lunedì 30 giugno 2025

Sei chiamato a realizzare la tua missione

Se sei nato un motivo ci sarà. Non te lo insegneranno a scuola come trovarlo, né a casa, nemmeno i tuoi amici avranno dei suggerimenti da darti in merito, e sai perché? I motivi sono diversi, ma i due, quelli principali, quelli che fanno sì che il mondo viva nell'infelicità, sono perché non lo sanno nemmeno loro come fare, e poi perché molto probabilmente gli interessa di più bere birre al bar e vedere la partita allo stadio.

Ma questa non è esistenza. Tu non sei nato per essere addomesticato a scuola, dove t'insegnano ad obbedire, a leggere la storia dell'umanità edulcorata da chi non vuole che il popolo sappia la verità e, una volta che ti hanno fatto il lavaggio del cervello attraverso tutti gli anni di studio che perdi chiuso in una stanza assieme ai tuoi compagni da ammaestrare, ti ritrovi con un pezzo di carta che ti permette di andare a lavorare (forse, o forse no) per poi consumare tutte le stronzate che ti consigliano di acquistare in tv.

(Immagine presa dal web)


Quando non gli servirai più, t'insegneranno che esiste la pensione, un po' come la famosa carota legata al bastone, che tu insegui come un asino, fino a raggiungerla per poi essere considerato "obsoleto", un po' come un computer di vecchia generazione, e allora ti convinceranno che i pensionati stanno al bar a bere birre e parlare male del governo, ad effettuare continui controlli medici o a fare da balia ai nipoti, tutto questo fino alla morte.

Ma ti sei mai chiesto se questa è Vita? Se tu hai mai davvero voluto fare il lavoro che hai svolto, se davvero la pensione è una chimera o, al contrario, una trappola mortale creata solo per ricordarti che sei giunto al capolinea della Vita?

(Immagine presa dal web)


Sì, parlo proprio con te ma, al contempo, parlo anche con me stesso e con tutti coloro i quali hanno voglia di ascoltarmi, di leggermi, di riflettere. Il fatto è che tu non ti sei manco chiesto il motivo per il quale sei venuto al mondo, molto probabilmente perché non te ne è mai fregato nulla, oppure perché forse la consideravi una perdita di tempo.

Ma, credimi, sarebbe stato meglio per te chiederti il perché della tua esistenza su questo pianeta, perché avresti perso tempo, certo ma, molto probabilmente, saresti riuscito a trovare la tua missione di Vita, fino a realizzarla, ma tu hai preferito non perderlo, questo tempo, e non ti sei accorto di aver perso la tua intera Vita! GAME OVER, proprio come accade nei videogame quando perdi, ma qui non ci sono monetine da inserire che possano permetterti di riappropriarti della tua Vita.

(Immagine presa dal web)


Smettila di perdere tempo, di farti bastare una Vita che ti sta stretta, di fare ciò per cui sei stato programmato, poi esci dal sistema e VIVI. Trova ciò per cui sei portato, fosse anche diventare un missionario, qualsiasi cosa, quello che sognavi di fare da bambino ma che nessuno ti ha incoraggiato a fare perché, parliamoci chiaro, tutti ti vogliono col posto fisso, nessuno ti spronerà a perseguire i tuoi sogni, a trasformarli in realtà, fino a realizzare la tua missione di Vita e, di conseguenza, te stesso.

Per esistere, per emergere dalla massa grigia, informe, chiamata gregge, occorre scoprire i propri talenti, che coincidono con la propria missione di Vita, e poi realizzarli, sfruttandoli al massimo, è per questo che siamo nati, non per imparare le poesie a memoria, per credere alle stronzate scritte sui libri di storia o per ubriacarci per dimenticare una giornata no.

(Immagine presa dal web)


Noi siamo nati per essere felici, liberi, intuitivi, saggi, per seguire la luce, non i diplomi, la carriera e le notizie di quegli stupidi tg. E' il cuore che ci parla, che c'insegna, che ci guida, ma noi dobbiamo ascoltarlo, fidarci, seguirlo, lui sa dove portarci, conosce il posto dove stiamo bene, perché lui è sempre stato in contatto con la nostra anima e conosce i suoi progetti.

Liberiamoci da ogni dubbio, paura, senso di colpa, usciamo dal programma, siamo ancora in tempo, non prendiamo come scusa il fatto di essere sposati, di non avere tempo, o altre banalità, fermiamoci un attimo, abbassiamo il volume esterno, esso è illusione, alziamo il volume del nostro cuore, esso è il suono della verità, poi lasciamoci guidare verso la luce fino a realizzare noi stessi, affinché un giorno potremo dire di aver vissuto DAVVERO.

