lunedì 14 luglio 2025

Le credenze

"Se pensi di poter fare una cosa o pensi di non poterla fare, avrai comunque ragione." (Henry Ford)

Ciò di cui siamo capaci, intendo quello che sappiamo fare così come quello che non sappiamo fare, è una questione mentale, di credenza. Nessuno, in realtà, sa fare meglio di un altro. In realtà, chi fa meglio è solo perché ha imparato una determinata specialità in un determinato settore attraverso la ripetizione, poi ci ha creduto e ha realizzato una determinata opera.

(Immagine presa dal web)


Noi siamo capaci di realizzare ciò che pensiamo di saper fare, ciò in qualsiasi campo, non da ultimo quello della salute. Ad esempio, risulta evidente come per mantenere il fisico in perfetta efficienza si deve tener conto di diversi elementi: alimentazione, attività fisica, modo di pensare, gestione delle emozioni, capacità di superare i traumi legati ad eventi luttuosi.

In pratica, noi siamo ciò in cui crediamo. Sulla base di questa mia affermazione, la conseguenza diretta è che noi, in base alle nostre credenze, possiamo guarire o morire, avere successo o fallire, amare o essere incapaci di provare amore, tutto dipende dal nostro modo di vedere il mondo e, di conseguenza, la Vita.

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Noi vediamo ciò in cui crediamo. Ciò in cui crediamo diventa possibile una volta che lo consideriamo fattibile in base alle nostre credenze, diversamente non riusciremo a realizzarlo. Anche le credenze riguardo al tipo di medicina utilizzata per curarsi possono fare la differenza fra il guarire DEFINITIVAMENTE e il lasciare che perduri lo stato di squilibrio psicofisico, al secolo "malattia".

Più cose si conoscono, più possibilità di scelta si avranno, Questo vale in tutti i campi, sia della salute che del lavoro, nelle relazioni sociali, così come in quelle amorose. Noi portiamo all'interno di ogni nostra dinamica relazionale, lavorativa, di amicizia, ciò in cui crediamo e ne viviamo le conseguenze.

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Ecco che, in base a quanto detto, risulta fondamentale leggere, partecipare a seminari, informarsi su ciò che non si conosce, perché questo consente di ampliare le conoscenze e, quando necessario, integrare il sapere con nuove scoperte in qualsiasi campo, in modo da essere poi in grado di poterle applicare alla Vita di tutti i giorni.

Se una persona che soffre di lombosciatalgia crede che esista solo la medicina che utilizza molecole chimiche per curare il dolore e, nonostante il loro utilizzo, non riesce a far passare il suo disturbo, ecco che, oltre ad avere le credenze limitate, limiterà le sue possibilità di guarigione e, di conseguenza, il suo benessere psicofisico.

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Come molti ormai sanno, assieme alle molecole chimiche per i vari disturbi psicofisici, esistono metodologie dette alternative (alternative a dei metodi di cura dove la medicina allopatica fa da padrone, spalleggiata dalle multinazionali del farmaco) di pari o superiore efficacia quali la naturopatia, l'omeopatia, la ginnastica posturale, l'osteopatia e, non da ultima, l'agopuntura.

Ecco quanto sono importanti le credenze e quanto possano giovare o, al contrario, nuocere perfino alla salute delle persone che hanno delle credenze/conoscenze molto limitate. Allargare le conoscenze, uscire dalle credenze limitanti è come togliersi i paraocchi e spaziare a 360 gradi in qualsiasi campo si vogliano avere nuove competenze, risultati e, di conseguenza, nuove possibilità laddove prima si pensava esistesse solo una via.

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Impariamo a non abbracciare le nostre credenze, perché in un determinato momento della nostra Vita esse potrebbero risultare essere insufficienti o inefficaci per affrontare nuove e più complesse dinamiche. Cambiamo, quando necessario, anche diverse volte nella nostra Vita, perché cambiando credenza, spesso significherà cambiare RADICALMENTE Vita e, molto spesso, questo potrà fare la differenza fra il vivere la Vita godendosi appieno le infinite risorse delle quali si diventa consapevoli o, in caso contrario, limitare le proprie potenzialità in qualsiasi campo e, a volte, morire.

Vincenzo Bilotta