Il mondo è bello perché abitato da tante persone diverse fra loro. Ma, in realtà, vi è un'uguaglianza sostanziale nella diversità apparente. Ogni persona, vuoi per formazione, cultura, religione ed educazione ricevuta, ha un carattere diverso da un'altra. Seppur simile all'apparenza, differente nel dettaglio. Spesso, però, queste differenze caratteriali portano al sorgere dei conflitti fra gli individui. Questi conflitti nascono dal fatto che nessuno è disposto ad accettare nessuno, così com'è.
Si fa fatica, oggigiorno, ad accettare noi stessi coi nostri angoli bui della personalità, figuriamoci il nostro prossimo! Non accettando l'altro, però, noi non accettiamo una parte di noi stessi. Bisognerebbe chiedersi, specie quando ci si para davanti una persona che non sopportiamo e con la quale ci viene solo voglia di andar via o litigarci, quale parte di noi ci sta mostrando.
Partendo dal presupposto che NULLA AVVIENE MAI PER CASO, occorre porre in evidenza il fatto che tutto ciò che accade nella nostra vita è perfetto e necessario. Magari questo non lo si può capire né, tantomeno, accettare subito, specie se l'evento è spiacevole o, comunque, non voluto. Col tempo, però, tutto quadra nel bilancio della vita. Come accennato sopra, quindi, nulla avviene mai per caso.
Ciò non è riferito solo agli eventi ma, anche, alle persone che s'incontrano nel corso del nostro cammino di vita. A volte s'incontrano persone sgarbate, altre volte aggressive ma, al di là di ciò, la maggior parte della gente reagisce in automatico a questi stimoli in risposta a determinati comportamenti. Occorre, invece, capire che, ogni persona che s'incontra, porta in se, attraverso il suo comportamento nei nostri confronti, una parte del nostro carattere ed esiste per mostrarcela proprio in quell'istante perché siamo già pronti, consciamente o inconsciamente, a specchiarci in lei.
Magari ci capiterà di essere insultati senza motivo apparente ma, se sapremo essere abbastanza consapevoli da capire che, dietro l'insulto subìto si nasconde una parte di noi che, in pensiero o parola, ha a sua volta insultato in passato, possiamo capire quanto sia vera la Legge dell'Attrazione, in base alla quale tutto torna indietro.
Impariamo, quindi, a vedere l'altro come una parte di noi nella quale specchiarci allo scopo di evolvere e correggerci. Non attacchiamo più l'altro, semplicemente codifichiamo il messaggio che c'invia con la sua presenza di fronte a noi e col suo relativo comportamento, per quanto spiacevole possa risultare. Del resto, quando vediamo una persona, vediamo uno specchio.
Chi si sognerebbe di rompere uno specchio solo perché non trasmette, riflettendola, una bella immagine di sé? Normalmente se, al mattino, dopo esserci sistemati per uscire, dando una sbirciata alla nostra immagine riflessa allo specchio vediamo qualche altra cosa da sistemare in noi, sicuramente ringrazieremo la sua presenza riflettente perché ci permette di correggere i nostri difetti. Prendiamo questa metafora ed applichiamola durante l'interazione con le persone che incontriamo, specie con le più sgarbate.
Se riusciremo ad applicarla proprio ad esse, avremo come risultato di cambiare il meglio sia noi che il mondo che ci circonda. Se si riesce ad essere totalmente presenti, si potrà percepire anche l'energia negativa propria dell'aggressività o del sentimento negativo presente nella persona che ci sta attaccando e, spesso, di fronte alla nostra non reattività, vedremo svanire ogni traccia di negatività nell'altro perché, dopotutto, anche lui si sarà specchiato in noi trovando la parte "quieta" che aveva conservato dentro di Sé fino a quel momento.
Vincenzo Bilotta
Si fa fatica, oggigiorno, ad accettare noi stessi coi nostri angoli bui della personalità, figuriamoci il nostro prossimo! Non accettando l'altro, però, noi non accettiamo una parte di noi stessi. Bisognerebbe chiedersi, specie quando ci si para davanti una persona che non sopportiamo e con la quale ci viene solo voglia di andar via o litigarci, quale parte di noi ci sta mostrando.
Partendo dal presupposto che NULLA AVVIENE MAI PER CASO, occorre porre in evidenza il fatto che tutto ciò che accade nella nostra vita è perfetto e necessario. Magari questo non lo si può capire né, tantomeno, accettare subito, specie se l'evento è spiacevole o, comunque, non voluto. Col tempo, però, tutto quadra nel bilancio della vita. Come accennato sopra, quindi, nulla avviene mai per caso.
Ciò non è riferito solo agli eventi ma, anche, alle persone che s'incontrano nel corso del nostro cammino di vita. A volte s'incontrano persone sgarbate, altre volte aggressive ma, al di là di ciò, la maggior parte della gente reagisce in automatico a questi stimoli in risposta a determinati comportamenti. Occorre, invece, capire che, ogni persona che s'incontra, porta in se, attraverso il suo comportamento nei nostri confronti, una parte del nostro carattere ed esiste per mostrarcela proprio in quell'istante perché siamo già pronti, consciamente o inconsciamente, a specchiarci in lei.
(Immagine presa dal web) |
Impariamo, quindi, a vedere l'altro come una parte di noi nella quale specchiarci allo scopo di evolvere e correggerci. Non attacchiamo più l'altro, semplicemente codifichiamo il messaggio che c'invia con la sua presenza di fronte a noi e col suo relativo comportamento, per quanto spiacevole possa risultare. Del resto, quando vediamo una persona, vediamo uno specchio.
Chi si sognerebbe di rompere uno specchio solo perché non trasmette, riflettendola, una bella immagine di sé? Normalmente se, al mattino, dopo esserci sistemati per uscire, dando una sbirciata alla nostra immagine riflessa allo specchio vediamo qualche altra cosa da sistemare in noi, sicuramente ringrazieremo la sua presenza riflettente perché ci permette di correggere i nostri difetti. Prendiamo questa metafora ed applichiamola durante l'interazione con le persone che incontriamo, specie con le più sgarbate.
Se riusciremo ad applicarla proprio ad esse, avremo come risultato di cambiare il meglio sia noi che il mondo che ci circonda. Se si riesce ad essere totalmente presenti, si potrà percepire anche l'energia negativa propria dell'aggressività o del sentimento negativo presente nella persona che ci sta attaccando e, spesso, di fronte alla nostra non reattività, vedremo svanire ogni traccia di negatività nell'altro perché, dopotutto, anche lui si sarà specchiato in noi trovando la parte "quieta" che aveva conservato dentro di Sé fino a quel momento.