mercoledì 14 giugno 2023

I pensieri predatori

Oggi voglio parlarvi di pensieri, in particolare di pensieri predatori. Il pensiero predatore è quello che causa maggiori danni a livello energetico, assorbendo tutta la nostra attenzione in questioni stupide, fino a dar loro estrema importanza.

Questo tipo di pensiero causa angoscia, ansia, paura, rabbia, in generale controlla l'individuo fino a renderlo suo schiavo e lo pilota a suo piacimento. Basta guardarsi intorno, quando si esce di casa, per accorgersi come la quasi totalità del genere umano non ha lineamenti del viso rilassati, è sempre tirato, preoccupato, arrabbiato, pallido.

(Immagine presa dal web)


Questo stato di cose è causato dalla scarsa, o nulla, attenzione che l'essere umano pone nei confronti delle proprie attività mentali. Quasi tutti vivono nei loro pensieri, sono loro preda, ed hanno stati d'animo che rispecchiano ciò che passa loro per la testa, follia pura, in pratica!

Il pensiero, specie quello più dannoso, quello negativo e ansiogeno, è paragonabile ad un predatore. Proprio come il predatore, infatti, agisce e passa all'attacco proprio quando le difese della preda sono più basse o assenti. E' proprio allora che attacca, sicuro di arrecare il maggior danno possibile.

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Complice di questo successo da parte del pensiero predatore è il fatto che chi viene attaccato non è capace di difendersi, ciò per il semplice fatto che nessuno lo ha educato a questo, in quanto la nostra società, specie quella occidentale, è abituata ad essere preda dei pensieri distruttivi, e nessuno mai ha insegnato alle persone delle strategie difensive volte a respingerli al mittente.

Ma quando agisce il pensiero predatore? In realtà può operare ad ogni istante, in quanto quasi nessuno pratica la meditazione ed è troppo addormentato anche solo per riconoscere l'esistenza di un pensiero predatore e parassita nella sua mente.

(Immagine presa dal web)


Il fatto è che la maggior parte delle persone convivono all'infinito coi pensieri predatori, spesso fino alla morte del corpo fisico. Molto probabilmente, durante l'arco della Vita i pensieri predatori potranno cambiare, anche se ne rimarrà sempre uno come musica di sottofondo, che è poi quello in grado di scatenare tutti gli altri.

La maggior parte delle persone si è abituata a vivere nella lamentela, a sentirsi stanca, demotivata, arrabbiata, depressa, ed è proprio questo il nutrimento del pensiero predatore, ciò che lo alimenta e che toglie, al contempo, energie a chi continua a fissare la propria attenzione su questi pensieri predatori.

Ma come fare a liberarsi dai pensieri predatori? Aspettandoli al varco e, dopo averli individuati, abbattendoli attraverso le frecce dell'ATTENZIONE FOCALIZZATA SULL'ADESSO, SUL RESPIRO, SULLA REALTA' OLTRE LA MENTE.

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Occorre diventare cacciatori dei pensieri predatori, tendendogli, per dirla alla Carlos Castaneda, degli AGGUATI. In pratica, bisogna diventare più astuti degli stessi predatori. Così facendo, essi diventeranno, a loro volta, nostre prede.

Per cominciare, occorrerà ACCORGERSI dell'arrivo del pensiero predatore. All'inizio sarà difficile, anche perché quasi nessuno è addestrato nell'arte della meditazione e dell'attenzione ai processi di pensiero. Inoltre, la difficoltà maggiore consisterà nel non identificarsi col pensiero predatore.

Molte persone si identificano coi propri pensieri, e proprio questi soggetti avranno più difficoltà nel riconoscere dei pensieri che credono fare parte della loro essenza, quando invece, come sappiamo molto bene, sono dei parassiti, dei predatori che hanno trovato nelle loro menti una preda della quale nutrirsi fino a spremerla di tutte le energie vitali.

(Immagine presa dal web)


Smettiamo di identificarci coi pensieri, accorgiamoci quando arrivano per depredarci delle nostre energie e diventiamo, a nostra volta, predatori... Dei nostri stessi predatori, un po' come fanno i cacciatori con gli animali di grossa taglia nella giungla.

Una volta che ci saremo esercitati nell'arte dell'agguato e man mano che progrediremo in essa, i predatori si faranno vivi sempre meno, fino a sparire del tutto, ma questo dipenderà solo ed esclusivamente da noi, dall'esercizio dell'osservazione interiore, dallo sviluppo della capacità di dissociarsi dal processo di pensiero predatore, esercitando un distacco tale da neutralizzarlo a livello energetico fino a renderlo innocuo.

Liberiamo la nostra mente, viviamo nell'adesso, ripuliamoci dai predatori e VEGLIAMO SU DI NOI, e presto le nostre energie, la nostra salute e la nostra consapevolezza, saliranno di livello fino a farci vivere dei livelli di realtà dove ansia, rabbia, "problemi" e paura rimarranno solo un ricordo, quasi avessimo vissuto tutto questo in un'altra Vita. Buona pratica!

Vincenzo Bilotta