lunedì 18 agosto 2025

Ogni accadimento svolge un ruolo nella tua Vita

Bisogna lavorare su di sé per comprendere fino in fondo la Vita, altrimenti si vivrà nel mondo di superficie, fatto di talk show, SUV superlusso, droghe, alcool, abiti eleganti e, in generale, apparenza, fumo negli occhi.

Certo, le cose belle si colgono al volo, non bisogna riconoscerle, stanno là fuori. Ma per capire certi accadimenti, certe dinamiche nelle nostre Vite, non basta conoscere le marche dei migliori abiti, del SUV ultimo modello o il nome del personaggio famoso che appare sempre in tv.

(Immagine presa dal web)


Chi vive la Vita di superficie, in realtà, non conosce nulla delle dinamiche che governano il cosmo, e non capirà mai il perché di determinati accadimenti. Di conseguenza, sarà destinato ad essere trascinato a forza dalla Vita e sbattuto a destra e a manca dalle sue immancabili tempeste, tutto questo senza la possibilità di diventare, lui stesso, il capitano della propria nave.

In realtà, sappiamo bene che non si cresce con le cose possedute, con le amicizie giuste, con lo smartphone di ultima generazione o con la vacanza superlusso. Certo, queste sono cose che se si possiedono, senza esserne, tuttavia, schiavi, fanno parte dei piaceri della Vita, e noi abbiamo diritto di goderne, tranne che non decidiamo di farci monaci eremiti o sannyasi.

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Tuttavia, oltre alla Vita di superficie, sulla quale ognuno di noi può esercitare il controllo in maniera facile ed intuitiva, esiste una realtà, un aspetto della Vita più profondo, un aspetto che può mettere a dura prova l'esistenza di chiunque, costringendolo a tirare il freno a mano, smettere d'inseguire champagne e cocaina e fermarsi a riflettere.

Ma se questa persona, chiamata dalla Vita a riflettere, non lo ha mai fatto, beh, allora per lei sorgeranno grossi problemi, specie se non ha mai lavorato su di sé, cominciando ad indagare su ciò che significa, in realtà e oltre le apparenze, VIVERE.

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Come molti di voi ben sanno (lo spero), ogni accadimento nella Vita ha un suo ruolo. Ogni cosa necessita di una specifica chiave di lettura per essere compresa, e quella chiave di lettura è dentro di noi, nella mente limpida, quando siamo silenti e ci apriamo alla comprensione universale, che è già in noi ma non si manifesta mai, non possiamo vederla, perché le acque della nostra mente sono "normalmente" agitate dagli oltre 60000 pensieri che ogni giorno la nostra mente ci spara a raffica, confondendoci le idee.

Come ho accennato prima, ogni cosa non avviene mai per caso, e quando avviene svolge un ruolo determinante nella nostra Vita, diversamente non accadrebbe mai, sicuramente non nella nostra Vita.

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Così, quando ci si ammala, invece di imprecare contro la cosiddetta "malattia", termine prettamente allopatico fonte di guadagno per le multinazionali del farmaco, si dovrebbe riflettere sul fatto che, in realtà è una "benattia", termine omeopatico coniato dal Dott. Francesco Oliviero che sta a significare che tutto quello che accade è giusto e perfetto, quindi un bene, mai un male.

Così, sotto questa nuova ottica, la "malattia" arriva per guarire la persona dai suoi comportamenti sbagliati, invitandolo ad amarsi e a rispettarsi, come forse non aveva mai fatto fino a quel momento. Più che farci la guerra, quindi, fate amicizia col vostro squilibrio psicofisico e ci troverete un invito al cambiamento, un punto di svolta nella vostra Vita, ma in senso positivo, mai negativo, come invece continuano a blaterare i medici allopatici.

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Un altro accadimento traumatico è costituito dall'abbandono da parte del partner. Può accadere che, ad un certo punto della relazione, il nostro partner ci tradisca o voglia il cosiddetto "periodo di riflessione". Anziché vedersi crollare il mondo addosso, converrebbe chiedersi perché si reagisce in un determinato modo (generalmente rabbia, paura, ansia riguardo a cosa ne sarà del rapporto stesso).

Ci si potrebbe chiedere se, in realtà, dietro la reazione all'abbandono del partner non ci siamo degli schemi di dipendenza creati per bypassare la paura di restare soli. Ecco che, in questo contesto, si potrà avere una diversa chiave di lettura e vedere l'abbandono da parte del partner come un'opportunità per guarire dalla dipendenza dalle persone o dalla paura di restare soli.

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Ogni persona non arriva da noi per caso, così come ogni evento non avviene fortuitamente ma, lungi da ciò, essi accadono ed entrano nelle nostre Vite per portarci un messaggio, arrivano per darci l'opportunità di evolvere, di cambiare Vita, di migliorare.

Così, quando accade qualcosa che, secondo l'opinione comune, risulta essere brutta o, quanto meno, sgradevole, ciò non significa che si è stati, secondo il comune modo di ragionare delle pecore metropolitane, "sfortunati", semmai significa che è arrivato, per noi, il momento di cambiare Vita e, di conseguenza, di evolvere verso piani più alti di consapevolezza, elevandosi al di sopra del gregge globalizzato dei non-pensanti.

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Col tempo, e con l'esercizio d'introspezione, riusciremo a leggere il significato che si cela dietro ogni accadimento, fino a guarire il nostro sistema psicofisico e, di conseguenza, la nostra Vita. In questo modo raggiungeremo, e porteremo a compimento, il progetto della nostra anima, quello per il quale ci siamo incarnati in questo corpo.

Vincenzo Bilotta