martedì 20 agosto 2024

Smetti di combattere

Fin da piccoli c'insegnano che la Vita è una lotta continua. Così, crescendo, immaginiamo la Vita come un campo di battaglia, dove ogni giorno dobbiamo utilizzare nuove strategie per sconfiggere i "nemici" esterni, diversamente verremo sconfitti/uccisi.

Questa visione, oltre ad essere molto triste, viene rimarcata dai film, dove chi va a morire per i governanti per un misero stipendio e una stupida medaglia, viene osannato come una divinità. Ma il messaggio subliminale è ben diverso, e cioè convincere, tramite esaltazione, a servire chi sta in alto offrendosi, a pagamento, come vittima sacrificale degli interessi geopolitici.

(Immagine presa dal web)


In piccolo, così come in grande, insomma, all'atto pratico ci dicono che se vogliamo "sopravvivere" dobbiamo combattere. Si parla di combattere il traffico, le "malattie", l'inquinamento, la delinquenza, la fame nel mondo e potrei continuare con altri articoli all'infinito.

Tutto il sistema moderno, specie quello occidentale di stampo cattolico, ci pone dinanzi la Vita come se fosse un calvario, un campo di battaglia, una lotta infinita dove si lavora per un tozzo di pane e si tira a campare... Roba da emigrare in un'altra galassia!

(Immagine presa dal web)


Stando così le cose, con un modo di pensare così triste, rassegnato, è normale che ci siano così tante persone tristi, lamentose, depresse, insoddisfatte e la follia dilaghi liberamente per le strade senza freni. Il fatto stesso di doversi alzare al mattino in "modalità combatti o muori" non rende, di certo, nessuno grato per il fatto di essere vivo, anzi, fa maledire a molti perfino il fatto di essere nati!

Ma combattere serve davvero? In realtà non serve proprio a nulla! Anzi, alla lunga finisce per consumare tutte le energie che si sarebbero potute utilizzare per sviluppare la propria creatività, mantenersi in perfetta forma psicofisica, essere GRATI.

(Immagine presa dal web)


Alla fin fine, il mondo è sempre lo stesso, dipende da come lo si vive, da come lo si guarda. Possiamo alzarci e combattere, e allora dovremo tenere in conto che qualcuno, prima o poi, ci sconfiggerà, e quel qualcuno, nella maggior parte dei casi, saremo noi stessi.

Continuando a lottare, a resistere alla Vita e a ciò che ci porta, prima o poi ne usciremo sconfitti, delusi, a volte malati o morti. Ne vale davvero la pena? La risposta è NO! La Vita è una e va vissuta con gioia, gratitudine, entusiasmo, creatività, spirito d'iniziativa, senso dell'avventura, altrimenti sarà come se non fossimo mai vissuti.

(Immagine presa dal web)


La Vita, oltre alla modalità "combattimento", può essere semplicemente vissuta in modalità "flusso", a quel punto tutto cambia. Il non opporre resistenza a ciò che è ci fa risparmiare un sacco di energie che ci permetteranno di mantenerci in salute, di rendere al massimo in ogni attività quotidiana e AMARE ogni singolo istante, accettandolo per come la Vita ce lo manda.

La soluzione migliore per vivere appieno la Vita consiste, secondo me, nello smettere di combatterla, di resistere al suo flusso continuo, di vivere nella tensione ed in modalità "lotta o fuggi" per poter abbracciare, finalmente, le modalità AMORE, ACCETTAZIONE, GRATITUDINE, CENTRATURA, CREATIVITA'.

(Immagine presa dal web)


Quando si passa dalla modalità "guerra" alla modalità "accettazione" in realtà nulla cambia all'esterno. Il cambiamento avverrà al nostro interno e l'esterno si limiterà ad adattarsi alle nostre scelte, al nostro nuovo modo di essere, vedere e percepire la Vita, ciò perché il mondo siamo noi, ed esso è il nostro specchio.

Vincenzo Bilotta