domenica 20 luglio 2014

Le dipendenze

                 "O sei padrone di te stesso, o diventi schiavo degli altri." (Vincenzo Bilotta)

Tutti noi sappiamo cos'è una dipendenza. Teoricamente crediamo di essere liberi ma, in pratica, la maggior parte di noi ne ha qualcuna dalla quale non riesce a liberarsene. Fin da quando nasciamo, cominciamo a dipendere dai genitori. Questo, tuttavia, è un tipo di dipendenza positivo ai fini della nostra sopravvivenza in quanto siamo in balia degli altri perchè troppo piccoli per potere provvedere ai nostri bisogni.

Il problema sorge quando, man mano che si cresce, si continua a creare una situazione di dipendenza da cose, persone, sostanze od eventi. In pratica, senza accorgercene (a meno che non si stia lavorando su di sé) si cerca sempre un sostituto dei genitori, un qualcosa che CI RENDA SCHIAVI DEGLI ALTRI.
(Immagine presa dal web)

Sembrerà strano ma, anche se in teoria tutti sono pronti a giurare di volersi liberare dal cordone ombelicale materno, pochi in realtà all'atto pratico fanno qualcosa per disfarsi di questi legami. Ci sarà chi andrà a vivere da solo, chi si sposerà giovane, tutto pur di allontanarsi dalla famiglia di origine e cercare di crearsi una situazione che lo faccia credere adulto ed autonomo.

Ma, in realtà, non romperà mai i legami perché non è attraverso la fuga che si ottiene la libertà. Così accadrà che si troveranno partner simili per caratteristiche ai nostri genitori, situazioni che ci renderanno più dipendenti di prima o, spesso, si ricorrerà, qualora si decida di restare da soli, a dei palliativi quali alcool, droghe, sport estremi, prostitute e, in generale, tutto ciò che possa stordire i nostri sensi facendoci credere, almeno per un istante, di essere liberi e felici.
(Immagine presa dal web)

Nel frattempo, però, il cordone ombelicale rimarrà sempre attaccato a qualcuno/qualcosa. E' quasi uno stato di necessità quello di dipendere dagli altri, di volersi assoggettare al volere altrui, una visione distorta del concetto di libertà. 

Essere liberi significa non dipendere da nessuno, vivere felici anche e soprattutto da soli, cosa che pochi riescono a fare, ciò perché non credono in se stessi e non sono riusciti a liberarsi dalle grinfie dei loro genitori, partner, amici, datori di lavoro e chi più ne ha, più ne metta.
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Per diventare adulti occorre recidere il cordone ombelicale che ci tiene legati alla famiglia di origine e lasciare che si essicchi senza più tentare di attaccarlo a qualche altra situazione, persona o sostanza. Il cordone ombelicale serve a nutrirci ma fino ad una certa età. Dopo ci avvelena. Avvelena i nostri rapporti sociali, la nostra carriera, sabota le nostre potenzialità e le nostre relazioni sentimentali.

Tutto ciò avviene perché non si possono vivere delle storie d'amore, dei rapporti lavorativi o praticare degli sport dipendendone. Nessuna di queste situazioni potrebbe protrarsi a lungo in quanto sarebbe alimentata dalle nostre aspettative. Bisogna essere maturi e centrati su di sé per poter, finalmente, vivere le situazioni della nostra Vita senza dipenderne.
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Quando non si è maturi si rischia di sabotare qualsiasi cosa si provi a costruire, ciò perché si farà tutto con troppa tensione, troppe aspettative. La Vita e i suoi accadimenti sono un fluire. Per poter fluire, occorre essere liberi e senza legami. Solo trovando una propria centratura attraverso l'apertura del cuore si potrà vivere liberi da ogni forma di dipendenza ed essere felici.

Solo chi ha aperto il proprio cuore alla Vita può permettersi di definirsi LIBERO E INDIPENDENTE. Tutti gli altri rimarranno schiavi di qualcuno/qualcosa a livelli differenti. FACCIAMO SENZA DIPENDERE DAI RISULTATI, AMIAMO SENZA LEGARCI NE' POSSEDERE, LAVORIAMO PER IL PIACERE DI CREARE E NON PER SENTIRCI UTILI IN QUANTO NON SIAMO MACCHINE MA ESSERI UMANI.
(Immagine presa dal web)

Questa è la vera Vita, libera da cose, persone, eventi. Gustiamoci la compagnia di noi stessi, smettiamo di subire gli altri solo per paura di restare soli perché è proprio quando si rimane da soli che si può lavorare su di sé. Smettetela di aver paura della solitudine, altrimenti ciò vorrà dire che la state subendo o che avete paura di dedicarvi al lavoro personale. 

Per lavorare su di sé bisogna essere liberi e indipendenti. Il giaguaro è un animale solitario, la pecora, invece, fa sempre gruppo, ci avete mai riflettuto? Vi auguro di essere dei giaguari, MAI pecore!

Vincenzo Bilotta