Ogni giorno, ognuno di noi sembra vivere una crociata continua contro il mondo esterno. Si litiga per le presunte continue ingiustizie subite. Basta che qualcuno ci rubi un parcheggio nel centro commerciale ed ecco che, nonostante le ore passate a meditare, la bestia repressa che alberga in noi salta fuori pronta a minacciare, insultare, picchiare.
Anche l'idea che abbiamo del mondo non ci aiuta, di certo, a migliorare la situazione. Le definizioni più comuni sul mondo lo descrivono come: marcio, non sicuro, un brutto posto, un covo di assassini, un manicomio a cielo aperto.. Queste sono solo alcune delle tante definizioni colorite che ognuno di noi, nel corso della propria Vita ha sentito dire in giro o ha, lui stesso, dato al mondo... Ma la realtà è davvero così?
(Immagine presa dal web) |
No, la realtà è ben diversa. Il mondo esterno non esiste, ciò lo ha ampiamente dimostrato la fisica quantistica. Ma cosa significa tutto ciò? Il mondo è ciò che pensiamo di lui, ma non solo. Noi abbiamo il mondo dentro e tendiamo a proiettarlo fuori. In altre parole, noi viviamo là fuori, nel mondo, ciò che sentiamo dentro a livello di emozioni.
Tutto ciò si ricollega al fenomeno dell'osservatore. In fisica quantistica è stato ampiamente dimostrato come qualsiasi esperimento possa subire delle variazioni consistenti a seconda degli stati d'animo dei soggetti che vi assistono e, quando viene ripetuto in presenza delle stesse persone, esso potrà dare risultati diversi a seconda degli stati d'animo, convinzioni, livello di coscienza posseduti dai soggetti partecipanti.
L' Arcangelo Michele abbatte i demoni del male. (Incisione su specchio di Lorenzo Ostuni) |
IN PRATICA, IL MONDO SIAMO NOI. È AL NOSTRO INTERNO CHE CREIAMO LA REALTÀ CHE ANDREMO A VIVERE, IN UN SECONDO TEMPO, "LÀ FUORI".
Dopo quanto detto sopra, vi sarete fatti un'idea sul motivo per cui c'è tanta violenza nel mondo. Se la gente ha la mente immersa nel caos più totale, medita poco o per nulla, segue programmi violenti, interagisce anche fra le mura domestiche in maniera violenta con i propri familiari, come pensate che saranno le proiezioni di questi individui? Beh, se ve lo state ancora chiedendo, provate a are un'occhiata là fuori, nel mondo.
Ogni giorno vengono uccise migliaia di persone per rapine, litigi, guerre, ma perché tutto questo? Il problema fondamentale sta nel fatto che ciascun individuo non riesce a vedere il nemico dentro di sé, diversamente lo sconfiggerebbe, ma, lungi da ciò, dopo averlo proiettato in maniera inconsapevole all'esterno, ci lotta contro.
Ecco perché, oggi più che mai, sarebbe fondamentale un lavoro introspettivo, volto all'osservazione delle proprie dinamiche mentali, cercando di respirarci dentro senza, tuttavia, farsi coinvolgere in maniera eccessiva, capendo una cosa fondamentale: NOI NON SIAMO I NOSTRI PENSIERI, NOI SIAMO COLUI IL QUALE LI OSSERVA.
Se l'osservazione viene fatta senza giudizio, ecco che a quel punto il pensiero verrà controllato e privato della carica violenta, negativa, potenzialmente distruttiva che, diversamente e in condizioni di inconsapevolezza, sarebbe stata proiettata all'esterno con risultati disastrosi per sé stessi come per gli altri.
Noi siamo responsabili dell'ecologia della nostra mente. Mantenendo una mente chiara, pulita, libera da pensieri ossessivi, potremo realmente fare la differenza nel mondo esterno perché cominceremo a proiettare pensieri di gentilezza, centratura, equilibrio, non violenza.
Non aspettiamo che siano gli altri a cambiare, smettiamo oggi stesso di dare la colpa agli altri e prendiamoci la responsabilità di cambiare noi per primi. Gli altri se vorranno potranno cambiare, ognuno coi propri tempi e solo quando sarà pronto. Ma, nel frattempo, proviamo a fare da esempio attraverso il nostro modo di vivere, pensare, agire, essere, perché il mondo, ricordatelo sempre, siamo noi.
Vincenzo Bilotta