Vincenzo Bilotta


martedì 17 giugno 2025

Accomodarsi nel momento

Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è essere QUI, ORA. Del resto, il MOMENTO PRESENTE è l'unica cosa che abbiamo a disposizione, ciò in quanto il passato non esiste più, mentre il futuro è solo ipotesi. Eppure ci sta così scomodo, questo momento, talmente scomodo che lo fuggiamo in tutti i modi possibili ed immaginabili.

In realtà non siamo noi a fuggire il momento, la nostra mente lo fugge, le sta troppo stretto, così essa si diverte ad altalenare in un tempo che esiste grazie alle sue fantasie, è una sua creazione, diversamente, rimanendo presenti, la mente se ne starebbe zitta e buona in un angolo.

(Immagine presa dal web)


Accomodarsi nel momento è la cosa più semplice ed efficace da fare per tornare ad essere, a sentirsi vivi, pieni di energia, presenti a se stessi, ad ogni singolo gesto compiuto, alla Vita stessa! Eppure, un atto così semplice quale l'accomodarsi nel momento, diventa complicato, quasi impossibile alla maggior parte delle persone, troppo perse nella quotidianità, vittime dei loro automatismi, di "problemi" creati artificialmente ma che in realtà esistono solo nelle loro teste, persone schiave degli smartphone e di stupidi selfie.

Cosa ci vorrebbe per accomodarsi nel momento? Semplicemente fermarsi, scendere da quel treno in corsa che è diventata la mente dell'uomo moderno, uscendo dai suoi automatismi, facendo un respiro profondo, ancora di salvezza nel mare in tempesta dei pensieri compulsivi che, ormai da diverso tempo, sembrano tenere prigionieri quasi tutti gli esseri umani di questo mondo moderno ed ipertecnologico.

(Immagine presa dal web)


Il momento presente è proprio come un bel divano, come quelli dove ci accomodiamo per guardare la tv, per rilassarci dopo una giornata di lavoro, dove a volta ci facciamo qualche ora di sonno nel pomeriggio prima di andare al lavoro. 

Però, questo divano, seppur così comodo, nessuno sembra volerlo utilizzare, nessuno sembra nemmeno accorgersi della sua esistenza, tutti sembrano correre all'impazzata, senza uno scopo, senza una meta, senza riposo, come dei pazzi!

(Immagine presa dal web)


Forse la maggior parte delle persone non ha occhi per VEDERE, ciò in quanto è troppo impegnata a rincorrere le scadenze, i problemi, l'ultimo messaggio istantaneo sullo smartphone, gli impegni e tutte le altre fantasie mentali che essa stessa produce fino a rimanerne intrappolata.

Occorre solo decidere di fermarsi, QUI, ORA, guardandosi intorno, poi scegliere di RIMANERE PRESENTI, smettendo di rincorrere delle illusioni che esistono solo nelle nostre teste ma che, nonostante siano solo fantasie, hanno il potere di farci stare male a livello psicofisico fino a rendere la nostra Vita un vero e proprio inferno.

(Immagine presa dal web)


Accomodarsi nel momento significa spegnere la mente, restare presenti e partecipi all'interno di qualsiasi gesto, parola, silenzio, è come scendere da un'auto in corsa e continuare a percorrere il cammino a piedi, allora tutto cambia. Ciò che in auto guardavamo di sfuggita a causa dell'alta velocità e del fatto che eravamo troppo impegnati nella guida, proseguendo a piedi possiamo, finalmente, VEDERLO in ogni suo dettaglio, senza fretta, come se spazio e tempo non esistessero più.

Concediamoci, di tanto in tanto, il lusso di accomodarci nel momento, senza guardare il cellulare, senza pensare a ciò che dobbiamo fare, senza crederlo una perdita di tempo perché se è vero che fermarsi e prendersi una pausa dagli impegni è una perdita di tempo nella tabella di marcia giornaliera, è pure vero che il rincorrere i propri pensieri dimenticandosi di sé e non vivendo nel QUI E ORA è una PERDITA DI VITA. 

Vincenzo Bilotta


mercoledì 4 giugno 2025

Avere il coraggio di ruggire in un mondo di pecore

Viviamo in un mondo in cui ci vogliono tutti uguali, non come pensate voi, però, cioè tutti con pari diritti, pari risorse economiche e posizioni sociali elevate, quello potete scordarvelo, a meno che non ce la facciate da soli. 

Già, perché chi ci governa (abusivamente direi) da anni e sceglie (senza che nessuno glielo abbia mai chiesto) per noi ciò che, secondo loro, è "giusto" o "sbagliato" fare, ci vuole tutti uguali come livello intellettivo, educativo e produttivo, in pratica dei mediocri.

(Immagine presa dal web)


E' attraverso la mediocrità, infatti, che un popolo, a livello mondiale, può essere facilmente governato. Si diffondono le mode dei social, dei selfie, dell'essere vestiti tutti allo stesso modo, dell'ascoltare la stessa inutile quanto vuota musica cantata da altrettanto vuoti artisti, del mangiare gli stessi cibi spazzatura eleggendo il fast food di moda quale luogo di ritrovo allo scopo di condividere ovvietà (e mediocrità).

