Immaginate un fiume, il suo costante scorrere, a tratti più impetuoso, a tratti più rallentato perché c'è meno acqua, ma che va sempre e comunque avanti, fino a ricongiungersi con il mare. Nel suo andare verso il mare, il fiume è inarrestabile, deciso, pieno di energia.
Il nostro corpo umano, come ormai tutti sanno, è formato in gran parte da acqua. Possiamo dire che l'acqua, e la conseguente idratazione del nostro corpo, sono fondamentali per la nostra esistenza. Chi ha letto il libro IL TUO CORPO IMPLORA ACQUA, DI FEREYDOON BATMANGHELIDJ, MACRO EDIZIONI, sa quanto sia enfatizzata l'idratazione in questo meraviglioso libro che andrebbe inserito quale materia di studio in tutte le scuole pubbliche, ciò allo scopo di educare le future generazioni al corretto utilizzo dell'acqua limitando, al contempo, l'assunzione di bevande frizzanti e piene di zuccheri, coloranti e conservanti.
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Nel nostro corpo tutte le funzioni sono rese possibili, come ho già accennato sopra, grazie ad una corretta idratazione. Poiché noi siamo fatti di energia, il nostro cuore batte grazie ad impulsi elettrici, i nostri muscoli si contraggono grazie all'energia che scorre nel nostro corpo e ci consente, fra le altre funzioni, di camminare, pensare, mangiare, allenarci, produrre sperma, rigenerare le cellule e, di conseguenza, tutti gli organi in soli tre mesi.
Questa energia in medicina tradizionale cinese viene definita QI (si pronuncia "ci"), e il suo corretto fluire lungo i meridiani di agopuntura determina il perfetto funzionamento del nostro sistema psicofisico mentre, viceversa, se qualche meridiano blocca questo fluire, ecco che nasce il disturbo che va corretto attraverso i diversi rimedi dei quali si avvale la medicina tradizionale cinese, due fra tanti: l'agopuntura e la riflessologia plantare.
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Possiamo paragonare il QI all'acqua, essa scorre allo stesso modo, e i meridiani energetici ai vari canali dove il fiume transita fino a giungere a destinazione. Un ristagno del QI può essere paragonato ad un canale fluviale intasato, se non lo si sblocca rapidamente, provocherà un'esondazione.
Lo stesso vale per il QI, occorre mantenere il suo flusso costante, lasciare che scorra liberamente, apportando nutrimento, trasformazione e salute a livello cellulare e, di conseguenza a livello psicofisico nella persona che mantiene il proprio corpo e la propria mente in sintonia con la propria anima.
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Fatta questa premessa, andremo ad analizzare quali sono le cause di arresto del QI in un determinato organo. Poiché la Vita è flusso, il cercare di arrestare o modificare il suo avanzare, rischia di travolgerci e trascinarci via con forza, questo con o senza il nostro consenso.
Le scelte sono due: ACCETTARE la Vita, così com'è, fluendo assieme ad essa senza sforzo, oppure non accettarla, opponendo resistenza al suo continuo, impetuoso, fluire. Se la Vita è flusso, ciò significa che essa è come un fiume e, di conseguenza, uguale al QI che scorre costantemente e finché siamo vivi, nel nostro corpo attraverso i meridiani energetici.
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Quali sono le conseguenze di quanto detto finora? Se noi decideremo di fluire con la Vita, imparando ad ACCETTARLA con tutto quello che ci offrirà e non opponendo la minima resistenza ma, lungi da tutto ciò, ci lasceremo condurre dalla sua corrente sfruttandone la potenza immane, ecco che ci manterremo in salute, utilizzando il QI a vantaggio del nostro benessere psicofisico ed impedendogli, col nostro atteggiamento positivo nei confronti degli accadimenti, di arrestarsi e far danni nel nostro corpo.
Ma se, come molti fanno, decideremo di resistere alla Vita, ecco che rischieremo di venirne travolti e trascinati via senza controllo. La non accettazione della Vita con le sue dinamiche, inoltre, comporterà una certa resistenza da parte nostra, con conseguente spreco di energia, perché remeremo contro la corrente della Vita rischiando di ammalarci a causa del blocco del QI in qualche meridiano dove tenderemo ad avere, proprio in quel momento uno squilibrio energetico.
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Alla luce di quanto detto sorge una domanda spontanea: perché resistere alla Vita? Se il fiume della Vita è in costante movimento, ci conviene, se vogliamo mantenerci in salute, non ostacolarlo andando, piuttosto, in direzione del suo naturale fluire, senza sforzo, né spreco di energie, così anche il nostro QI non incontrerà resistenza, perché noi non somatizzeremo gli eventi bloccando, in conseguenza di ciò, i canali energetici.
Impariamo a fluire, lasciamoci trasportare dalla Vita, lasciamo che il nostro cuore ci parli, rimaniamo in ascolto, perché il nostro cuore e la Vita sanno già ciò di cui abbiamo bisogno per crescere, evolvere fino a realizzare i nostri progetti. Smettiamo di resistere, perché così facendo perdiamo tempo, energie, salute e a volte rischiamo di morire quando il QI è bloccato.
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Rimaniamo allievi della Vita, prendiamo ogni cosa come un suo insegnamento, smettiamo di resistere, continuiamo a rimanere in una dimensione ludica, proprio come quando giocavamo con essa da bambini, mettiamo da parte ogni paura e lasciamoci condurre per mano verso la realizzazione dei nostri sogni e, alla fine del percorso, alla FONTE dalla quale tutti noi proveniamo.
Vincenzo Bilotta