mercoledì 18 settembre 2024

Impara a dire GRAZIE!

Viviamo in una società fatta di lamentosi. I posti dove passiamo più tempo fin da piccoli, ossia casa, scuola, palestra, locali pubblici, ci educano, ci invogliano a lamentarci. In Sicilia c'è un detto che recita: "Vo' stari bonu? Lamentati!" (Trad. "Vuoi stare bene? Lamentati!"), in pratica è una sorta d'invito scaramantico a lamentarsi, allo scopo di attirare a sé il bene, un po' contraddittorio direi...

In questa società di lamentosi è facile intuire il perché ci sono tante persone scontente, arrabbiate, depresse e con diversi disturbi psicosomatici. Anche i mass media, del resto, fanno la parte del leone in fatto di lamentela: notizie di cronaca nera a mai finire, guerre, futuro incerto e via dicendo, l'elenco potrebbe continuare all'infinito...


(Immagine presa dal web)

Il fatto è che nessuno ci ha insegnato a dire GRAZIE, ad essere grati. La gente non sa dire grazie perché è troppo impegnata a lamentarsi e, di conseguenza, a cercare dei motivi, all'interno della propria Vita, per i quali esprimere lamentela.

Ma imparare a ringraziare non è poi così difficile, semmai è una questione di FOCUS, di attenzione da dedicare a ciò che ci fa stare BENE e non, come fa la maggior parte dei non-pensanti, a ciò che provoca disagio, ansia, angoscia, rabbia, paura, odio e via dicendo.

(Immagine presa dal web)


Certo, l'educazione e gli ambienti nei quali cresciamo non ci aiutano, di certo, a concentrarci sulle cose per le quali poter essere grati, ma questa è solo una questione di focus, come dicevo prima. Se i nostri insegnanti, genitori, amici, allenatori e parenti ci hanno insegnato a lamentarci, ciò è dovuto al fatto che, essi stessi, prima di noi, hanno imparato negli ambienti nei quali sono cresciuti, a lamentarsi.

Essi, prima di noi, semplicemente si focalizzavano su ciò che li metteva a disagio invece di concentrare la loro attenzione su una o più cose che avrebbero potuto farli sentire grati. A ciò si aggiunga il fatto che viviamo, ormai, in una società dove si vuole avere sempre di più e se non si riesce ad ottenere ciò che si vuole in maniera quasi istantanea, allora ci si lamenta, gli esseri umani sono diventati degli eterni incontentabili.


(Immagine presa dal web)

E pensare che basterebbe imparare a volgere lo sguardo verso le cose positive, quelle che, se ci pensassimo anche per un solo istante, potrebbero migliorare sia il nostro umore che il nostro stato di benessere psicofisico...

Ma non tutto è perduto, e la via per imparare ad essere grati è più semplice di quanto si possa pensare. Provate a fare il seguente esercizio: ogni mattina appena alzati e la sera prima di andare a dormire, provate a RINGRAZIARE per uno o più motivi che vi fanno sentire GRATI e, se proprio non ne trovate, allora ringraziate, mattina e sera, per il solo fatto di essere vivi!

(Immagine presa dal web)

Con il tempo e con l'esercizio capirete che la lamentela, così come la gratitudine, sono questione di attenzione focalizzata, oltre che di scelta. Anche se continuerete ad avere tanti motivi per cui lamentarvi, voi continuare a NON DARE ENERGIA ad essi e volgete la vostra ATTENZIONE anche su un solo motivo che vi fa sentire grati alla Vita, a Dio e all'universo.

L'ENERGIA VA DOVE VA L'ATTENZIONE. DEDICATE LA VOSTRA ENERGIA ALL'AMORE, AL PERDONO E, NON DA ULTIMO, ALLA GRATITUDINE, SMETTETE DI SPRECARE ENERGIA CONCENTRANDOVI SULLA LAMENTELA E, QUANDO TROVATE DEI MOTIVI PER CUI LAMENTARVI, RIMANETE IN SILENZIO E IN OSSERVAZIONE DEL PENSIERO DI LAMENTELA SENZA, TUTTAVIA, ESPRIMERLO A PAROLE, SEMPLICEMENTE LASCIATELO ANDARE, NON VI APPARTIENE!

Vincenzo Bilotta