa ci accade nelle nostre interazioni quotidiane con il mondo esterno. Proviamo ad osservarci mentre siamo immersi nel traffico e qualcuno ci taglia la strada, oppure quando qualcuno vuole saltare la fila alla posta e, in generale, in tutte quelle circostanze dove ci si sente sotto pressione e si rischia di far esplodere l'energia della rabbia in maniera improvvisa quanto incontrollata.

La prossima volta che ci troviamo in delle situazioni nelle quali normalmente ci arrabbiamo, ecco che in questi momenti dobbiamo provare ad osservare cosa accade dentro, cosa sentiamo. Se ci eserciteremo in maniera costante e con impegno, potremo prevenire l'ennesima esplosione di rabbia.

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Osservandoci, sentendoci, possiamo accorgerci del nostro cambiamento di umore: respiro che accelera, aumento dei battiti, voglia di aggredire e, in generale, tutti i comportamenti e le reazioni che sono tipiche di chi è arrabbiato e si prepara a litigare.

Una volta che avremo sviluppato la capacità di osservare e scovare la rabbia prima che esploda e diventi incontrollabile, potremo utilizzarla in modo positivo, come? Potremo decidere di uscire dalla fila, non importa se di auto o di persone, per andare a passeggiare nei boschi, oppure potremo andare a scrivere su di un diario come ci sentiamo per poi rileggere le nostre impressioni una volta che la rabbia sarà andata via.
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Questi sono solo alcuni esempi di utilizzo positivo della rabbia. Come dico nel mio libro, L'ARTE DELLA CONSAPEVOLEZZA, YOUCANPRINT EDIZIONI, la rabbia è un'energia molto potente, paragonabile all'energia nucleare. L'energia nucleare, infatti, può essere utilizzata in maniera distruttiva, vedi bombe nucleari, oppure in maniera costruttiva, costruendo delle centrali per illuminare interi quartieri di una città attraverso la sua energia pulita.

Come avrete avuto modo di notare, anche la rabbia, al pari dell'energia nucleare, può essere utilizzata in maniera positiva, ecologica e potrà esserci utile per mettere la giusta grinta in quei lavori o in certi sport nei quali è richiesta una forma di rabbia "pulita". Questo non significherà fare le cose con rabbia e senza controllo, niente di tutto ciò.
(Immagine presa dal web)



Utilizzare la rabbia in modo positivo significa disporre di tutta quell'energia che, in passato, disperdevamo arrabbiandoci per poterla, finalmente, indirizzare in attività quotidiane le quali risulteranno, di conseguenza, meno stancanti in quanto noi saremo più presenti, vitali e rilassati.

Vincenzo Bilotta