lunedì 19 maggio 2025

Sei responsabile di ciò che dici, non di ciò che gli altri capiscono

Esprimere un proprio pensiero, frutto del lavoro svolto su di sé e, di conseguenza, della propria esperienza personale, è diritto di tutti. Ovviamente, quando si esprime un pensiero, si deve aver cura di parlare in maniera chiara e responsabile, perché si è responsabili di ciò che si dice.

Capita molto spesso che le persone diano un'interpretazione personale a ciò che gli altri dicono, specie nell'era social, dove ognuno legge la qualunque e si prende la briga di commentare. Il fatto è che ognuno di noi è libero, come detto sopra, di dire ciò che vuole senza, tuttavia, offendere nessuno né, tanto meno, avere avere la presunzione di possedere la verità assoluta.

(Immagine presa al web)


Ma se, nonostante tutte queste precauzioni, il "saggio" di turno, pur non capendoci nulla, esprime un parere che nulla ha a che fare con l'argomento ma è il frutto dei suoi filtri mentali, sviluppati dopo aver vissuto una realtà distorta che lo porta a vedere fuori i demoni che non ha il coraggio/mezzi per affrontare dentro di sé, di certo non è responsabilità nostra, perché ognuno è libero di scambiare un cane per un rinoceronte, sono affari suoi.

Tuttavia, va precisato che, se noi ci sentiamo attaccati da qualcuno che non ha capito un cavolo di ciò che abbiamo scritto e, nonostante ciò, si atteggia a superguru interstellare, allora abbiamo qualcosa in noi che risuona e questa è una sorta di spia, come quella della riserva del carburante sulle automobili, che ci indica dove dobbiamo lavorare ancora per renderci invulnerabili ai giudizi, peraltro ignoranti, dati da persone che non hanno ancora capito nemmeno se sono vive o già morte pur essendo ancora in piedi.

(Immagine presa dal web)


La verità è che ognuno di noi, nel corso della propria Vita, incontrerà tanti specchi quanti sono necessari alla sua crescita personale. Questi specchi potranno arrivare attraverso le parole lette in un social, in un libro, oppure attraverso il messaggio verbale ascoltato da un relatore ad una conferenza o da una persona qualsiasi incontrata "per caso" in un bar (nulla avviene MAI per caso, l'universo e la Vita la sanno lunga...).

Il fatto è che la gente non riesce a guardarsi allo specchio senza romperlo se vede qualcosa in esso riflessa che non gli va a genio. Questa è ignoranza allo stato puro, tipica di chi non lavora su di sé né, tanto meno, gliene frega un cavolo farlo. A tal proposito io spesso pongo una domanda: "se, guardandoti allo specchio, noti un brufolo sul tuo viso, cosa fai, rompi lo specchio o togli il brufolo dal tuo viso?" e la maggior parte delle persone mi risponde "tolgo il brufolo".

(Immagine presa al web)


Diverso è, purtroppo, il caso in cui gli specchi non siano costituiti da lastre di vetro riflettenti la nostra immagine ma vengano sostituiti da persone, parole, eventi che riflettono, invece, la nostra IMMAGINE INTERIORE, allora tutto cambia. In questo caso, infatti, bisogna possedere l'umiltà di capire che noi abbiamo il potere di crescere attraverso ciò che ci accade, oppure di lottarci contro. Nel primo caso diventeremo dei saggi, nel secondo diventeremo degli idioti che lottano contro l'esterno sperando, in questo modo, di poter sconfiggere i demoni che si portano dentro, un lavoro impossibile, dispendioso quanto inutile! 

Impariamo a porci delle domande sul reale significato delle parole che leggiamo in giro per i social, in particolare quando hanno un certo effetto destabilizzante sul nostro sistema psicofisico. In pratica, quando qualcuno ci dice qualcosa che ci fa arrabbiare, chiediamoci quale parte di noi è ancora arrabbiata e vuole essere guardata e guarita?

(Immagine presa dal web)


In questo modo avanzeremo in maniera più che spedita nel nostro percorso di crescita personale, crescendo in saggezza e smettendo, al contempo, di dare importanza a ciò che non c'interessa quando lo leggiamo, evitando di commentare ciò che prima non capivamo.

La comprensione, infatti, avviene solo se e solo quando riusciremo a ricondurre ad unità i vari frammenti all'interno del nostro sé più profondo. Dal momento in cui riusciremo ad avere la forza e il coraggio di specchiarci nelle situazioni, parole, cose esterne senza sentirci più attaccati, traditi, feriti, arrabbiati o spaventati e smettendo, al contempo, di reagire, allora saremo LIBERI E GUARITI.

Vincenzo Bilotta