Viviamo in un mondo dalle infinite possibilità. Per essere più precisi, viviamo in una parte dell'universo chiamata "terra". In realtà, anche il concetto di universo è stato soppiantato dalla fisica quantistica, la quale lo ha sostituito col concetto di multiverso.
Come dicevo, viviamo in un mondo dalle infinite possibilità, ma pochi di noi se ne accorgono e ancor meno persone riescono a sfruttarle a proprio vantaggio. Secondo la fisica quantistica, infatti, ad ogni azione compiuta in questo preciso istante, ne corrispondono infinite varianti, che si compiono nello stesso istante dell'azione principale, ma in mondi paralleli.
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In pratica, secondo la fisica quantistica, ogni nostra azione possiede in embrione infinite varianti, varianti che si realizzano simultaneamente al compimento dell'azione principale da parte nostra ma in mondi paralleli dove ci sono infiniti "noi" che compiono infinite varianti dell'azione principale.
Per fare un esempio, secondo la fisica quantistica, quando noi giochiamo a calcio e stiamo per tirare in rete e segnare, in simultanea e in infiniti altri mondi, tanti noi, uno per ogni mondo, compiranno lo stesso gesto ma con infinite varianti. Alcuni potranno segnare in maniera diversa, altri sbagliare il tiro, altri ancora potrebbero essere fermati dai difensori o dal portiere in uscita dalla porta.
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Già in un mio precedente articolo parlai del collasso della funzione d'onda (puoi cercarlo digitando nel motore di ricerca IL COLLASSO DELLA FUNZIONE D'ONDA) e spiegai come la realtà fosse soggettiva e, di conseguenza, un esperimento ripetuto nel tempo in presenza degli stessi soggetti potesse dare, tuttavia, risultati diversi a seconda di come i suoi osservatori si ponessero a livello emotivo nei confronti dell'esperimento stesso, facendo collassare la funzione d'onda specifica direttamente collegata con le aspettative dei soggetti partecipanti all'esperimento stesso.
Qui mi riferisco, invece, al fatto che una stessa azione ha diversi finali SIMULTANEI che accadono in mondi paralleli e non, come invece avviene nel caso del collasso della funzione d'onda, un solo finale determinato dal collasso della funzione in relazione allo stato d'animo della persona che compie una determinata azione.
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Io parlo di infinite possibilità quantiche, ma già in passato, in particolare sul finire degli anni '50, parlò di questo fenomeno lo scienziato Hugh Everett III e la sua teoria prese il nome di TEORIA DEI MOLTI MONDI DI EVERETT.
Con questa teoria non ci si contenta di far collassare la funzione d'onda verso un finale rispetto ai molti possibili, no, si va oltre, permettendo la realizzazione SIMULTANEA IN DIVERSI MONDI PARALLELI di ogni possibile variante all'azione compiuta.
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Questa è, sicuramente, una teoria affascinante che ha delle implicazioni dal punto di vista pratico in quanto ognuno di noi ha in sé molti mondi e sa bene che ogni scelta che andrà a compiere muoverà energie in mondi paralleli che faranno compiere una variante pressoché infinita di scelte da copie speculari di noi stessi.
Tutto ciò è magia e permette nella Vita di tutti i giorni di rimanere liberi nelle scelte che si compiono, seguendo il proprio cuore, il proprio istinto e lasciandosi guidare dalla propria purezza d'animo, capendo che, in ogni caso, tutte le scelte alle quali non aderiremo in questo mondo saranno, tuttavia, adottate nelle loro infinite sfumature, in altrettanti mondi a completamento di ogni possibile finale, un po' come un film con diversi finali per contentare le diverse esigenze del pubblico che vi assiste.
Vincenzo Bilotta