lunedì 24 novembre 2025

Sviluppare la visione a tunnel

Viviamo in un mondo in cui è sempre più difficile concentrarsi su qualcosa per più di pochi minuti. Il fatto è che veniamo letteralmente bombardati da migliaia di stimoli visivi, auditivi e cenestesici, e questo avviene di continuo mediante mezzi di comunicazione di massa quali tv, radio e, non da ultimi, i famigerati social e smartphone.

Ho calcolato che uno smartphone, con la sua messaggistica istantanea e le sue tante attrattive, in un giorno ci ruba da 30 minuti fino a 8 ore del nostro tempo libero, ma non sempre solo il tempo libero, perché molte persone continuano ad utilizzarlo senza riuscire a smettere pure al lavoro, mentre guidano, in palestra e perfino in chiesa!

(Immagine presa dal web)


Il fatto è che questi smartphone oltre a rubare tempo, rubano pure creatività e voglia di fare. Sì, perché, sempre per esperienza personale, ho notato come, una volta preso in mano lo smartphone non ci si limiti solo ai programmi di messaggistica istantanea, ma si spazia verso altre app e, così facendo, i pochi minuti che ci si era prefissati per leggere, o controllare, gli eventuali nuovi messaggi ricevuti, diventano ore.

Ho anche notato come quando il telefono lo si tiene spento o lo si mette da parte, si torna a pensare in maniera chiara, tornino le idee e la voglia di fare cose più utili rispetto allo stare chinati a guardare una stupida lastra di vetro colorata...

(Immagine presa dal web)


Ma lo smartphone è solo una delle tante fonti di distrazione e perdita di tempo per la nostra mente. Assieme allo smartphone esistono altre fonti di distrazione, dove per distrazione intendo tutto ciò che non ci permette di essere produttivi, di raggiungere degli obiettivi, di utilizzare il nostro tempo in maniera proficua.

Le altre fonti di distrazione, quelle che ci allontanano dal raggiungimento dei nostri obiettivi, sono costituite anche dalla nostra visione a 360 gradi. Per visione a 360 gradi intendo una visione che ci fa guardare continuamente indietro verso il passato e ci fa sentire in colpa, verso il futuro e ci mette ansia per ciò che potrebbe succedere e, così facendo, non ci consente di vivere il momento presente, concentrandoci sui nostri obiettivi in tutti i campi della nostra Vita, da quello sentimentale, passando per quello lavorativo, fino ad arrivare alle relazioni sociali.

(Immagine presa dal web)


Ma la visione a 360 gradi, oltre a farci distrarre pensando al ciò che è accaduto nel passato o a quello che potrebbe accadere nel futuro, ci fa perdere tempo a pensare a ciò che potrebbero pensare gli altri di noi qualora realizzassimo i nostri obiettivi.

Come potete notare da quanto detto finora, la visione a 360 gradi ci fa perdere tempo e concentrazione su cose che non dovrebbero costituire per noi fonte di distrazione ma che, invece, ci risucchiano dentro un vortice che ci tiene prigionieri delle nostre stesse paure facendoci perdere di vista i nostri obiettivi.

La soluzione sarebbe quella di sviluppare una visione a tunnel. Avete presente quando siete all'interno di un tunnel con la vostra auto e capita che qualche lampadina è fulminata? Ciò se, per un verso, vi rende la visione difficoltosa, per un altro vi fa concentrare su di un'unica cosa: LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL.

Ecco, questa è la visione a tunnel che ognuno di noi dovrebbe sviluppare, una visione che ci consenta di focalizzarci, senza distrazioni, sui nostri obiettivi fino a raggiungerli, evitando di perdere tempo pensando a quello che si potrebbe aver sbagliato nel passato, dell'eventuale riuscita di un progetto nel futuro e, soprattutto, di quello che potranno pensare gli altri.

