lunedì 20 dicembre 2021

Restiamo umani

Viviamo in un'epoca, quella attuale, dominata dal caos. Da due anni, ormai, l'anormalità è diventata la... Normalità! Fra democrazie di cartapesta e poco velate violenze psicofisiche, siamo entrati, a quanto pare, nell'era della globalizzazione, per il bene di chi sta in alto e si diverte a giocare con i diritti del popolo, primo fra tutti quello alla libertà.

Sì, ci stanno sempre più globalizzando. La globalizzazione è avvenuta dapprima attraverso la moda, il modo di essere, perfino le battute tutte copiate, da parte delle persone, dalle insulse trasmissioni che ormai spopolano in tv e intrattengono chi ama nutrirsi di spazzatura intellettuale.

(Immagine presa dal web)


Pian piano hanno globalizzato il modo di pensare, di essere, e adesso stanno tentando di globalizzare il mondo intero, dandogli una forma di pensiero unico, ovviamente pilotato dall'alto, e togliendo, al contempo, almeno ci provano, ogni altra forma di pensiero che sia anche di poco divergente dal pensiero globalista.

Ci vorrebbero tutti uguali, quasi usciti dalla medesima forma, un po' come avviene con le statue in terracotta, in Sicilia li chiamiamo "pupi", espressione dialettale che sta ad indicare i pupazzi. "Pupo", espressione dialettale siciliana che sta ad indicare il pupazzo, è colui il quale è considerato fesso, passibile di scherno, incapace di pensare in maniera autonoma e, per ciò stesso, manipolabile.

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Specialmente in questo periodo si notano molti "pupi" in giro, così come piace al sistema, così come il sistema vorrebbe tutti noi. Il sistema adora le masse ignoranti, spaventate, confuse dal caos, un po' come sta avvenendo in questo particolarissimo periodo storico dove, attraverso dei governanti incapaci e in malafede e il bombardamento mediatico incessante, insistente quanto manipolatorio, si mira a dividere la popolazione per poi colpirla fino ad annientarne ogni sia pur velata forma di resistenza, di umanità.

Vogliono toglierci l'identità, la salute, la capacità di pensare liberamente ed in maniera individuale, possibilmente sopprimerci a livello di difese immunitarie e microchipparci come animali da macello. In pratica noi non siamo più esseri umani, continuando così anche questo diritto inalienabile ci sarà tolto per sempre, stanno provando a trasformarci in codici a barre che potranno essere riconosciuti dalla comunità globale solo se immuni dal dono del pensiero autonomo, diversamente ci vorrebbero annullare, facendoci sparire psicofisicamente.

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Chi sta dietro a tutto questo progetto è una delle menti più astute, raffinate e in grado di manipolare, complice la disponibilità di risorse economiche, politiche e sociali pressoché infinite, la realtà dei fatti fino al punto di far credere l'opposto di ciò che in realtà risulta essere la verità.

Vogliono toglierci il diritto alla libertà di pensiero, di spostamento, il diritto a vivere senza paura di contaminazioni, ci hanno fatto diffidare del vicino di casa, dell'amico, ci hanno isolato, torturato a furia di notizie catastrofiste ripetute centinaia di migliaia di volte allo scopo di lavarci il cervello (per chi ne possiede uno e lo usa, evento assai raro...).

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In pratica vogliono toglierci l'umanità, l'unità fra popoli, la gioia di vivere liberi da contaminazioni di vario genere. All'umanità vorrebbero sostituire la massificazione, fino a farci presentare come degli automi prodotti in massa e con un pensiero unico e un'unica parola in mente: OBBEDIRE, MANTENERE LE DISTANZE, DIFFIDARE DEL PROSSIMO.

All'unità fra i popoli vorrebbero sostituire l'isolamento asettico alternato a periodi di finta libertà sotto il ricatto di ulteriori e pressoché infiniti isolamenti. Alla libertà di potersi spostare, ovunque e a qualsiasi ora del giorno e della notte, hanno sostituito dei codici comportamentali degni delle peggiori dittature del trascorso XX secolo. Per quanto riguarda la salute... Beh, sembra che al seppur efficientissimo sistema immunitario del quale ci ha dotati madre natura, qualcuno voglia sostituire il sofisticato quanto pericoloso ricorso ad immunizzazioni mediante sostanze prodotte in laboratorio.

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Proprio un periodo strano questo... Ma davvero vogliamo tutto questo? Davvero vogliamo farci massificare, annullare a livello di libera espressione del pensiero, farci togliere perfino la libertà di poter passeggiare nei boschi, ossigenare il nostro sistema psicofisico? Vogliamo davvero far continuare quest'opera consistente in costanti atti di terrorismo mediatico, di caos procurato, di allarmismo?

Davvero vogliamo farci togliere ciò che ci contraddistingue da tutte le altre creature di questo bellissimo pianeta, e cioè L'ESSERE UMANI? La risposta deve arrivare da noi, popolazione globale, INDIVIDUI e non masse, UOMINI e non pecore, PERSONE LIBERE e non schiave di ricatti mediatici...

