Quante volte avremmo voluto fermare quella donna incontrata al supermercato ma non abbiamo avuto il coraggio di farlo? Quante volte abbiamo fatto ciò che ci hanno detto gli altri per non contraddirlo o, semplicemente, per non rischiare di "sbagliare"?
Se avete risposto "tante volte" ad almeno una delle domande, allora siete delle persone che non amano rischiare e preferiscono rimanere nella zona di comfort, dove tutto è sotto controllo e non si corre nessun pericolo... Nemmeno il "pericolo" di crescere e realizzarsi, uscendo dal guscio protettivo nel quale spesso ci si rifugia per paura di fallire.
(Immagine presa dal web)
Nessuno ci ha mai insegnato quello di cui voglio parlarvi oggi in questo mio articolo: il rischio. E vi dirò di più: IL RISCHIO E' VITA! Se non ci fosse stata gente che ha rischiato non vi sarebbero imprese, invenzioni innovative, perfino movimenti religiosi o nuovi modi di pensare.
Molte di queste persone che hanno rischiato per realizzare i sogni della loro Vita sono finite crocifisse, vedi Gesù, sul rogo, vedi Giordano Bruno, o sono state denigrate dalla gente del tempo in cui hanno vissuto. Ma loro erano i coraggiosi, coloro i quali hanno osato, rischiato e cambiato lo stato delle cose vigente nel tempo in cui vivevano.
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Coloro i quali denigrano, criticano, perseguitano o, nei casi estremi di Gesù o di Giordano Bruno, arrivano perfino a crocifiggere o mettere al rogo, sono quelle persone che hanno paura di cambiare e, esse stesse, non hanno mai avuto il coraggio di uscire dalla loro zona di comfort.
Ma perché fa tanto paura il rischio? Perché è stato sempre rappresentato sotto forma di sport estremi, di incoscienza, di anticonformismo, di ribellione fine a se stessa, ecco perché. Ma la realtà è ben diversa, così come il concetto di rischio del quale parlo io oggi in questo articolo.
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Il rischio al quale mi riferisco io è un rischio calcolato, che consiste nell'uscire, finalmente, dalla zona di comfort per realizzare i propri sogni, senza più ascoltare gli altri, senza più provare paura, semplicemente entusiasmandosi in vista della realizzazione dei propri progetti futuri, quelli per il quali la nostra anima ha deciso di incarnarsi ed occupare il corpo che adesso ci stiamo godendo.
Ognuno di noi ha il proprio sogno nel cassetto, la propria ispirazione, ma deve fare i conti con le proprie paure, osare andare oltre, prendendosi le proprie responsabilità, fino a realizzarlo. Sì, parlo di responsabilità. Per essere responsabili ed assumersi la propria dose di rischio per poter, infine, realizzare i propri progetti, occorre crescere emotivamente, non solo fisicamente.
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Bisogna diventare adulti dentro, non solo fuori, insomma, dopo si rischia, infine si realizza se stessi... Siete pronti ad accettare la sfida e realizzare voi stessi? Se, come mi auguro, la risposta è sì, alzatevi dalla poltrona, smettete di pensarci o di chiedere consigli a chi non ha mai fatto nulla per realizzare se stesso e AGITE in direzione della realizzazione dei vostri sogni.
Il rischio che correte, se uscite dalla vostra zona di comfort per realizzare i vostri sogni nel cassetto, è quello di essere felici, di andare oltre le convinzioni limitanti delle masse, fino ad essere liberi di fare quello che vi pare. Dopotutto il rischio, così come i muscoli del vostro corpo, va esercitato, fino a divenire sempre più coraggiosi e volare sempre più in alto verso la realizzazione di progetti ambiziosi, quelli che vi permetteranno di lasciare il segno in questa epoca dominata dalla paura unita al conformismo.
Vincenzo Bilotta