"E' meglio aver amato e perso che non aver amato mai". (Alfred Tennyson)
Oggi voglio parlarvi di un regno, in particolare del regno dell'amore. Amare non è mai semplice, perfino la parola amore fa paura a molte persone, specie quando una storia finisce e si tende a chiudere nei confronti di potenziali future relazioni ciò per paura di tornare a soffrire.
Ma se si ha paura di vivere un nuovo stato d'innamoramento e, in conseguenza di ciò, una nuova storia d'amore, si rischia di rimanere bloccati nel passato. Il passato fa parte, così come il futuro, del regno del tempo. Il regno del tempo è abitato dalla paura, la quale trae nutrimento dal tempo.
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Si ha paura e, di conseguenza, si vive nel tempo, quando, pur vivendo una nuova storia, si tende a guardarla con gli occhi rivolti al passato e nel timore che possa finire male come la precedente o, ancora, quando si proietta la nuova relazione sentimentale nel futuro e si vive nell'ansia rispetto a come potrà evolvere il rapporto col passare del tempo.
Ma l'amore, per inteso, non può nascere, crescere e diventare qualcosa di veramente importante, in grado di cambiarci la Vita, se noi continuiamo a viverlo nel regno del tempo, ciò per un semplice fatto: il regno del tempo appartiene alla paura, essa ci vive dentro fino al collo.
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Cosa fare allora? Affinché si possa vivere una vera storia d'amore libera da dubbi e paure, occorre viverla al presente. Il QUI E ORA, infatti, è l'unico momento in cui una nuova storia d'amore possa nascere senza correre il rischio di ripetere vecchi copioni o di andare in ansia per come potrà evolvere, altrimenti sarebbe solo paura, non amore.
Quando si comincia una nuova storia d'amore, occorre essere PRESENTI all'interno della relazione, altrimenti si corre il rischio di ripetere le dinamiche conflittuali delle storie passate. Bisogna voltare pagina, lasciarsi il passato alle spalle, rilassarsi e cominciare a vedere con gli occhi del nuovo e sempre e solo al presente.
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Chi ama davvero diventa eterno, ogni paura scompare, perché il tempo non ha più ragione di essere, resta solo l'apertura alla Vita e l'accoglienza del nuovo scaturente dalla nuova relazione. L'annullamento del tempo ci consentirà di innamorarci partendo da zero, proprio come se fosse la prima volta che ci succede, ciò perché saremo liberi sia dal passato, col suo carico di sofferenza, che dal futuro, con le sue relative ansie rispetto a come potrebbe evolvere il rapporto sentimentale con il nuovo partner.
Per innamorarsi dell'altro occorrerà, prima di tutto, innamorarsi di sé, accettandosi ed amandosi per quel che si è. Dopo essersi innamorati di sé occorrerà innamorarsi della Vita, accettandola come un dono e così come viene. Solo dopo essersi innamorati di sé e della Vita ci si potrà, infine, innamorare DAVVERO del partner, altrimenti si rischierà di ripetere le dinamiche di sofferenza già sperimentate con le storie precedenti.
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L'altro ci fa da specchio e non è mai un nostro completamento ma, semmai, una persona con la quale condividere, al di fuori del tempo, l'amore verso se stessi e verso la Vita. La relazione può nascere solo da una reciproca accettazione, dall'assenza di aspettative e da una completa libertà da ogni senso di possesso o controllo nei confronti dell'altro, diversamente sarà destinata ad essere governata dalla paura e, di conseguenza, a finire.
Vincenzo Bilotta