domenica 17 marzo 2013

Il punto di equilibrio

Da sempre mi sono chiesto se fosse possibile, per ognuno di noi, essere in pace ma, anche, essere pace. Di certo in noi convivono sia sentimenti di rabbia, odio, desiderio di vendetta che alimentano la nostra guerra sia interiore che esteriore. Contemporaneamente, però, esistono in ciascuno di noi sentimenti di amore, compassione, libertà e perdono come controparte tendente verso una situazione di pace sia interiore che esteriore.

Immaginiamo ora che questi sentimenti esistenti all'interno di ognuno di noi siano come dei semi. Come tutti sappiamo, i semi, una volta piantati nella terra, daranno la pianta. Ma prima di ciò, essi andranno innaffiati, curati, protetti dalle intemperie così come dagli insetti. Al pari dei semi piantati in un vaso, anche i sentimenti di guerra o di pace in ognuno di noi vanno curati.
(Immagine presa dal web)

Siamo noi, sempre, a decidere quale pianta far germogliare e crescere. Sicuramente, alimentando sentimenti di odio o di vendetta, nutriremo i semi della guerra. Così facendo inquineremo sia le nostre Vite che quelle delle persone che ci circondano. Viceversa, nutrendo i semi della pace e dell'amore, riusciremo a sanare i nostri conflitti interiori, portando, al contempo, pace ed armonia nelle nostre come nelle altrui Vite. Ciò perché noi SIAMO IL MONDO E IL MONDO E' IN NOI.

L'ideale sarebbe il raggiungimento di un punto di equilibrio. Questo punto dovrebbe essere neutro, una specie di zona franca dove, armonizzati pace e guerra, si raggiungerebbe una fase di creatività, di costruttività. Secondo me, amore e odio sono due sentimenti forti e potenzialmente letali. Ciò se non vengono utilizzati correttamente. Solo arrivando al centro di quest'asse immaginario contenente, ai suoi estremi, da una parte amore e dall'altra odio, si potrà raggiungere la quiete assoluta.
(Immagine presa dal. web)

Solo da questo punto di quiete assoluta si potrà creare un mondo migliore, libero da guerre e disparità. IL MONDO SIAMO NOI. Il mondo che vediamo ogni giorno fuori di noi, è diretta conseguenza dei semi che abbiamo nutrito in noi fino ad oggi. C'è sempre tempo per un cambio di prospettiva e una trasformazione totale. Cominciamo col prendere coscienza del fatto che ogni singolo pensiero determina la realtà in cui viviamo, poi cambiamolo allo scopo di raggiungere il risultato.

(Immagine presa dal web)
Alimentiamo i sentimenti di pace, amore, gentilezza. Freghiamocene di quello che fanno gli altri. Molti diranno che ciò è sbagliato, che bisogna aggredire per ottenere. Questo è uno dei modi per lasciare tutto così com'è e completare il processo di distruzione sia interiore che, come conseguenza diretta, del mondo che ci circonda. Se i pensieri da noi prodotti fino ad oggi si sono rivelati inadeguati a perseguire l'equilibrio, CAMBIAMOLI.

IL CAMBIAMENTO DISTA SOLO UN PENSIERO. IL PUNTO DI EQUILIBRIO E' GIA' IN NOI. OCCORRE SOLO CAMBIARE PUNTO DI VISTA RISPETTO AD EVENTI E PERSONE.
(Immagine presa dal web)

Una volta raggiunto il punto di equilibrio, tutta la realtà da noi conosciuta fino a quel momento cambierà in maniera definitiva. Tutte le situazioni e le persone che girano intorno a noi si trasformeranno. Solo vivendo nell'equilibrio si possono fare delle scelte buone per noi stessi come per gli altri.

Cominciamo fin da adesso ad alimentare i sentimenti di gioia, pace ed amore, fregandocene di ciò che potrebbero pensare gli altri di questo cambiamento. La paura del giudizio è mentale. Andiamo oltre. Raggiungiamo la zona franca oltre la mente. Lì si trova Dio e l'ispirazione. Lì è sempre stato il punto di equilibrio. Uscendo dalla mente e vivendo nell'equilibrio potremo realizzare un mondo nuovo sia dentro che, come conseguenza, fuori di noi. Buona evoluzione!

Vincenzo Bilotta