lunedì 13 novembre 2023

Impara ad ascoltare

"Dio ci ha dato due orecchie, ma soltanto una bocca, proprio per ascoltare il doppio e parlare la metà" diceva giustamente il filosofo Epitteto. Il fatto è che pochi, anzi, pochissimi hanno sviluppato la capacità di ascolto all'interno di una conversazione.

Nelle conversazioni, infatti, si cerca solo di parlare/interrompere l'interlocutore, ma raramente si rimane ad ascoltare ciò che quest'ultimo ha da comunicarci. Si tende ad interrompere perché non si è d'accordo con certi argomenti, oppure perché non si rispettano i tempi della conversazione ma, il più delle volte, s'interrompe perché non si ha la capacità, la pazienza e l'educazione di ascoltare.
(Immagine presa dal web)



Nella conversazione si deve parlare, certo ma, soprattutto, bisognerebbe ascoltare molto, molto di più. Ciò per diverse ragioni, prima fra tutte quella di evitare di trarre conclusioni affrettate prima ancora che l'interlocutore abbia espresso in maniera completa il suo punto di vista, e poi per utilizzare la conversazione come meditazione.

Allo scopo di trasformare la conversazione in meditazione sarebbe di fondamentale importanza creare degli spazi di silenzio all'interno della stessa, in quanto ciò aiuterebbe a dare delle risposte intelligenti, evitando di parlare solo per interrompere l'altro e non perdere, così facendo, la priorità.
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Il più bel dono che si possa fare all'altro all'interno di una conversazione è l'ascolto. Ascoltare significa meditare su ciò che l'altro ha da dire mostrando, in questo modo, nei suoi confronti rispetto ed empatia. Chi sa ascoltare, infatti, mostra più sicurezza e saggezza rispetto a chi interrompe continuamente, non lasciando spazio all'interlocutore.

Imparando a parlare di meno e ad ascoltare di più nel corso di una conversazione, avremo modo di sviluppare la dote della pazienza smettendo, al contempo, di dover dire la nostra a tutti i costi perché, quasi sempre, la miglior risposta è il silenzio.
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Imparare ad ascoltare richiede, come in tutte le cose, pratica ed attenzione costanti. All'inizio dovremo esercitarci in maniera pressoché costante e, nonostante tutto, continueremo ad interrompere, questo specie se ciò che l'altro ha da dirci esprime un punto di vista in tutto o in parte diverso rispetto al nostro.

Ma col tempo, la pratica e l'attenzione, i risultati arriveranno. Concentriamoci sulle emozioni che le parole dell'altro suscitano in noi, specie se non ci troviamo d'accordo con quello che sta dicendo, aspettiamo un attimo prima di interromperlo, sentiamo cosa accade in noi, da dove nasce questo desiderio di voler avere ragione a tutti i costi, di voler parlare e interrompere sempre e comunque.
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Man mano che andremo avanti nella pratica dell'ascolto, ci accorgeremo che il desiderio di interrompere, così come quello di avere un interlocutore che si trova in tutto e per tutto d'accordo con noi, cesserà. A questi desideri subentrerà una capacità d'ascolto che andrà oltre ogni dialogo, argomento trattato e persona incontrata con un atteggiamento possibilmente ostile tenuto all'interno della conversazione stessa, a quel punto saremo LIBERI. Buona pratica!

Vincenzo Bilotta