La Vita ha il suo naturale fluire. Basta osservare l'alternarsi puntuale delle stagioni, ognuna con il suo clima, l'andare in letargo di alcune specie di animali così come il periodo dell'accoppiamento. Gli uccelli sanno come, dove e quando costruire il nido per poi deporre le uova.
Ogni cosa è al suo posto, ogni animale, pianta, stagione, sono programmate da Dio, intelligenza superiore, chiamatela come volete, ma c'è comunque un disegno di perfezione dietro, un'armonia assoluta, una pace oltre ogni cognizione, un senso di ordine oltre ogni logica umana...
L'unica creatura che sembra non essersi ancora adattata a questo pianeta sembra essere l'uomo. Molti sostengono che ciò è dovuto al fatto che l'uomo è l'unico essere le cui origini non sono terrestri. Sembrerebbe, secondo queste teorie, che l'uomo sia il frutto di un esperimento da parte di alieni venuti a visitare il nostro pianeta in un non ben precisato periodo del passato.
Ad ogni modo, andando oltre ogni teoria in proposito, anche perché lo scopo di questo articolo è ben diverso, l'uomo è l'unica creatura che sembra davvero non seguire più il ritmo naturale della Vita. Viviamo in una società del "tutto subito", dove si perde di vista l'istante al solo scopo di sviluppare vere e proprie paranoie sul futuro.
Le stagioni sembrano passarci sotto il naso, ognuna coi suoi colori, i suoi profumi, le sue caratteristiche peculiari, senza che noi ce ne accorgiamo, troppo persi come siamo dietro ai nostri pensieri, alle nostre inutili "preoccupazioni". Sembriamo proprio essere l'unica nota stridente, degli "alieni" in questa realtà spaziotemporale su questo pianeta.
Ci hanno insegnato a correre dietro al successo, al "più si ha, meglio è", alla ricchezza, alle cose a noi esterne di tipo effimero e meramente materiale. Nessuno ci ha insegnato a cercare la ricchezza dentro di noi, i nostri talenti-tesori sepolti nella nostra coscienza più profonda.
Nessuno ci ha educati al bello, alla Vita, a seguire il suo ritmo naturale, a restare ammirati per l'ennesimo tramonto come se fosse il primo, per il volo eseguito con simmetria impeccabile da uno stormo di rondini, per il verde di un bosco rigoglioso o per il canto melodioso di un uccellino in una fredda mattina di dicembre.
Siamo fuori dalla Vita e dal suo naturale ritmo, per questo ci si ammala sempre più e si è sempre più accelerati, inseguendo dei fantasmi creati dall'educazione al consumismo che ci hanno impresso a fuoco sin dalla più tenera età. Basta sentire il battito cardiaco accelerato e tutte le malattie cardiache delle quali molte persone soffrono. Ciò è dovuto allo stress innaturale al quale l'organismo viene sottoposto senza ragione, si superano i limiti, ci si disconnette dalla propria natura che è solo armonia, ed ecco, lo squilibrio arriva.
La Vita è breve, questo è un dato di fatto, anche in una società dove i progressi della scienza medica sono stati davvero miracolosi. Si muore di stress, perché ci si sente soli, inutili, avulsi dal contesto nel quale si vive. In realtà si muore perché si è fuori fase, in dissonanza rispetto al ritmo naturale della Vita, si va troppo veloci e ci si brucia proprio per lo stress prodotto da questa discrepanza, questa disarmonia, tutto ciò è semplicemente contro natura.
Il gatto sa come prendere il topo, non glielo insegna nessuno; il gallo canta sempre alla stessa ora, non ha bisogno della sveglia; la scimmia si arrampica in maniera naturale sugli alberi senza aver bisogno di frequentare dei corsi di free climbing... Solo l'uomo necessita di corsi, esercizio e costanza per imparare, sempre che prima riesca a superare le paure che affollano la sua mente, paure che spesso sono illogiche, irreali.
In pratica siamo gli unici esseri viventi su questo pianeta i quali, oltre a non essersi ancora adattati, non hanno fatto altro che disboscare, asfaltare, uccidere animali, inquinare, cementare, far la guerra ai propri simili e odiare tutto ciò che era diverso per cultura, colore di pelle o religione...
Basterebbe fermarsi un attimo a riflettere su tutto ciò... Vale davvero la pena di continuare a percorrere questa strada, costellata da violenza, sete di potere, considerato il fatto che la Vita è davvero breve e si potrebbe vivere in armonia con il suo naturale ritmo rispettando, al contempo, tutti gli esseri viventi, smettendo d'inquinare, di combattere, semplicemente fluendo, come mai prima d'ora nessuno ha mai pensato di fare?
Il cambiamento parte da ognuno di noi. Basta fermarsi a riflettere un attimo, smettere di correre e cominciare a camminare, passo dopo passo, godendosi l'itinerario senza pensare troppo alla meta, lasciando essere le cose, secondo il loro naturale ritmo, smettendo di angosciarsi per un futuro che esiste solo nelle nostre teste e cominciando, infine, a vivere in armonia con tutte le altre creature esistenti.
Non è difficile raggiungere questo obiettivo, basta smettere di pensare troppo e meditare di più, serbare meno rancore e dare più perdono, sostituire l'amore alla paura e lasciare che la Vita ci consegni, finalmente, i doni che aveva in serbo per noi ma che non avevamo mai scartato per paura che contenessero una bomba.
Vincenzo Bilotta