Chi ci governa vuole una sorta di automi che producano, obbediscano e, quando non servono più vengono accantonati (vedi pensione) per essere sostituiti da altri automi più recenti. Questo è il mondo di oggi, dove le persone hanno relazioni sociali/sentimentali usa e getta, il pensiero è uniforme, nessuno si chiede il perché delle cose e chi è creativo viene additato come "folle".

(Immagine presa dal web)


Per dirla tutta, in alto, chi dispone del potere in maniera del tutto arbitraria ormai, ci vuole tutti pecore radiocomandate pronte solo ad obbedire ed eseguire gli ordini, in tutto questo lui/loro fanno i pastori e ci guidano (ci provano, almeno) verso... il baratro!

Chi ha personalità, chi si pone delle domande lecite, chi riesce a pensare ancora con la propria testa, chi non è più disposto ad ascoltare le bugie dei mass media, beh, questo tipo di persona diventa davvero scomoda, specie in un mondo di pecore addomesticate, dove il pastore è anche un lupo e, in quanto tale, teme chi può costituire per lui una minaccia in quanto RAGIONA ancora con la propria testa e non è stato possibile plasmarlo, renderlo mediocre, inoffensivo.

(Immagine presa dal web)


Ci hanno provato, con i vari esperimenti sia sociali che atmosferici ai quali stiamo assistendo negli ultimi anni. Oggi, più che mai, il processo volto al tentativo di creare un'entità globale avente come scopo il controllo totale della popolazione mondiale, sta subendo un'accelerazione incredibile, come se queste entità sataniche avessero fretta di portare a termine il loro progetto.

Ma non tutti sono pecore e qualcuno, per fortuna, ha ancora il coraggio di affermare la propria natura leonina e di RUGGIRE IN UN MONDO DI PECORE! Oggi, più che mai, è necessario diventare individui, ciascuno dotato di un proprio pensiero diverso dal pensiero unico globalista, con delle IDEE PROPRIE ED ORIGINALI da portare avanti, nonostante tutto e tutti.

(Immagine presa dal web)


Molte pecore sono, in realtà, dei leoni addomesticati (cerca nel blog il mio articolo IL LEONE CHE SI CREDEVA UNA PECORA per maggiori approfondimenti in merito) che non ricordano più le loro origini REGALI, DOMINANTI, DI FORZA ED INDIPENDENZA. Molti, pur sapendo di essere dei leoni hanno, tuttavia, paura di ruggire perché temono di suscitare troppo clamore e venire isolati.

Ma l'isolamento in un mondo di burattini senza personalità, è il male minore. La più grande mortificazione che un essere umano possa subire è legata alla negazione dei propri diritti fondamentali, quali quelli legati alla sicurezza, alla libertà e alla salute, cosa che loro vorrebbero togliere a tutti gli esseri umani, perché cercano di trasformare il mondo in una sorta di laboratorio e gli esseri umani in cavie.

(Immagine presa dal web)


Chi ruggisce, nonostante il rischio di venire isolato, deriso, perseguitato, è colui il quale non ha mai, e per nessuna ragione, rinnegato la propria origine regale, la propria potenza e supremazia, nemmeno quando lo hanno addomesticato attraverso i "programmi scolastici". Egli, infatti, anche durante il processo di addomesticamento, è stato capace di conservare quella curiosità, quello spirito critico, quella capacità di porre/porsi domande che gli hanno permesso di mantenersi al di sopra della massa, in pratica un ribelle (in senso positivo, ovviamente!).

Noi nasciamo tutti con delle potenzialità e abbiamo il diritto di svilupparle, ognuno in base alle proprie attitudini e NESSUNO, PER NESSUNA RAGIONE, ha alcun diritto a volerci tutti uguali, obbedienti, in pratica lobotomizzati virtualmente.

(Immagine presa dal web)


Ci stanno provando in tutti i modi, tramite emergenze sanitarie, climatiche, cercando, con scuse idiote, di privarci dei nostri diritti fondamentali in nome di un organismo sovrastatale che nessuno di noi ha mai richiesto e le cui ingerenze, tuttavia, sono palesi ed altamente invasive, complice il silenzio assenso dei governi che ad esso hanno aderito.

Ma noi siamo esseri umani, non cavie, schiavi o robot da produzione più simili a bestie da soma che ad uomini, altro che androidi! Prendiamo coscienza della nostra individualità, rimaniamo umani, uniti, svegli, perché ora più che mai, il mondo ha bisogno di leoni che ruggiscano i propri diritti e non di pecore che stiano zitte e subiscano a capo chino belando al comando dei loro stessi pastori-carnefici.

Vincenzo Bilotta