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Molte persone perdono tempo a guardarsi intorno senza, tuttavia, concludere mai nulla di concreto. La Vita è nostra e non sappiamo quanto lunga potrà essere. Nell'attesa dovremmo evitare di perdere tempo con questi stupidi smartphone, a piangerci addosso per ciò che ci è accaduto in passato o ad angosciarci per il futuro e concentrarci, invece, su ciò che vogliamo farne del tempo che ci resta per trasformare la nostra Vita da grigia routine ad opera d'arte passando, così, dal ruolo di semplici comparse a quello di artisti candidati al premio Oscar.

Impariamo a concentrarci su ciò che vogliamo, sviluppiamo la visione a tunnel, poi lavoriamo solo in quella direzione, senza distrazioni, senza paura, con FEDE, AMORE, CREATIVITA' e, con il tempo e la costanza, i risultati arriveranno.

Vincenzo Bilotta  

lunedì 10 novembre 2025

Focalizzati sui tuoi obiettivi

Ogni persona ha un obiettivo e, se non ne ha, è come se fosse morta. Sì, perché avere un obiettivo, nella Vita, è qualcosa che ci permette di andare avanti con nuovi e sempre più entusiasmanti stimoli. Focalizzarsi su di un obiettivo rende la Vita esaltante, avventurosa, piena di risorse, tutta da scoprire.

L'obiettivo ha la stessa funzione del lievito per i dolci: senza di esso la torta, così come la Vita, verrà fuori piatta. Ma per avere un obiettivo occorre, prima, capire cosa si vuole dalla propria Vita, partendo dal punto in cui si è fermi e la situazione sembra stagnare, magari da molti anni.

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Bisogna prendere coscienza del fatto che si è fermi, che nulla sta cambiando proprio in questo momento. Però, in realtà, la Vita cambia ad ogni singolo istante, ma se noi stiamo fermi e radicati ad un'idea, ad un posto, ad un lavoro che odiamo o che non ci permette di esprimere i nostri talenti o di guadagnare e vivere la Vita dei nostri sogni, allora, in realtà, siamo noi ad essere fermi, ancorati in un punto qualsiasi del fiume Vita.

Perché, lo sapete bene, la Vita va, continua a fluire per i fatti suoi, con o senza di noi, che ci piaccia o no, fa parte dell'ordine delle cose, ed è giusto che sia così. Siamo noi che, molto spesso, siamo bloccati. Ci bloccano tante cose: paura di non farcela, del cambiamento, di non essere all'altezza e, la peggiore di tutte, che è poi una vera e propria forma di autosabotaggio, la paura di non meritarci il raggiungimento dell'obiettivo prefissato e di essere, di conseguenza, felici e realizzati.

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Ma prima di perseguirlo, è importante averlo, un obiettivo, altrimenti diventa una vera e propria caccia ai fantasmi. Bisogna osservare il posto in cui si vive, il lavoro che si svolge, le relazioni con le persone, le interazioni con l'ambiente circostante e poi tirare le somme e chiedersi: sono felice, proprio qui dove mi trovo in questo preciso istante?

Ma ATTENZIONE però, è molto importante l'onestà e la sincerità con la quale si risponderà a questa domanda. Bisogna essere onesti, sinceri con se stessi, prendendo in esame una situazione, anzi, diverse situazioni della nostra Vita, per capire se ne abbiamo fatto, di essa, un'opera d'arte o se, invece, tiriamo avanti un carro così pesante che perfino i buoi più forti si rifiuterebbero di portare.

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Tornando al tema iniziale, quello per il quale ho scritto, oggi, questo articolo, vi pongo la seguente domanda: avete un obiettivo VOSTRO? Quando dico vostro mi riferisco ad un obiettivo che vi siete fissati da soli e non agli obiettivi che, spesso, le nostre famiglie fissano per noi credendo che ciò ci renderà felici, mentre il più delle volte costituisce una prigione a Vita e la morte intellettuale delle nostre aspirazioni più elevate.

