Non permettere mai a nessuno di dirti cosa puoi fare e cosa, invece, no. Poiché la maggior parte degli esseri umani non conosce le proprie, di potenzialità, come può indicare agli altri la strada da seguire per sviluppare le proprie o, peggio, i suoi limiti?
Purtroppo, fin da bambini siamo circondati da persone che non sanno nemmeno chi sono o cosa potrebbero fare, se solo si mettessero in gioco, se solo provassero ad osare. Parlo dei nostri educatori, familiari, amici, allenatori.
Il fatto è che nessuno ci prepara nello sviluppo del nostro potenziale. La società nella quale viviamo si limita, tramite i programmi scolastici, a creare dei futuri mediocri adulti, uguali in tutto e per tutto al resto della già mediocre razza umana.
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| (Immagine presa dal web) |
Nessuno c'insegna a porci domande, a chiederci come fare per migliorare le nostre prestazioni, siano esse scolastiche che atletiche e, in generale, per quanto concerne la crescita personale in ogni ambito della nostra Vita. A scuola c'insegnano le tabelline, le poesie a memoria, una o più lingue, a praticare il solito calcio anche se a noi fa schifo.
Ed ecco pronta la società attuale, una società fatta di persone tutte uguali, fatta di gente che imita gli altri perché non ha mai nemmeno provato a sviluppare delle proprie idee e, manco a dirlo, una propria personalità.
Il bello è che queste stesse persone che non sanno nulla di nulla, tranne le poesie a memoria e le tabelline, si arrogano il diritto d'insegnare la Vita a quelli che saranno i loro figli, alunni, allievi. Fantastico, vero?
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Così lo sviluppo della personalità diventa un'esigenza che dev'essere sentita nel proprio intimo, un desiderio che bisogna lasciare crescere e soddisfare per conto proprio, ma prima bisogna uscire dagli schemi. Ma come si fa ad uscire dagli schemi?
Innanzitutto bisogna imparare a porsi le domande giuste e cercando le risposte nella Vita, nelle esperienze e quasi mai, invece, in chi si permette di darci consigli su ciò in cui ha fallito o, peggio, non ci ha nemmeno provato perché non ne ha avuto il coraggio.
Ormai, con l'avvento dei social, sorgono come i funghi un sacco di ciarlatani, di persone che per sbarcare il lunario s'inventano, dall'oggi al domani, delle fantomatiche tecniche per lo sviluppo delle potenzialità dell'essere umano.
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| (Immagine presa dal web) |
Ma, in realtà, nessuno conosce le potenzialità di un'altra persona, perché è compito di ciascuna persona, per conto suo, esplorare la propria interiorità mettendosi alla prova in diverse e nuove situazioni allo scopo di capire fino a che punto può contare su se stessa. Non sarà di certo il "guru" o il "coach" a scoprirlo.
Non sto denigrando determinate figure professionali, quelle serie, esistenti nel campo olistico, sto solo dicendo che queste figure possono guidare il soggetto alla riscoperta del proprio potenziale, indicandogli la via da percorrere, ma sarà sempre e solo quest'ultimo ad avere il compito di percorrerla, esplorarla, fino a riconoscerla come propria o, in caso contrario, seguire un altro sentiero e se nemmeno questo va bene, ne costruirà uno nuovo tutto suo.
Non permettete mai a nessuno di dirvi cosa potete fare o non fare, perché le vostre potenzialità spetta a voi scoprirle, mettendovi alla prova facendo cose che prima non avevate mai fatto perché ne avevate paura. Ogni giorno è una nuova opportunità per crescere, esplorare e conoscere se stessi e, di conseguenza, il mondo, non lasciatevela sfuggire, ma prima mettete alla porta chi crede di conoscere i vostri limiti, perché, in realtà, non ne avete mai avuti!
Vincenzo Bilotta
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