"Non puoi salvare il mondo, ma puoi fare la tua parte migliorando te stesso". (Vincenzo Bilotta)
Chi si trova nel cammino sa bene quanto entusiasmo si provi quando si fanno nuove acquisizioni, acquisizioni che ci aiutano, da subito, a migliorare la nostra Vita, sia a livello lavorativo che sentimentale e, in generale, a livello relazionale.
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Molti di noi, sull'onda di questo entusiasmo cominciano, però, a voler rendere partecipi gli altri delle proprie acquisizioni, ciò allo scopo di aiutare chi si conosce a migliorare la propria Vita. Questo, di per se stesso, non è assolutamente sbagliato, tuttavia bisogna fare delle distinzioni per evitare di diventare dei salvatori del mondo, salvatori che, spesso, nessuno ha richiesto, almeno non le persone che, a volte, tentiamo di "convertire" a tutti i costi.
Acquisire nuove conoscenze nel campo dello sviluppo personale e nell'ambito di un cammino di autoconoscenza spirituale, è molto bello e provoca entusiasmo in chi vede aprirsi porte che, fino a poco tempo prima, non pensava nemmeno esistessero o, semplicemente, non aveva ancora occhi per vedere. Tuttavia, accade spesso che, sulla scia di questo entusiasmo ci si improvvisi novelli profeti, gente che conosce più degli altri e che, possedendo queste presunte "verità", pensa di sapere come aiutare gli altri e lo fa anche quando gli altri il suo aiuto non lo hanno mai richiesto.
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Quando si raggiunge un nuovo livello di coscienza/conoscenza, è normale che ciò susciti in noi entusiasmo e voglia di condividere questo stato di leggerezza, questo nuovo punto di vista dal quale poter vedere le cose in una prospettiva diversa, una prospettiva che ci permetta di concentrarci di meno sui "problemi" e di più sulle soluzioni.
Quello che non dovrebbe accadere, invece, è il voler cambiare a tutti i costi le persone che ci stanno vicino, a cominciare dai familiari, partner, amici, per finire coi colleghi di lavoro o semplici conoscenti coi quali, magari, si finisce col parlare di argomenti inerenti al lavoro su di sé.
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Come ho scritto nel titolo di questo mio articolo non devi salvare il mondo... Nessuno te lo chiede e, spesso, se solo ti provi a farlo, riceverai brutte risposte, sarai schernito, giudicato una persona "strana", allontanato e, in tutto questo, sprecherai una marea di energie per portare avanti questo tuo progetto utopistico quanto inutile di salvatore dell'umanità.
Ora, a parte il fatto che a gran parte dell'umanità non gliene frega un cavolo di sviluppo spirituale in quanto ama fare altro, com'è giusto che sia in base al libero arbitrio del quale ognuno di noi dispone, quello che possiamo fare noi per salvare il mondo è trasformare noi stessi perché il mondo siamo noi.
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Tutta la realtà esterna, sia essa sociale, scientifica, culturale, politica, religiosa, economica o morale, sono il frutto del sentire interiore di ognuno di noi. Ogni persona crea il mondo, ciò in base a quello che porta dentro, ecco spiegato perché il mondo è dominato dalle guerre, da finte democrazie, da gente che usa il potere per sfruttare lo stato di sonno delle masse per ricavarne un lucro attraverso la manipolazione mediatica e il terrore indotto.
Non è bello vedere rifiuti per strada, c'è gente che sporca, continua a maltrattare altri esseri viventi, a mangiare carne nei fast food e bere bibite gassate e piene di coloranti, ma anche questo fa parte del gioco degli opposti. Nonostante ciò, chi non capisce questo rischia di ergersi a paladino della lamentela. Basta visitare le bacheche dei social per vedere gente che si lamenta di tutto, è in continua lotta per cambiare il mondo ma che non ha mai fatto nulla per cambiare sé stessa.
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Eppure il cambiamento, quello decisivo, parte sempre da noi, mai dagli altri. Noi, lo ripeto, non dobbiamo salvare il mondo, quello che possiamo fare è salvare noi stessi attraverso il lavoro su di noi e la pratica nella Vita reale. Per gli altri possiamo fare da esempio e, in alcuni casi, possiamo aiutare SOLO chi ce lo chiede ed è pronto ad affrontare il cambiamento derivante dal lavoro che deciderà di svolgere su di sé.
Da oggi, quindi, smettiamo di lottare contro il mondo, di sforzarci a voler cambiare le cose, le persone, non serve, ci fa solo sprecare energie preziose per il mantenimento della nostra salute e vitalità. Impariamo a lavorare su di noi, a condividere informazioni utili tramite i nostri canali nei social ma senza forzare gli altri a leggerli e, soprattutto, senza arrabbiarci o frustrarci se gli altri non capiscono o sono troppo addormentati per prenderne coscienza.
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Noi possiamo essere d'esempio portando fuori il nostro cambiamento interiore, ma senza forzare nessuno, senza sprecare tempo, energie e conoscenze per chi ancora non è pronto e forse non lo sarà mai. Nessuno ci ha mai chiesto di salvare il mondo, di immolarci per il bene degli altri. Semplicemente, noi dobbiamo limitarci ad ESSERE E FLUIRE CON LA VITA, SENZA SFORZO BRILLARE COME STELLE NEL CIELO DELLA CONSAPEVOLEZZA. Poi, chi sarà pronto e lo VORRÀ, potrà decidere di seguire il nostro esempio.
Vincenzo Bilotta