martedì 27 giugno 2023

Impara a goderti ciò che hai

Impara ad apprezzare quello che già hai, e che ti circonda, nella tua realtà attuale. Dai troppo per scontato il fatto di avere un'auto, una bella casa, dei genitori amorevoli ma, troppo spesso, tu pensi che ci voglia ben altro per essere felici e sentirsi, finalmente, completi. Se la pensi così, cioè come il 92% circa degli esseri umani, ti sei fatto male i conti, perché niente è per sempre.

La tua auto potrebbero rubartela, i tuoi genitori non sai quanto potranno vivere ancora, il tuo partner potrebbe stancarsi di te e cercarne un altro o decidere di rimanere libero. Ma tu ti ostini a volere dell'altro, a procrastinare il giorno della tua realizzazione, della tua felicità e non ti accorgi, così facendo, di trascurare gli affetti, di non riuscire a goderti i beni che già possiedi perché sei troppo impegnato a soddisfare altri desideri.

(Immagine presa dal web)


Molte persone litigano, spesso in maniera violenta, coi propri genitori, a volte smettono di vederli, covando odio nei loro confronti. Ma i genitori non sono eterni, e quando mancheranno, ti assicuro che li rimpiangerai. Il problema è che tu ti concentri sulle cose che vorresti, non su ciò che già possiedi.

Avresti voluto dei genitori diversi ma, in realtà, se la tua anima ha scelto questi, sicuramente ti sono serviti alla tua esperienza terrena, alla tua evoluzione su questo piano i esistenza. Di conseguenza, smetti di sognare i genitori perfetti e ringrazia, piuttosto, quelli che hai per tutto l'impegno che ci hanno messo per tirarti su, istruirti, vestirti e non farti mai mancare nulla, ringraziali ora, non si sa mai quanto lunga potrebbe essere la loro Vita...

(Immagine presa dal web)


E poi, ricorda sempre, se non sei in grado di apprezzare e sentirti completo con quello che già hai, se non sei capace di dire GRAZIE per quello che ti circonda, come pretendi che l'universo e la legge dell'attrazione si mettano in moto per mandarti ciò che pensi manchi ancora nella tua Vita per farti sentire completo?

Inoltre, smettendo di lamentarti hai il vantaggio di essere una compagnia apprezzata e ricercata, mentre i lamentosi non sono di certo il massimo quando la sera ci si incontra per un aperitivo, in quanto sono sempre pronti a rovinare la serata col loro punto di vista negativo sulla Vita.

(Immagine presa dal web)


Quante volte, invece, quando sei in presenza di una persona grata, ci stai bene assieme anche se quest'ultima rimane per gran parte del tempo in silenzio? E' proprio una questione di energie attrattive! 

Ovviamente, contentarsi di ciò che si ha non significa rassegnarsi ad avere poco o nulla, significa essere felici già da adesso, fornendo, in tal modo, le premesse per ulteriori e sempre più ricchi doni da parte dell'universo. Così facendo non si limiterà l'universo nella sua abbondanza e si rimarrà sempre disponibili a ricevere ulteriori sue ricchezze.

(Immagine presa dal web)


La differenza sostanziale che passa fra chi non ringrazia e chi, invece, è grato e, lungi dal lamentarsi, prova gratitudine incondizionata è basata, sostanzialmente sul sistema di credenze alimentato. Mentre il lamentoso, infatti, crede nella limitatezza delle risorse, che si possano arricchire solo i "disonesti" o i "fortunati", mentre tutti gli altri sono destinati, assieme a lui, ad alimentare la sfera dei lamentosi ai quali non è riservato un posto in paradiso, il grato sa che l'universo dispone di risorse pressoché infinite e chiunque può attingervi, se solo mostrerà la disponibilità a ricevere pronunciando la semplice, quanto magica, parola GRAZIE.

Impara a goderti ciò che hai, a pronunciare le parole giuste perché, ricordalo, la parola crea la realtà che andrai a vivere, l'universo è sempre in ascolto e pronto ad inviarti ciò che nomini ed a cui pensi di più. Di conseguenza, comincia a ringraziare, ad abbracciare ed amare i tuoi cari, carezza più spesso tua moglie e i tuoi bambini perché l'istante è tutto ciò di cui disponi ed essi sono i doni più preziosi, mentre del domani non puoi disporre.

(Immagine presa dal web)


La Vita è adesso, quello che hai è un suo dono, accettalo; ogni esperienza vivila come un percorso di crescita personale che ti condurrà alla saggezza; sii gentile con le persone che incontri, soprattutto con quelli che condividono la tua Vita anche a casa, altrimenti non ha senso essere gentili solo con degli sconosciuti per poi litigare a casa; VIVI, MOMENTO PER MOMENTO, QUI E ORA, GODITI OGNI SINGOLO ISTANTE, PERCHE' DOMANI POTREBBE NON ARRIVARE MAI.

