lunedì 8 aprile 2024

Perché è così bello lamentarsi?

La lamentela è una moda, uno stile di Vita adottato dalla maggior parte degli esseri umani, essa è diventata una tradizione che si tramanda, in maniera più o meno inconscia, di padre in figlio... Bella eredità! Ma perché è così bello lamentarsi con gli altri di qualsiasi cosa, purché ci si lamenti?

Il fatto è che viviamo in un'epoca in cui c'insegnano la dipendenza dalle cose esterne, l'incompletezza in noi stessi e, di conseguenza, tutto ciò porterà, creerà la tendenza alla lamentela. Mancherà sempre qualcosa nella nostra Vita, specie se lo cerchiamo all'esterno, e la pubblicità, con tutto il team di psicologi che collaborano alla creazione degli spot, lo sa benissimo.

(Immagine presa dal web)


Come ho accennato qui sopra, la lamentela per ciò che manca al nostro esterno è uno dei motivi per cui si manifesta all'esterno, con gli altri, quel sentimento di incompletezza, ma non ci si lamenta solo per l'illusione che ci fa dipendere dall'esterno per renderci degli eterni lamentosi ed incompleti.

Un'altra causa che porta a lamentarsi è il bisogno di essere compatiti dagli altri. Così, quando incontriamo certe persone particolarmente lamentose, veniamo scambiati per gli psicologi di turno o, peggio, per dei bidoni dei rifiuti nei quali scaricare, attraverso la lamentela, tutti i propri problemi, bello vero? Fantastico! (scherzo, ovviamente!)

(Immagine presa dal web)


Abbiamo detto che ci si lamenta perché si vorrebbero più cose, come consiglia la pubblicità, ci si sente incompleti perché non si ha un partner, un lavoro o, in generale (lo fanno i professionisti della lamentela, quelli con mentalità da bar e birra) perché il sistema politico, stradale, statale, idrico, geografico, non vanno per come vorremmo (follia assoluta, insomma).

Ma uno dei motivi principali per i quali ci si lamenta è la paura di AGIRE per cambiare ciò che non ci piace della nostra Vita. Spesso, infatti, basterebbe una semplice azione volta al cambiamento, per avere risultati CONCRETI senza inutili sprechi di tempo ed energia utilizzati per lamentarsi.

(Immagine presa dal web)


Quanto maggiore sarà la paura di agire, tanto più aumenterà la tendenza a lamentarsi, ad inveire contro le circostanze, il destino crudele, gli extraterrestri (e chi più ne ha, più ne metta, in questo lascio spazio al lamentoso professionista che, sicuramente, possiede le competenze più adatte).

Ma perché si ha paura di agire? Perché si teme il cambiamento. E perché si teme il cambiamento? Per paura di ottenere ciò che si desidera pensando, tuttavia, di non meritarlo! Che assurdità la mente umana coi suoi ragionamenti autosabotanti, vero? Eppure è così e la lamentela, vi garantisco, se non si riesce a bypassare questo processo di pensiero, continuerà Vita natural durante.

(Immagine presa dal web)


Da oggi, quindi, sapete che, oltre alla lamentela, una soluzione più efficace e, soprattutto, CONCRETA, esiste: si chiama AZIONE e costituisce la strada verso la liberazione da tutte quelle situazioni nelle quali diversamente, continuando a lamentarvi, rischiavate di rimanere impantanati per sempre.

Non sperate che venga qualche supereroe a salvarvi, perché certi processi che portano ad AGIRE per trasformare la propria Vita sono frutto di scelte personali. Siete voi che dovete decidere cosa volete per poi andare a prendervelo. 

(Immagine presa dal web)


Nessuno può sostituirsi alla vostra volontà, ciò perché è un processo interiore, una scelta personale, si tratta di cambiare le vostre convinzioni limitanti che vi portano a lamentarvi, fino a sostituirle con le giuste motivazioni che vi spingeranno ad AGIRE fino ad ottenere i risultati che, sicuramente, attraverso la lamentela, non sarebbero MAI arrivati.

Vincenzo Bilotta