Ognuno di noi ha uno scopo su questa terra, diversamente non sarebbe nato. Il problema è che pochi lo conoscono, questo scopo, e ancor meno, fra quelli che lo conoscono, lo perseguono fino a realizzarlo. La maggioranza della gente più che vivere, vegeta.
Ecco perché ci sono così tante persone scontente, lamentose, poco centrate. Il lavoro su di sé ci da la centratura necessaria per vivere al meglio in questo mondo, certo. Ma il completamento del lavoro su di sé avviene solo quando si riesce a trovare uno scopo all'interno della propria Vita.
(Immagine presa dal web) |
Ovviamente, nessuno sa meglio di noi qual'è il proprio scopo. Certamente non possono saperlo i nostri genitori, educatori, insegnanti, preti o allenatori. Lo scopo è insito nella nostra natura, in ciò che siamo realmente, esso è un progetto animico, così profondo che, a volte, nemmeno noi riusciamo ad incontrare per poi realizzare.
Ogni persona preposta alla nostra educazione crede di sapere cosa sia giusto per noi. Molti genitori vorrebbero che i figli continuassero l'attività di famiglia, le professioni dei padri/madri, o che realizzassero per loro ciò che essi stessi non sono riusciti a fare. Così ci sono genitori che obbligano i figli a studiare medicina solo perché loro non ci sono riusciti, o insegnanti che cercano di orientare i propri alunni verso un lavoro impiegatizio perché credono che sia la forma più "sicura" di lavoro retribuito.
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Io credo che questa sia una vera a propria violenza psicologica che, se non contrastata attraverso una presa di coscienza da parte del ragazzo che ne è oggetto, porterà, in un secondo tempo e nell'età adulta, ad una mancata realizzazione dello scopo per il quale è venuto al mondo.
Bisognerebbe lasciare libero il bambino, l'adolescente, di scegliere la via che lo potrà portare, se seguita con costanza e volontà, a realizzare, una volta divenuto adulto, il proprio scopo su questa terra. Sarebbe importante non forzare mai e per nessuna ragione il bambino nella scelta degli sport, giochi e, man mano che progredirà negli studi, nel tipo di scuola che intende frequentare.
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Queste costituiscono, a mio avviso, le basi affinché il ragazzo possa mettere alla prova le proprie potenzialità che gli permetteranno, una volta sviluppate attraverso la relativa presa di coscienza delle stesse, di realizzare il proprio scopo.
La presa di coscienza di chi realmente siamo attraverso il lavoro su di sé, assieme alla realizzazione del proprio scopo su questa terra attraverso lo sviluppo dei propri talenti nascosti, costituiscono le basi per un salto di qualità che possa portare pace, gioia, realizzazione ed armonia fra i popoli eliminando, al contempo, lamentela, violenza, disparità sociali e caos dal nostro bel pianeta terra.
Vincenzo Bilotta