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Questa risposta dovrà essere forte, univoca, arrivare QUI, ORA, il suo nome è umanità. Il mio invito è a restare umani, a non farci dividere, spaventare, isolare, manipolare e, soprattutto, sopprimere a livello di sistema immunitario. Siamo nati liberi, il mondo è nostro, di tutti, non di pochi potenti che credono di poter fare il buono e il cattivo tempo solo perché posseggono ingenti risorse in tutti i campi.

Rimaniamo uniti, non lasciamoci intimorire, parliamo, pensiamo, agiamo in direzione del bene supremo, rimaniamo nell'amore, nella fiducia, nella gentilezza, nell'altruismo, nella FEDE IN DIO, che è ciò che vogliono toglierci attraverso una nuova forma di paganesimo.

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Noi siamo creature di Dio, riconosciamoci tali. Noi siamo completi, potenti, ma dobbiamo rimanere uniti, smettiamo di creare divisioni fra di noi. Noi siamo liberi, è un nostro diritto, e niente e nessuno, per nessuna ragione, ha il potere di toglierci ciò che Dio ci ha dato, prendiamone coscienza.

RESTIAMO UMANI in un mondo di automi, RESTIAMO LIBERI in un mondo di schiavi, RESTIAMO UNITI in un mondo di divisioni, RESTIAMO INNAMORATI in un mondo pieno di paura e diffidenza, RESTIAMO ABBRACCIATI, oltre ogni distanziamento sociale, oltre ogni indottrinamento da parte del regime mediatico, perché noi siamo esseri umani, non greggi da condurre ai pascoli della globalizzazione!

Vincenzo Bilotta

lunedì 6 dicembre 2021

Rischia!

Quante volte avremmo voluto fermare quella donna incontrata al supermercato ma non abbiamo avuto il coraggio di farlo? Quante volte abbiamo fatto ciò che ci hanno detto gli altri per non contraddirlo o, semplicemente, per non rischiare di "sbagliare"?

Se avete risposto "tante volte" ad almeno una delle domande, allora siete delle persone che non amano rischiare e preferiscono rimanere nella zona di comfort, dove tutto è sotto controllo e non si corre nessun pericolo... Nemmeno il "pericolo" di crescere e realizzarsi, uscendo dal guscio protettivo nel quale spesso ci si rifugia per paura di fallire.
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Nessuno ci ha mai insegnato quello di cui voglio parlarvi oggi in questo mio articolo: il rischio. E vi dirò di più: IL RISCHIO E' VITA! Se non ci fosse stata gente che ha rischiato non vi sarebbero imprese, invenzioni innovative, perfino movimenti religiosi o nuovi modi di pensare.


Molte di queste persone che hanno rischiato per realizzare i sogni della loro Vita sono finite crocifisse, vedi Gesù, sul rogo, vedi Giordano Bruno, o sono state denigrate dalla gente del tempo in cui hanno vissuto. Ma loro erano i coraggiosi, coloro i quali hanno osato, rischiato e cambiato lo stato delle cose vigente nel tempo in cui vivevano.

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Coloro i quali denigrano, criticano, perseguitano o, nei casi estremi di Gesù o di Giordano Bruno, arrivano perfino a crocifiggere o mettere al rogo, sono quelle persone che hanno paura di cambiare e, esse stesse, non hanno mai avuto il coraggio di uscire dalla loro zona di comfort.

Ma perché fa tanto paura il rischio? Perché è stato sempre rappresentato sotto forma di sport estremi, di incoscienza, di anticonformismo, di ribellione fine a se stessa, ecco perché. Ma la realtà è ben diversa, così come il concetto di rischio del quale parlo io oggi in questo articolo.


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Il rischio al quale mi riferisco io è un rischio calcolato, che consiste nell'uscire, finalmente, dalla zona di comfort per realizzare i propri sogni, senza più ascoltare gli altri, senza più provare paura, semplicemente entusiasmandosi in vista della realizzazione dei propri progetti futuri, quelli per il quali la nostra anima ha deciso di incarnarsi ed occupare il corpo che adesso ci stiamo godendo.

Ognuno di noi ha il proprio sogno nel cassetto, la propria ispirazione, ma deve fare i conti con le proprie paure, osare andare oltre, prendendosi le proprie responsabilità, fino a realizzarlo. Sì, parlo di responsabilità. Per essere responsabili ed assumersi la propria dose di rischio per poter, infine, realizzare i propri progetti, occorre crescere emotivamente, non solo fisicamente.


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Bisogna diventare adulti dentro, non solo fuori, insomma, dopo si rischia, infine si realizza se stessi... Siete pronti ad accettare la sfida e realizzare voi stessi? Se, come mi auguro, la risposta è sì, alzatevi dalla poltrona, smettete di pensarci o di chiedere consigli a chi non ha mai fatto nulla per realizzare se stesso e AGITE in direzione della realizzazione dei vostri sogni.

Il rischio che correte, se uscite dalla vostra zona di comfort per realizzare i vostri sogni nel cassetto, è quello di essere felici, di andare oltre le convinzioni limitanti delle masse, fino ad essere liberi di fare quello che vi pare. Dopotutto il rischio, così come i muscoli del vostro corpo, va esercitato, fino a divenire sempre più coraggiosi e volare sempre più in alto verso la realizzazione di progetti ambiziosi, quelli che vi permetteranno di lasciare il segno in questa epoca dominata dalla paura unita al conformismo.

Vincenzo Bilotta