"Avete inteso che fu detto: Amerai il prossimo tuo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete?" (Mt 5, 43-46)
Nel Vangelo Gesù parla chiaro, non si possono avere dubbi: dice di amare i propri nemici, non di odiarli, né di vendicarsi. Ma come fare ad amare i propri nemici o, meglio, come si può applicare tutto ciò all'interno della propria Vita? Oggi darò una mia personale interpretazione di tutto ciò, una chiave di lettura ai fini evolutivi e di applicazione pratica nelle nostre Vite quotidiane.
Intanto premetto che quando parlo di nemici mi riferisco, in primo luogo, ai nemici interiori. I nemici interiori sono quelli che comandano le nostre Vite e ci portano a compiere determinate scelte che sono condizionate proprio dalle pressioni alle quali siamo sottoposti a livello psicofisico. Pensavate che i nemici fossero solo esterni a noi e che noi eravamo in balia degli eventi che accadevano al di fuori del nostro apparato psicofisico?
I primi nemici interiori sono, come ben sapete, i pensieri, ciò almeno fino a quando non riusciremo ad avere la capacità di osservazione che ci permetterà, in un secondo tempo, di distaccarci da essi per poter cominciare a pensare smettendo, al contempo, di venire pensati.
Oltre ai pensieri ci sono ben altri nemici e molto, molto più potenti dei primi: essi sono costituiti da tutte le parti di noi che non siamo ancora riusciti ad accettare e contro le quali continuiamo a lottare quotidianamente. Questo comporta un dispendio di energie rilevante, ma noi non ce ne accorgiamo nemmeno, non possiamo, ciò per il semplice fatto che sono spesso conflitti o idee che ci accompagnano fin dall'infanzia e che portiamo avanti col pilota automatico.
Bisognerà portare luce nelle parti in ombra della nostra personalità, specie negli angoli più bui dove non abbiamo mai avuto, fino ad oggi, il coraggio di addentrarci perché è proprio lì che si celano i nostri nemici interiori più potenti che dirigono, dal regno delle tenebre, le nostre Vite nostro malgrado.
Certo, lo so, oltre ai nemici interiori esistono quelli a noi esterni e possono essere interpretati da diversi soggetti che vanno dalla suocera al capoufficio, dal figlio adolescente ribelle alla moglie infedele, ognuno avrà ciò che più gli servirà per svegliarsi ed uscire definitivamente dallo stato di sonno. Sì, è difficile da credersi ma ogni realtà a noi esterna dipende da un mondo interno mai osservato né gestito in maniera corretta.
In pratica fuori è una proiezione di dentro, una sorta di specchio ricco di infinite sfaccettature riflettenti il nostro mondo interiore e, di conseguenza, gli stati d'animo che abbiamo vissuto fino a quel momento. Ecco che, dopo quanto detto, anche la figura del nemico non dovrebbe essere più vista come quella del carnefice che entra a far parte delle nostre Vite allo scopo di torturarci e renderci ogni cosa difficile.
Chi ama i propri nemici, interiori prima ed esteriori di conseguenza, lo fa per un'unica ragione: quella di evolvere attraverso il loro specchio, cominciando un lavoro volto più all'introspezione e meditazione che non alla demolizione dei presunti "nemici" a lui esterni.
Alla luce di quanto detto anche la suocera che sembra divertirsi a rompere le palle o il figlio ribelle che non si ritira mai all'ora prestabilita e studia quando se ne ricorda, diventeranno dei Maestri (con la emme maiuscola) discesi nella nostra dimensione spaziotemporale allo scopo di farci evolvere attraverso l'attrito con le loro personalità divergenti rispetto alle nostre.
Alla fin fine, come ben sapete, per evolvere e crescere a livello psicofisico fino a ricongiungersi con la propria Anima, occorre vivere in una condizione di apertura di cuore. Ma prima di poter evolvere occorrerà bruciare il proprio ego sul rogo della propria Essenza Consapevole Risvegliata dal sogno di materia e, per far questo, occorrerà una scintilla che possa ridurre in cenere la propria personalità stratificata.
Questa scintilla si potrà produrre proprio grazie all'attrito con le forze a noi esterne e attraverso lo scontro apparente che servirà a far crescere SOLO CHI SARA' PRONTO AD AMARE CIO' CHE GLI STA DI FRONTE QUALE PROIEZIONE DI CIO' CHE NON E' MAI STATO, FINO A QUEL MOMENTO, CAPACE DI OSSERVARE E TRASMUTARE DENTRO DI SE' SENZA PIU' NEGARLO NE' GIUDICARLO.
Vincenzo Bilotta