Per riuscire ad osservare i propri pensieri è necessario, prima, rendersi conto del fatto che non si pensa ma, al contrario, si viene pensati. La nostra mente, coi suoi circa 60000 pensieri sparati a raffica ogni giorno, somiglia tanto ad un mitra, ciò anche per la velocità con la quale processa ed elabora ogni singolo pensiero.
Fintanto che non riusciremo a renderci conto del fatto che la mente ha potere sulla nostra Vita ed è diventata un tiranno, non potremo mai cambiare le cose. La mente nasce come un mezzo attraverso il quale poter interagire con l'ambiente a noi esterno, raccogliere dati, elaborare progetti, integrarci nella società.
Se la mente della maggior parte delle persone è diventata tiranno e non più mezzo, questo è dovuto al fatto che le persone, gli umanoidi medi per intenderci, NON SONO COSCIENTI DEL FATTO CHE, DOPO ESSERSI ALZATE DAL LETTO, CONTINUANO A SOGNARE E DORMIRE ANCHE IN PIEDI, ANCHE DOPO IL CAFFE'.
Nel processo educativo-programmatico ci insegnano a produrre, ad inserirci nella società, ad avere delle competenze e specializzazioni a seconda del lavoro che decideremo di svolgere. Quello che non ci insegnano è l'OSSERVAZIONE DEI PENSIERI, elemento fondamentale se, davvero, vogliamo diventare creatori/modificatori, della nostra realtà.
E così, non avendo alcun controllo sui pensieri, la Vita diventa un'incognita, non sappiamo mai ciò che ci potrà accadere in qualsiasi settore della nostra esistenza meccanica. Ci hanno installato un programma e, a partire da quel momento, siamo andati avanti in automatico senza nemmeno chiederci dove tutto questo ci avrebbe portato o, men che meno, se fosse stato in grado di soddisfare le nostre aspettative.
Quando non si ha coscienza di Sé e dei propri pensieri, è un po' come quando si gioca alla roulette russa. Si prende un revolver, lo si carica con un solo proiettile e si fa girare il tamburo, non sapendo mai se e quando il proiettile inserito si andrà a conficcare nella tempia del malcapitato di turno.
Nulla di nuovo all'orizzonte, se ci fate caso, anche i pensieri incontrollati giocano con noi alla roulette russa. Basta andare in giro per accorgersene: persone che cambiano di colpo umore, gente che va fuori di testa senza un motivo apparente, gente che ha, infine, perso il contatto con la Vita reale, ammesso che un minimo contatto abbia mai avuto la fortuna di sperimentarlo.
La scelta è sempre nostra, possiamo decidere di cominciare ad osservarci, a conoscerci, a capirci, a scoprire le dinamiche meccaniche che, fino a questo momento, hanno avuto il totale controllo della nostra Vita. Possiamo smettere di andare avanti in automatico fino alla morte finale, perché già, in realtà, la mente incontrollata coi suoi pensieri ha ridotto la maggior parte di noi in condizioni degne di uno zombie che si rispetti!
Quando cominceremo ad osservarci, ci accorgeremo che la scelta, in realtà, l'abbiamo sempre avuta, ma nessuno ce lo ha mai spiegato, dopotutto anche i nostri educatori, per la maggior parte della loro Vita, hanno anch'essi dormito profondamente. Quando capiremo il gioco, saremo liberi di giocare con le sue regole, oppure di SMETTERE E SVEGLIARCI.
Nessuno ci obbliga a premere il grilletto, semplicemente non sapevamo, non conoscevamo gli effetti, i rischi e il nostro stato di sonno. Quando cominceremo a capire, saremo liberi di posare la pistola sul tavolo, alzarci e scegliere un altro gioco meno pericoloso.
Vincenzo Bilotta