In realtà, tutti noi abbiamo degli obiettivi, ma succede che quasi mai abbiamo il coraggio di raggiungerli o, quanto meno, portarli avanti, perché succede? La risposta è semplicissima. I nostri obiettivi vengono messi da parte per non deludere i nostri genitori, amici e, in generale, le persone che si sono occupate, durante il nostro processo di crescita, della nostra educazione e mantenimento.

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Sì, molto spesso noi non realizziamo i nostri obiettivi per una forma di altruismo, riconoscenza nei confronti dei nostri familiari che hanno fatto, sicuramente, tanti sacrifici per noi e che non vorremmo deludere facendo "di testa nostra", anche perché tutto ciò ci farebbe sentire in colpa.

Ma poi, in realtà, noi non abbiamo nessuna colpa e siamo nati per realizzare noi stessi, non i desideri o i bisogni degli altri. Non abbiamo nessuna colpa se, ad esempio, nostro padre non è riuscito a laurearsi in fisica nucleare e adesso ci ha imposto questo percorso di studi perché questo realizzerebbe un sogno suo, non nostro.

Per riuscire ad avere degli obiettivi nostri dobbiamo, prima, fissarli. Cosa ci piacerebbe cambiare all'interno della nostra Vita? Questa risulta essere una domanda fondamentale che ci costringerà, fra le altre cose, ad esaminare tutti gli aspetti del nostro vivere quotidiano fino ad individuare le zone d'ombra, quelle che, per intenderci, non ci permettono di vivere la Vita che abbiamo sempre desiderato/sognato.

Dopo aver fatto una disamina generale della nostra Vita ed avere individuato ciò che vorremmo cambiare, ecco che l'obiettivo nascerà da sé di conseguenza. Se, ad esempio, il nostro obiettivo è diventare milionari, dovremo cominciare a studiare dei piani di investimento in parallelo con attività remunerative in grado, quanto meno, di farci avvicinare all'obiettivo passo dopo passo. 

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Mal che vada, miglioreremo sicuramente dal punto di vista economico e della conoscenza del modo in cui bisogna investire per far lavorare il denaro per noi. Lo stesso dicasi per una relazione ormai in stallo: vogliamo un nuovo partner o preferiamo continuare a sorbirci i continui, e poco costruttivi, litigi che sembrano ormai essere diventati la quotidianità?

Quando avremo fissato gli obiettivi bisognerà perseguirli. Per perseguirli bisognerà avere costanza, coraggio, mantenere la concentrazione interiore eliminando eventuali dubbi, paure o sensi di colpa perché non ci siamo laureati in fisica nucleare e abbiamo preferito, magari, aprirci un chiosco di gelati in Brasile.

Nel lavoro volto al perseguimento dei propri obiettivi, rivestirà importanza fondamentale l'eliminazione completa delle persone che ci potrebbero distrarre dal raggiungimento dei traguardi che ci siamo fissati. Per eliminazione non intendo, com'è ovvio, la fucilazione nella pubblica piazza, ma soltanto il loro allontanamento.

Se, come avviene molto spesso, queste persone sono i nostri genitori, allora non possiamo allontanarli, com'è ovvio. In questo caso ci limiteremo a non parlare con loro dei nostri NUOVI PROGETTI DI VITA FUTURA.

Il passo finale sarà quello di non smettere mai di andare avanti in direzione del nostro obiettivo, anche se all'inizio risulterà impegnativo e ci sembrerà di non avere a disposizione i mezzi necessari per raggiungerlo. Basta fare un primo passo, mostrare all'universo l'intento puro volto alla realizzazione di sé in direzione di una VITA VERA E FELICE e, in automatico, si verificheranno le "coincidenze" necessarie per raggiungere tutti i nostri traguardi.

Non opponiamo resistenza alla Vita, entriamo nel suo flusso, lasciamoci guidare dal nostro cuore senza, tuttavia, perdere mai di vista il/i nostri obiettivi dopo averli impressi a fuoco nella nostra mente, eliminiamo tutto il resto, perché la felicità, la nostra felicità è un diritto che abbiamo fin dalla nostra nascita.

Vincenzo Bilotta