Come ho ormai avuto modo di spiegare e ribadire in altri miei articoli, noi nasciamo liberi da condizionamenti, con quel senso di meraviglia e quella innocenza tipiche dei bambini. Questo ci porta, da piccoli, ad essere degli avventurieri, a vivere nella meraviglia, a gioire del QUI E ORA. Basta vedere un bambino per accorgersene subito: quando gioca GIOCA, quando ride RIDE, c'è sempre, in quella frazione di secondo, se vogliamo parlare di tempo e di spazio ed essere mentali (come se non bastassero tutte le seghe mentali che ci facciamo nel corso della giornata!), il bambino è VIVO E PRESENTE A SE STESSO E ALLA VITA REALE.
La magia finisce quando il bambino viene a contatto con il mondo degli adulti e comincia per lui il processo educativo-programmatico. Da quel momento in poi, il bambino comincerà ad essere inquadrato in un sistema fatto di schemi mentali e ragionamenti automatici che ne faranno, pian piano e attraverso la ripetizione e l'imitazione, un adulto, praticamente, per intenderci, uno dei tanti zombie che incontri al supermercato e che vagano senza sapere nemmeno di essere vivi.
Quando finisce il processo educativo-programmatico, si diventa "adulti-robot". Da quel momento in poi e per il resto dell'esistenza, ci si comporterà in base agli schemi acquisiti, tendendo a re-agire più che ad agire. Agire, infatti, è tutt'altra storia, lo può fare solo chi è cosciente di essere in prigione, una prigione chiamata educazione e schema mentale acquisito tramite essa e decide, proprio per questo, di liberarsi.
Ma fintanto che si resta chiusi nei propri schemi mentali, si rimarrà obbligati a re-agire in maniera "standard" a determinati stimoli a noi esterni. Lo schema, infatti, è pilotato dalla mente la quale, non appena le si presentano eventi/cose/persone con dinamiche simili a quelle sperimentate ed archiviate nella propria memoria, tenderà a ripetere le procedure re-attive apprese e conservate nel proprio hard disk.
Da qui nasce l'illusione di poter scegliere quale comportamento adottare in determinate situazioni mentre, in realtà, di scelte ne abbiamo ben poche. Più che scelte si parla di risposte automatiche, obbligate. Quando succede una cosa non sei più tu a controllare la situazione, entra in gioco il servomeccanismo mentale coi suoi schemi sperimentati in situazioni simili passate e, di conseguenza, tu tendi a comportarti come ti hanno insegnato in famiglia, a scuola, in chiesa, in palestra, alla tv.
Per essere VIVI e tornare padroni di noi stessi e poter passare da questo comportamento obbligato-automatico al comportamento scelto da noi bisogna prima prendere coscienza del fatto che siamo governati dagli automatismi derivanti dagli schemi mentali acquisiti.
Solo dopo essersi ACCORTI della meccanicità del nostro comportamento in risposta a situazioni che si ripetono in maniera simile a quelle passate potremo uscire dagli schemi mentali acquisiti avendo, per ciò stesso, la possibilità di scegliere in maniera attiva e non più re-attiva, quale comportamento adottare quando si presentano determinate situazioni.
Solo da quel momento in poi saremo sicuri di essere liberi, genuini e non più degli automi, fotocopie di un sistema che tende a creare un gregge di pecore disposte ad obbedire non per scelta propria ma, piuttosto, perché la libertà si scegliere o di rifiutarsi non gli è mai stata insegnata.
Vincenzo Bilotta