giovedì 1 aprile 2021

Felicità e dipendenza

Questa sera ho il piacere e l'onore di condividere con voi un capitolo del mio ultimo libro ALCHIMIA DELLA COSCIENZA, YOUCANPRINT EDIZIONI.  Vi ricordo che è già disponibile, così come L'ARTE DELLA CONSAPEVOLEZZA e METAMORFOSI SPIRITUALE, YOUCANPRINT EDIZIONI, (i miei libri precedenti), presso le vostre librerie di fiducia oppure online, fra gli altri canali, su: YOUCANPRINT, MACROLIBRARSI, IL GIARDINO DEI LIBRI, FELTRINELLI, MONDADORI, HOEPLI, AMAZON, IBS. Buona lettura e grazie!

La felicità non dipende dalle cose esterne, ma dal modo in cui le vediamo. (Lev Tolstoj)

(La copertina del mio libro)


La VERA felicità è frutto della riscoperta di sé come esseri completi ed indipendenti da persone o situazioni esterne. Tutto parte da noi, da uno stato interiore che, se saremo in grado di svilupparlo ed accrescerlo, ci donerà gioia incondizionata e completezza.

La felicità, infatti, non dipende da fattori esterni. Tuttavia, se si cercano all’esterno situazioni o persone allo scopo di essere felici, si sarà dipendenti e si perderà il potere di creare la propria realtà felice.

(Immagine presa dal web)


Il sistema vuole che dipendiamo da condizioni a noi esterne per essere felici. Così facendo esso troverà nutrimento in noi attraverso il consumismo indotto tramite i mass media, facendo leva sul senso d’incompletezza e quel sentimento d’insoddisfazione che sembra accomunare le civiltà tecnologiche occidentali.

Si vive ormai di mode e si tende, di conseguenza, a seguire ciò che fa la massa per paura di risultare inadeguati o di venire rifiutati dagli altri. Si tende a temere il giudizio degli altri.

(Immagine presa dal web)


Così facendo, si vive una Vita non nostra, al solo scopo di non deludere gli altri per paura di essere giudicati ed isolati. L’uomo moderno vive di consuetudini, di paure, cerca di adeguarsi a situazioni e persone per riuscire ad essere felice non sapendo che, così facendo, felice non lo sarà mai.

Quando si vive nella paura del giudizio altrui e nell’aspettativa temendo che le cose non vadano come vorremmo, in realtà si stanno ponendo le basi per la dipendenza, non certo per la felicità. PER ESSERE FELICI BISOGNA FARE CIÒ CHE VERAMENTE CI PIACE, ASCOLTARE IL NOSTRO CUORE SMETTENDO, AL CONTEMPO, DI TEMERE I GIUDIZI DA PARTE DELLE PERSONE CHE CI CIRCONDANO E RICORDANDO CHE LA REALTÀ LA CREIAMO SEMPRE E SOLO NOI, PARTENDO DAI NOSTRI STATI D’ANIMO PERCEPITI IN UN DATO MOMENTO.

(Immagine presa dal web)


Quando si nutrono aspettative su persone ed eventi, si creano solo le basi per vivere una felicità condizionata e transitoria dipendente da fattori a noi esterni. Per vivere la VERA felicità incondizionata occorre, innanzitutto, AMARSI ED ACCETTARSI PER QUEL CHE SI È, NON NUTRENDO ASPETTATIVE SUGLI ALTRI E SEGUENDO, AL CONTEMPO, LE PROPRIE PASSIONI, FREGANDOSENE DELL’ALTRUI GIUDIZIO.

La vera felicità consiste nel riscoprire i propri tesori interiori abbandonando, al contempo, le illusioni e gli stimoli transitori provenienti dall’esterno. Ciò non significa che chi possiede dei beni o ha possibilità economiche non debba goderne. Significa solo che si potrà godere delle cose senza più esserne schiavi sapendo che i tesori, quelli veri, sono custoditi nelle profondità del nostro cuore.

Vincenzo Bilotta