Se sei nato un motivo ci sarà. Non te lo insegneranno a scuola come trovarlo, né a casa, nemmeno i tuoi amici avranno dei suggerimenti da darti in merito, e sai perché? I motivi sono diversi, ma i due, quelli principali, quelli che fanno sì che il mondo viva nell'infelicità, sono perché non lo sanno nemmeno loro come fare, e poi perché molto probabilmente gli interessa di più bere birre al bar e vedere la partita allo stadio.
Ma questa non è esistenza. Tu non sei nato per essere addomesticato a scuola, dove t'insegnano ad obbedire, a leggere la storia dell'umanità edulcorata da chi non vuole che il popolo sappia la verità e, una volta che ti hanno fatto il lavaggio del cervello attraverso tutti gli anni di studio che perdi chiuso in una stanza assieme ai tuoi compagni da ammaestrare, ti ritrovi con un pezzo di carta che ti permette di andare a lavorare (forse, o forse no) per poi consumare tutte le stronzate che ti consigliano di acquistare in tv.
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Quando non gli servirai più, t'insegneranno che esiste la pensione, un po' come la famosa carota legata al bastone, che tu insegui come un asino, fino a raggiungerla per poi essere considerato "obsoleto", un po' come un computer di vecchia generazione, e allora ti convinceranno che i pensionati stanno al bar a bere birre e parlare male del governo, ad effettuare continui controlli medici o a fare da balia ai nipoti, tutto questo fino alla morte.
Ma ti sei mai chiesto se questa è Vita? Se tu hai mai davvero voluto fare il lavoro che hai svolto, se davvero la pensione è una chimera o, al contrario, una trappola mortale creata solo per ricordarti che sei giunto al capolinea della Vita?
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Sì, parlo proprio con te ma, al contempo, parlo anche con me stesso e con tutti coloro i quali hanno voglia di ascoltarmi, di leggermi, di riflettere. Il fatto è che tu non ti sei manco chiesto il motivo per il quale sei venuto al mondo, molto probabilmente perché non te ne è mai fregato nulla, oppure perché forse la consideravi una perdita di tempo.
Ma, credimi, sarebbe stato meglio per te chiederti il perché della tua esistenza su questo pianeta, perché avresti perso tempo, certo ma, molto probabilmente, saresti riuscito a trovare la tua missione di Vita, fino a realizzarla, ma tu hai preferito non perderlo, questo tempo, e non ti sei accorto di aver perso la tua intera Vita! GAME OVER, proprio come accade nei videogame quando perdi, ma qui non ci sono monetine da inserire che possano permetterti di riappropriarti della tua Vita.
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Smettila di perdere tempo, di farti bastare una Vita che ti sta stretta, di fare ciò per cui sei stato programmato, poi esci dal sistema e VIVI. Trova ciò per cui sei portato, fosse anche diventare un missionario, qualsiasi cosa, quello che sognavi di fare da bambino ma che nessuno ti ha incoraggiato a fare perché, parliamoci chiaro, tutti ti vogliono col posto fisso, nessuno ti spronerà a perseguire i tuoi sogni, a trasformarli in realtà, fino a realizzare la tua missione di Vita e, di conseguenza, te stesso.
Per esistere, per emergere dalla massa grigia, informe, chiamata gregge, occorre scoprire i propri talenti, che coincidono con la propria missione di Vita, e poi realizzarli, sfruttandoli al massimo, è per questo che siamo nati, non per imparare le poesie a memoria, per credere alle stronzate scritte sui libri di storia o per ubriacarci per dimenticare una giornata no.
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Noi siamo nati per essere felici, liberi, intuitivi, saggi, per seguire la luce, non i diplomi, la carriera e le notizie di quegli stupidi tg. E' il cuore che ci parla, che c'insegna, che ci guida, ma noi dobbiamo ascoltarlo, fidarci, seguirlo, lui sa dove portarci, conosce il posto dove stiamo bene, perché lui è sempre stato in contatto con la nostra anima e conosce i suoi progetti.
Liberiamoci da ogni dubbio, paura, senso di colpa, usciamo dal programma, siamo ancora in tempo, non prendiamo come scusa il fatto di essere sposati, di non avere tempo, o altre banalità, fermiamoci un attimo, abbassiamo il volume esterno, esso è illusione, alziamo il volume del nostro cuore, esso è il suono della verità, poi lasciamoci guidare verso la luce fino a realizzare noi stessi, affinché un giorno potremo dire di aver vissuto DAVVERO.
Vincenzo Bilotta