Vincenzo Bilotta 

mercoledì 14 giugno 2023

I pensieri predatori

Oggi voglio parlarvi di pensieri, in particolare di pensieri predatori. Il pensiero predatore è quello che causa maggiori danni a livello energetico, assorbendo tutta la nostra attenzione in questioni stupide, fino a dar loro estrema importanza.

Questo tipo di pensiero causa angoscia, ansia, paura, rabbia, in generale controlla l'individuo fino a renderlo suo schiavo e lo pilota a suo piacimento. Basta guardarsi intorno, quando si esce di casa, per accorgersi come la quasi totalità del genere umano non ha lineamenti del viso rilassati, è sempre tirato, preoccupato, arrabbiato, pallido.

(Immagine presa dal web)


Questo stato di cose è causato dalla scarsa, o nulla, attenzione che l'essere umano pone nei confronti delle proprie attività mentali. Quasi tutti vivono nei loro pensieri, sono loro preda, ed hanno stati d'animo che rispecchiano ciò che passa loro per la testa, follia pura, in pratica!

Il pensiero, specie quello più dannoso, quello negativo e ansiogeno, è paragonabile ad un predatore. Proprio come il predatore, infatti, agisce e passa all'attacco proprio quando le difese della preda sono più basse o assenti. E' proprio allora che attacca, sicuro di arrecare il maggior danno possibile.

(Immagine presa dal web)


Complice di questo successo da parte del pensiero predatore è il fatto che chi viene attaccato non è capace di difendersi, ciò per il semplice fatto che nessuno lo ha educato a questo, in quanto la nostra società, specie quella occidentale, è abituata ad essere preda dei pensieri distruttivi, e nessuno mai ha insegnato alle persone delle strategie difensive volte a respingerli al mittente.

Ma quando agisce il pensiero predatore? In realtà può operare ad ogni istante, in quanto quasi nessuno pratica la meditazione ed è troppo addormentato anche solo per riconoscere l'esistenza di un pensiero predatore e parassita nella sua mente.

(Immagine presa dal web)


Il fatto è che la maggior parte delle persone convivono all'infinito coi pensieri predatori, spesso fino alla morte del corpo fisico. Molto probabilmente, durante l'arco della Vita i pensieri predatori potranno cambiare, anche se ne rimarrà sempre uno come musica di sottofondo, che è poi quello in grado di scatenare tutti gli altri.

La maggior parte delle persone si è abituata a vivere nella lamentela, a sentirsi stanca, demotivata, arrabbiata, depressa, ed è proprio questo il nutrimento del pensiero predatore, ciò che lo alimenta e che toglie, al contempo, energie a chi continua a fissare la propria attenzione su questi pensieri predatori.

Ma come fare a liberarsi dai pensieri predatori? Aspettandoli al varco e, dopo averli individuati, abbattendoli attraverso le frecce dell'ATTENZIONE FOCALIZZATA SULL'ADESSO, SUL RESPIRO, SULLA REALTA' OLTRE LA MENTE.

(Immagine presa dal web)


Occorre diventare cacciatori dei pensieri predatori, tendendogli, per dirla alla Carlos Castaneda, degli AGGUATI. In pratica, bisogna diventare più astuti degli stessi predatori. Così facendo, essi diventeranno, a loro volta, nostre prede.

Per cominciare, occorrerà ACCORGERSI dell'arrivo del pensiero predatore. All'inizio sarà difficile, anche perché quasi nessuno è addestrato nell'arte della meditazione e dell'attenzione ai processi di pensiero. Inoltre, la difficoltà maggiore consisterà nel non identificarsi col pensiero predatore.

Molte persone si identificano coi propri pensieri, e proprio questi soggetti avranno più difficoltà nel riconoscere dei pensieri che credono fare parte della loro essenza, quando invece, come sappiamo molto bene, sono dei parassiti, dei predatori che hanno trovato nelle loro menti una preda della quale nutrirsi fino a spremerla di tutte le energie vitali.

(Immagine presa dal web)


Smettiamo di identificarci coi pensieri, accorgiamoci quando arrivano per depredarci delle nostre energie e diventiamo, a nostra volta, predatori... Dei nostri stessi predatori, un po' come fanno i cacciatori con gli animali di grossa taglia nella giungla.

Una volta che ci saremo esercitati nell'arte dell'agguato e man mano che progrediremo in essa, i predatori si faranno vivi sempre meno, fino a sparire del tutto, ma questo dipenderà solo ed esclusivamente da noi, dall'esercizio dell'osservazione interiore, dallo sviluppo della capacità di dissociarsi dal processo di pensiero predatore, esercitando un distacco tale da neutralizzarlo a livello energetico fino a renderlo innocuo.

Liberiamo la nostra mente, viviamo nell'adesso, ripuliamoci dai predatori e VEGLIAMO SU DI NOI, e presto le nostre energie, la nostra salute e la nostra consapevolezza, saliranno di livello fino a farci vivere dei livelli di realtà dove ansia, rabbia, "problemi" e paura rimarranno solo un ricordo, quasi avessimo vissuto tutto questo in un'altra Vita. Buona pratica!

Vincenzo Bilotta