lunedì 3 giugno 2024

Riesci a sentire la Vita che scorre in te?

Riesci a sentire la Vita che scorre in te? Ti sei mai accorto di essere vivo? Certo, starai pensando che, se puoi leggermi sei vivo... Ma essere VIVI è ben altro. Il solo leggere, parlare, lavorare, camminare, perfino fare l'amore, non comporta l'essere DAVVERO VIVI.

Essere vivi è ben altro, il semplice lavorare, andare alla partita la domenica o fare la gita fuori porta il fine settimana non comporta, necessariamente, l'essere vivi, piuttosto, nella maggior parte dei casi, si riduce ad un mero automatismo.

(Immagine presa dal web)


Così, facciamo le cose ma non ci ricordiamo nemmeno di averle fatte, della data in cui abbiamo compiuto determinate azioni e, spesso, questo stato di sonno ci fa rimanere fuori casa perché, tanto per cambiare, non ci ricordiamo più dove abbiamo messo le chiavi che, magari, sono appese alla porta!

Il problema di questo stato di automatismo nel quale la maggior parte dell'umanità sembra versare è, in gran parte, dovuto all'identificazione con il mondo esterno. Si vive reagendo a ciò che si vede fuori credendolo più reale ed indipendente da ciò che si vive dentro.

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Si giunge a tale stato di sonno perché non si è mai stati connessi con la propria interiorità, non si SENTE ciò che ci da Vita, come il respiro, non si percepisce maggiore o minore forza a seconda se si è in forma o, al contrario, si è stanchi.

Il fatto è che, essendo troppo impegnati, catturati, come imprigionati in una gigantesca tela di ragno, nel mondo esterno, abbiamo finito per identificarci con esso, fino a sparire in esso. Noi siamo REALI se riusciamo a sentire la VITA che scorre in noi, altrimenti veniamo divorati, come un pasto sacrificale, dal mondo esterno.

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E voi? Riuscite a sentire la Vita che scorre al vostro interno? Riuscite a percepire il vostro respiro, il battito regolare del vostro cuore e come essi si modifichino, alterandosi, quando reagite al mondo esterno attraverso le vostre emozioni le quali altro non sono se non un'interpretazione di ciò che accade da parte del vostro cervello?

Vi basterebbe sentire la vostra rabbia mentre monta per considerarvi VIVI in un dato istante, e questo sarebbe importante almeno quanto lo è il meditare in maniera costante. Anche il sentire le emozioni mentre si interagisce nel mondo esterno è una forma POTENTE di meditazione, di PRESENZA MENTALE PRATICA.

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Non basta, infatti, il solo meditare, questo stato di coscienza superiore acquisito attraverso l'esercizio costante e giornaliero, dev'essere, poi, messo in pratica nella Vita di tutti i giorni, ciò innalzerà il nostro livello di attenzione, facendoci sentire VIVI, CONNESSI, COSCIENTI.

La pratica della PRESENZA MENTALE è qualcosa di straordinario, che ci farà vivere con maggiore intensità la nostra Vita, non importa se per un altro giorno o per altri cento anni, ma ciò che importa è il mutato stato dell'essere, da umanoide medio non-pensante zombie a quello di uomo cosciente di sé, di ciò che fa, del mondo che lo circonda.

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Nel momento in cui sentiamo la Vita scorrere in noi, ogni automatismo viene interrotto, l'incantesimo del sonno millenario che sembra avvolgere l'umanità da eoni verrà spezzato, il velo di maya verrà squarciato e, oltre tutto ciò, scopriremo la condizione di risvegliati, che consiste nel fare ogni cosa in uno stato di PRESENZA TOTALE, oltre lo spazio, oltre il tempo, QUI E ORA.

Vincenzo Bilotta