Oggi voglio parlarvi di presenza mentale. Ebbene sì, oggi più che mai è diventato quasi di moda parlare di presenza mentale, ma quasi nessuno riesce, all'atto pratico, ad essere presente a se stesso nei vari momenti della giornata.
Viviamo in una società dove si sta troppo tempo sui social, si naviga su internet, ma tutto questo non è controbilanciato da una partecipazione alla VITA REALE, fatta di contatto con la natura, relazioni dirette e non via sms, PRESENZA MENTALE.
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Basta uscire per accorgersi del grado di presenza medio nelle persone, che è pari a zero. La maggior parte della gente la vedi per strada, china sugli smartphone, non si accorgono di ciò che li circonda, non si ricordano nemmeno di sé, a volte manco dei semafori, il che è preoccupante oltre che rischioso.
Le persone sembrano avere tutte i minuti contati, vivere di frasi fatte, essere distratte mentre lavorano, giocano, si allenano, in pratica NON SONO QUASI MAI PRESENTI A CIO' CHE FANNO. Sicuramente in passato non esistevano maggiori persone che vivevano in presenza mentale rispetto ad oggi, tuttavia, oggi più che mai, vi sono, per così dire, meno motivi rispetto al passato per essere presenti, per sentirsi vivi, per accorgersi di esistere.
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Sicuramente la tecnologia ha svolto, in tutto ciò, un ruolo fondamentale, distraendo le persone dalla Vita reale, specie con l'avvento degli smartphone, perché prima, bene o male, per connettersi sui social o, in generale, su internet, occorreva il pc portatile, mentre adesso abbiamo tutto sempre a portata di mano.
Sicuramente abbiamo guadagnato in tecnologia, ma abbiamo perso, in maniera quasi totale, la libertà. Quella dai social e dagli smartphone è diventata una vera e propria dipendenza, una forma di astrazione dalla realtà, in pratica la gente che usa in maniera smodata gli smartphone vive in una bolla di realtà virtuale fino a non accorgersi nemmeno di essere viva.
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Ma a tutto c'è n rimedio, si sa, così anche se siete poco o per nulla presenti potete, tuttavia, utilizzare gli smartphone, i social e internet in PRESENZA MENTALE, ossia accorgendovi di utilizzarli senza lasciarvi più trascinare dentro dagli automatismi, un po' come si fa quando si lavora, si lavano i piatti o ci si allena all'aria aperta.
Vi sto parlando di un miglioramento della qualità della Vita attraverso la corretta gestione di sé, utilizzando in maniera responsabile la realtà virtuale e preferendo, sempre più, sostituire a questa passeggiate immersi nella natura, telefonare agli amici invece di mandare mille faccine al giorno con relativi messaggi.
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La presenza mentale può essere alla portata di tutti, QUI E ORA, basta volerlo, basta esercitarsi nell'autosservazione, non ci vuole molto. Sicuramente ci vuole la volontà di trasformazione, l'esercizio costante, ciò per non cadere negli automatismi della Vita quotidiana nei quali un po' tutti noi, se non ci esercitiamo in maniera costante nel tempo, tendiamo a perderci.
Per essere presenti basta poco. Basta accorgersi di esistere e, ad un tratto, tutto risulta così evidente, così reale. A volte è più presente chi si beve una birra fresca, riuscendo a compiere il gesto in maniera TOTALE, assaporandone il gusto senza pensare ad altro rispetto a chi, invece, pur meditando in maniera costante, finisce, durante la meditazione con il concentrarsi, fino ad amplificarli, sui pensieri negativi.
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Non meravigliatevi, quindi, se incontrate persone presenti a se stesse molto più tempo di voi perché potreste scoprire che queste persone hanno scelto di vivere senza troppa tecnologia a portata di mano e a contatto con la natura. Le persone più centrate rispetto alle masse sono, oltre a chi medita in maniera costante e lavora su di sé, le PERSONE SEMPLICI, CHE LAVORANO A CONTATTO CON LA NATURA E VIVONO IN PICCOLE CITTA'.
Per vivere bene occorre tornare alla semplicità, alle cose che prima apprezzavamo ma che adesso i mass media ci fanno snobbare per indurci a comprare cose che non ci servono. Per una maggiore centratura vi consiglio di buttare nella spazzatura radio e tv, o di utilizzare solo canali dove trasmettono musica o documentari sulla natura.
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E' importantissimo decondizionarsi e allontanarsi dagli strumenti mediatici, utilizzati per indurre in noi determinati stati d'animo che servono loro per creare in noi paura, desiderio di comprare cose che non ci servono o per farci vivere nell'incertezza.
Oggi, più che mai, occorre una centratura, un ritorno alla semplicità, il tutto accompagnato da un serio lavoro su di sé che ci consenta di poter vivere in presenza mentale in un mondo che sembra destinato alla follia totale.
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Molti vanno in ritiri spirituali o pensano che i monaci buddisti siano migliori di noi perché non perdono la calma. A queste persone io rispondo che è facile centrarsi e mantenere la pace in un monastero, dove non ti tagliano la strada senza mettere la freccia o non cercano di scavalcarti mentre sei in fila in un ufficio, ma io inviterei questi monaci a mantenere la loro tradizionale imperturbabilità in mezzo al traffico di una metropoli o mentre qualcuno inveisce contro di loro senza nessun motivo.
DOBBIAMO RIUSCIRE A RAGGIUNGERE LO STATO DI PRESENZA MENTALE DOVE CI TROVIAMO MENTRE SVOLGIAMO LE NOSTRE ATTIVITA' QUOTIDIANE E NON IN UN MONASTERO. SOLO COSI' POTREMO ESSERE CERTI DI AVERE RAGGIUNTO LA CENTRATURA E DI CONSERVARE QUESTO STATO IN QUALSIASI SITUAZIONE. E' IN MEZZO AL CAOS, INFATTI, CHE DOBBIAMO TROVARE LA CENTRATURA, NON IN UN RITIRO SPIRITUALE, CHE HA ANCHE LA SUA UTLITA', OVVIAMENTE.
Quando avremo raggiunto la centratura nel caos della città e in mezzo ai mille impegni quotidiani, allora potremo dire di vivere in presenza e di aver raggiunto un livello di consapevolezza superiore alla media.
Vincenzo Bilotta