Oggi, come articolo, ho deciso di pubblicare un altro capitolo bonus del mio libro L'ARTE DELLA CONSAPEVOLEZZA. Esso s'intitola NON SIAMO MAI SOLI. Prima di lasciarvi alla sua lettura, vi ricordo che, qualora foste interessati, potrete acquistarlo presso: YOUCANPRINT, AMAZON, IBS LIBRI, LA FELTRINELLI, MACROLIBRARSI (A questo sito potete accedere direttamente cliccando sulla copertina del mio libro che trovate alla vostra destra), IL GIARDINO DEI LIBRI, HOEPLI, INMONDADORI, oppure ordinandolo presso le vostre librerie di fiducia.
Narra un’antica leggenda indiana che un giorno, un re, per mettere alla prova la saggezza di due suoi sudditi, li chiamò a corte per affidare loro delle buste contenenti al loro interno lo stesso manoscritto. Dopo avere consegnato queste buste, diede loro ordine di aprirle solo quando fossero stati sicuri di essere soli; essi accettarono di buon grado il loro incarico e se ne andarono.
Passò poco tempo quando uno dei due sudditi tornò dal re, dicendo di avere espletato l’incarico, mentre invece passavano i mesi ma dell’altro suddito non si avevano più notizie. Un bel giorno, quando ormai il re aveva perso ogni speranza di rivederl o, il suddito tornò.
Esso era sereno e, al contempo, dispiaciuto quando, al l a domanda del re su dove fosse stato nei mesi precedenti rispose: ”O mio re, nei mesi seguenti l a consegna del manoscritto sono stato in giro per i l uoghi più sol itari del l ’India. Sono stato dentro l e grotte più nascoste, nel l e foreste più fitte. Tutto ciò nel l a speranza di trovare un l uogo in cui poter l eggere il tuo manoscritto senza essere visto da nessuno, ma non sono stato mai sol o.
Infatti mi sentivo sempre in compagnia di qual cuno che vegl iava su di me. Quel qual cuno è presente in ogni cosa e non mi abbandonerà mai: esso è Dio. Al l a fine ho deciso di tornare, per consegnarti l a busta ancora sigil l ata, perché non ho potuto l eggerl a”.
Allora il re lo lodò e gli disse che era lui, tra i due, il suddito più saggio, perché aveva capito che Tutto è Uno e nulla è separato. Tutto è interconnesso e mai saremo soli. Questa breve ma interessante storiella ci introduce ad uno degli argomenti più importanti di tutto il libro. In questo capitolo parliamo infatti della solitudine. Essa è temuta e vista come un nemico mortale da molte persone. Tutti ne abbiamo avuto paura, almeno una volta, nel corso della nostra vita.
La paura di restare soli è direttamente collegata a quella della morte. Bisogna tuttavia dire che se nel corso della nostra vita cerchiamo la solitudine per riflettere, allora non ne avremo mai paura, diversamente sarà nel caso in cui ci sarà quasi imposta.
Partendo dal fatto che i più grandi veggenti e saggi d’oriente sono diventati tali dopo aver abbandonato le compagnie comuni allo scopo di ricercare e trovare se stessi attraverso l’isolamento, quello della solitudine è solo un mostro creato e tramandato da una civiltà, quella occidentale, sempre più ansiosa e dipendente (non interdipendente) dagli altri.
In realtà non siamo mai soli, perché siamo parte del Tutto e, quindi, siamo sempre connessi alla fonte (Dio) che ci guida e ci suggerisce la Via , specie nei nostri silenzi più profondi e nei momenti in cui ne abbiamo più bisogno, a patto che sappiamo rimanere in ascolto. Del resto, la quiete, quella vera, se ci fate caso, la si raggiunge durante la meditazione, proprio quando si è soli con se stessi.
Ognuno di noi ha, sin dalla nascita, uno spirito guida che lo segue e lo protegge, consentendogli di affrontare nella maniera più opportuna le diverse sfide che la vita, man mano che va avanti, gli pone dinanzi.
