"In questo mentre, scòrsero trenta o quaranta mulini a vento che sono in quella pianura, e
come don Chisciotte li ebbe veduti, disse al suo scudiero:
— La fortuna va guidando le cose nostre meglio di quel che potessimo desiderare; perché,
vedi là, amico Sancio Panza, dove si scorgono trenta o pochi di più, smisurati giganti, con i
quali penso di battagliare sì da ammazzarli tutti. Con le loro spoglie cominceremo a farci
ricchi, poiché questa è buona guerra, ed è anche gran servigio reso a Dio sbarazzare da tanto
cattiva semenza la faccia della terra.
— Quali giganti? — disse Sancio Panza.
— Quelli — rispose il padrone — che tu vedi laggiù, con le braccia lunghe, che taluni ne
sogliono avere quasi di due leghe.
— Guardate — rispose Sancio — che quelli che si vedono laggiù non son giganti, bensì mulini
a vento, e quel che in essi sembrano braccia sono le pale che, girate dal vento, fanno andare la
macina del mulino.
— Si vede bene — rispose don Chisciotte — che in fatto d'avventure non sei pratico: son
giganti quelli; che se hai paura, scostati di lì e mettiti a pregare mentre io vado a combattere
con essi fiera e disuguale battaglia." (M. De Cervantes, Don Chisciotte della Mancia)
Ci hanno insegnato che il mondo, tutto quello che esiste, è esterno a noi, così ci hanno detto. Ci hanno pure detto che esistono i nemici, gli ostacoli, i contrattempi, la fortuna/sfortuna e un destino crudele. Nessuno ci ha, però detto, durante quest'opera di lavaggio del cervello, che il mondo comincia da noi, è dentro di noi e SOLO noi possiamo modificarlo in quanto siamo, in maniera più o meno cosciente, i suoi creatori.
Infatti siamo noi a creare la realtà che ci sta intorno, quella esterna a noi. Noi siamo responsabili, più o meno coscienti, degli accadimenti quotidiani con i quali andremo ad interagire. Le persone che incontriamo, le situazioni che viviamo, il lavoro che svolgiamo dipendono tutti/e da ciò che abbiamo dentro.
Quante volte vi sarà capitato che qualcuno ci passa davanti mentre siamo in fila alla posta o, ancora, mentre siamo al supermercato un nostro conoscente ci saluti in maniera molto sbrigativa e con il broncio anziché col sorriso che, pensiamo noi, ci saremmo aspettati/meritati, dopotutto siamo buoni con tutti e cerchiamo di crearci un buon karma...
Tante volte, troppe volte! Queste situazioni, lungi dal fare stare bene e goderne creano, com'è plausibile per chi non lavora su di Sé ma pensa solo ad eseguire un programma automatico, disagio, tensione, sofferenza e rabbia.
Sì, queste situazioni di disagio sono "normali" per chi non è capace di modificare la propria realtà, per chi non crede di essere responsabile degli accadimenti quotidiani che vive da vittima, da predestinato di un destino avverso, mai favorevole.
Colui il quale ai nostri occhi incarna il "male" nella persona del nostro capoufficio, di chi ci taglia la strada mentre stiamo svoltando, di chi ci tratta male e con superficialità è, in realtà, un nostro specchio e, in quanto tale, una preziosa occasione per poter guardare dentro di noi e scoprire quale conflitto irrisolto che portiamo in noi dal passato, è andato a ridestare per consentirci, se saremo pronti, di risolverlo e vivere, finalmente, da persone libere.
Ma pochi si rendono conto del fatto che sarebbe più semplice e proficuo guardarsi dentro allo scopo di trasformare ISTANTANEAMENTE ciò che non va fuori. Così, ed in conseguenza di quanto detto, a causa della mancata osservazione di sé si vivrà il conflitto all'esterno e si romperà, così facendo, quello specchio che, attraverso una determinata persona/situazione, ci avrebbe potuto dare la possibilità di uscire da questo circolo vizioso per potere, infine, divenire maghi e padroni della propria Vita.
Si diventa, in altre parole, dei novelli Don Chisciotte intraprendendo, in maniera altrettanto distorta ed allucinata, la propria battaglia contro i mulini a vento. I mulini a vento altro non sono se non le fantasie della nostra mente allucinata, la quale ha come naturale attitudine quella di cercare colpevoli all'esterno di sé, MAI all'interno.
A volte è anche la mancanza di umiltà, quell'umiltà necessaria affinché cominciamo a renderci responsabili di ciò che ci accade smettendo, al contempo, di dare la colpa allo stato, alle situazioni, ai genitori, agli alieni e chi più ne ha, più ne metta...
SOLO LA PERSONA UMILE E' IN GRADO DI PRENDERSI LA RESPONSABILITA' PER QUANTO LE ACCADE ALL'ESTERNO CAPENDO CHE, TUTTE LE PERSONE, SITUAZIONI E CREAZIONI IN GENERALE, SONO SOLO FRUTTO DI CREAZIONI A LEI INTERNE, DI PENSIERI REITERATI PER GIORNI, MESI, FORSE ANNI, FINO A FARLI DIVENTARE MATERIALI ED INTERAGIRCI IN MANIERA PIU' O MENO COSCIENTE.
Quando si comincerà a coltivare l'umiltà, la capacità di osservarsi unite a quel senso di responsabilità, il solo che potrà farci diventare degli adulti in senso psichico e non solo fisico, solo allora si potrà smettere di sprecare le proprie energie in un'inutile battaglia contro quelle che sono solo proiezioni mentali. In quel momento, presa coscienza della propria capacità di creare tutto ciò che esiste di esterno a noi potremo, quando non ci piacerà, trasformarlo dentro di noi cambiando la realtà in maniera istantanea e smettendo di scagliarci contro ogni specchio a spada tratta.
Tutto questo lavoro è molto importante anche ai fini energetici. Infatti, smettendo di sprecare energie all'esterno, forza centrifuga, si potrà cambiare direzione al proprio flusso di potere indirizzandolo, questa volta, all'interno, forza centripeta. Questa concentrazione di forze ci darà la possibilità di evolvere e guarire blocchi energetici anche molto importanti, grazie alla cessata dispersione energetica verso l'esterno a causa di un'allucinata quanto inutile battaglia contro dei mulini a vento.
Vincenzo Bilotta