Il problema attuale di tutta la razza umana è lo stress e la sua gestione. Il fatto è che per produrre di più le persone sono costrette a sacrificare il loro tempo libero e a vivere sotto pressione, il che causa, ovviamente, stress.
Ma il poco tempo libero in sé o la frenesia di un lavoro che richiede un elevato impegno mentale, alla fin fine, non sono la causa principale dello stress. Infatti, l'epoca nella quale viviamo, tenderebbe a sottoporre tutti alla loro dose quotidiana di stress. Ma come mai alcuni non riescono a gestirlo e cominciano a soffrire di disturbi psicofisici, mentre altri sembrano, addirittura, approfittarne per avere nuovi stimoli ed essere più competitivi e produttivi?
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Qui, come sempre, entra in gioco il fattore mentale. La mente, coi suoi pensieri che galoppano nelle teste delle persone alla stregua di tanti cavalli selvaggi, va gestita, tenuta sotto controllo attraverso esercizi specifici di presenza mentale che consentano di prendere coscienza di quello che accade nella nostra testa e come tutto ciò influenzi in maniera preponderante la fisiologia del nostro corpo e le nostre azioni/reazioni nei confronti del mondo esterno.
Occorre vivere il giusto quantitativo di stress, ciò per avere nuovi stimoli, rimanere attivi e sulla cresta dell'onda. Ma lo stress va anche gestito, come? Partendo dalla nostra interiorità.
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Occorre smettere di far girare per troppo tempo un pensiero poco produttivo o che ci crei ansia, stress, paura, sia esso relativo al lavoro e ai suoi sviluppi futuri che alla nostra Vita in generale. Pensiamo quel tanto che basta per programmare il nostro lavoro, una gita fuori porta per il weekend, ma smettiamo di pensare al lavoro quando torniamo a casa ed evitiamo, in generale, inutili fantasie mentali negative che possano destabilizzarci, a lungo andare, sul piano emotivo, prima, e fisico in un secondo tempo.
Sì, in sostanza vi sto chiedendo di mollare i pensieri, lasciateli andare, non vi servono, fate prendere aria alla vostra mente, lasciatela riposare! Altrimenti saranno i pensieri a mollare voi... Da morti però!
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Già, perché da vivi la vostra mente continuerà sempre e comunque, nonostante la meditazione, pratiche di presenza mentale e ritiri a pane e acqua in stile Alcatraz, a pensare, e pensare, e pensare... Spesso, anzi, soprattutto, quando non servirebbe e vorreste un attimo di silenzio.
Ma quel silenzio, come ogni cosa, nessuno ve lo può dare, donare, vendere, dall'esterno, siete voi che dovete cercarlo, trovarlo ed espanderlo, come? Guardando dentro di voi, imparando a capire che la mente, a volte, può essere altamente destabilizzante e frenetica, dopotutto lei fa solo il suo lavoro, ma voi potete sempre mollarla smettendo di credere e dare energia a tutti i pensieri da lei processati.
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La vera libertà, infatti, non consiste nel non pensare, nel mollare tutto e rinchiudersi in un monastero o nel lottare contro la mente coi suoi processi di pensiero. Libero è colui il quale, ovunque si trovi, decide di mollare i pensieri e andare per la sua strada, QUI, ORA, senza ieri né domani, vivendo l'istante come un dono prezioso e smettendo di sentirsi in colpa per ciò che è stato o in ansia per ciò che potrebbe accadere fra un istante, tutto il resto sono seghe mentali.
Vincenzo Bilotta