Questo spirito guida lo si può chiamare con vari nomi quali: Angelo Custode, Dio, Sé, ma l’essenza non cambia. Esso esiste ed è con noi, sempre, allo scopo di proteggerci e guidarci. Basta mettersi in ascolto ed essere ricettivi per sentirlo; alcuni riescono perfino a parlargli o a vederlo.
Ma, al di là di tutto ciò, a volte esso non si manifesta necessariamente davanti ai nostri occhi; spesso vive nei nostri pensieri, quelli più puri, nelle nostre ispirazioni, nelle nostre idee più geniali, altre volte, invece, risiede nei nostri cuori ed alimenta le nostre passioni.
E’ essenzial e capire che sol o abbandonando tutte l e nostre paure avremo modo di poter interagire e connetterci con il nostro spirito guida. A quel punto esso ci permetterà di raggiungere i traguardi più ambiti, di capire cosa sia giusto e cosa sia sbagl iato per noi, senza l ’aiuto di nessun al tro, basandoci sol o sul l ’ascol to di noi stessi, perché Egl i dimora al nostro interno e vuol e il megl io per noi, da sempre.
Da oggi in poi, quindi, ascol tate dentro di voi, specie nei momenti in cui siete sol i e troverete l o spunto creativo per real izzare cose che non avevate mai osato nemmeno pensare di poter riuscire a compiere. E’ dal sil enzio che nasce quel l a connessione col nostro spirito guida che ci permette di iniziare ad attingere ad un’energia creativa capace di costruire nuovi mondi attraverso un sol o cambiamento nel modo di pensare, restando QUI E ORA!
Da oggi, quindi, quando avete necessità di realizzare nuovi progetti, appartatevi e rimanete in ascolto e vedrete che, proprio dal silenzio che prima temevate, etichettandolo con la parola solitudine, nasceranno le soluzioni a tutti i vostri problemi e la pace tornerà a regnare nel vostro mondo interiore, non più turbato da caotiche interazioni con le persone sbagliate. Spesso, infatti, ci si accorge che le migliori decisioni vanno prese da soli, perché l’influenza degli altri a volte porta solo confusione e incertezze sul da farsi, in quanto non sempre i consigli sono dati a fin di bene.
Accade spesso, infatti, che essi siano dettati dalla gelosia altrui nei nostri confronti e porteranno in tal caso, come conseguenza, al loro interno, il seme del fallimento. Quindi, da oggi, imparate a sbagliare da soli senza più dare la responsabilità dei vostri errori agli altri e vedrete che, se supererete la paura del fallimento, magicamente emergeranno dal vostro io più profondo le soluzioni a tutti i vostri problemi.
Evitate di sentirvi soli, perché, anche se non lo sarete mai in realtà, così facendo rischiate di attirare a voi situazioni di solitudine. Ciò avverrà per mezzo della Legge dell’Attrazione, in quanto, come detto in precedenza, un piccolo pensiero, se focalizzato su un evento o persona, ne attirerà uno ben maggiore; questo è il meccanismo che governa l’intero universo, come la forza di gravità ci permette di mantenere una certa densità fisica e di non volare via o disintegrarci in polvere.
Sentitevi sempre compl eti e in connessione col Tutto, e il Tutto, grazie al l a Legge del l ’Attrazione, vi ricompenserà con situazioni ed eventi che vi faranno inserire in contesti al l ’interno dei qual i non sarete mai sol i. Imparate a non temere più l a sol itudine, in quanto essa è sol o una creazione del l a nostra mente e deriva direttamente dal modo di pensare comune che sin da piccol i siamo stati costretti a subire perchè facenti parte di una comunità di persone che hanno pensato in maniera ansiosa e ansiogena creando probl emi al l a l oro sal ute per cose mol te vol te inesistenti.
Dopotutto, come diceva giustamente Aristotel e: ”Chiamiamo l ibero col ui che esiste per se stesso e non per un al tro”. Al l a l uce di quanto detto, assumetevi l a responsabil ità di crearvi il vostro spazio di sol itudine e scoprirete che, al di l à dei fantasmi generati dal l a vostra mente, si cel ano l a sol uzione a tutti i vostri probl emi e l a strada che vi consentirà di connettervi final mente con Dio per real izzare l ’unità attraverso l a l iberazione dal l ’Ego.
Vincenzo Bilotta